Firenze, 20 novembre 2024 – Una, venti, ottanta, centocinquanta. Nessun numero è accettabile se dietro c’è la vita di una donna uccisa, vittima della stessa mano che invece di carezze ha usato prima i pugni, poi il coltello o la pistola per metterla a tacere per sempre. Non è più tollerabile l’esercizio di potere violento, abusante, crudele, di chi non conosce il significato della parola amore, della parola rispetto. Mai. Non solo il 25 novembre.
Ogni giorno dobbiamo fare sentire le nostre Voci contro la violenza. Per questo rinnoviamo, come gruppo editoriale, il nostro impegno quotidiano con una nuova campagna di QN xleDonne e un nuovo evento di piazza in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Perché le grida di denuncia, di rabbia, di rivolta contro il patriarcato, gli abusi e le prevaricazioni siano sempre ascoltate per tutelare le donne e, soprattutto, maturare un vero e necessario cambiamento culturale.
Il 25 novembre 2024, insieme al Comune di Firenze, torniamo in piazza della Signoria per affermare l’impegno quotidiano contro ogni forma di violenza e discriminazione. Facciamolo insieme. Donne e uomini, ragazzi e ragazze, insieme per dire basta. Ad alta voce. L’anno scorso l’Italia intera si era fermata per ricordare le oltre cento vittime, tra le quali Giulia Cecchettin.
Un femminicidio che ha scosso nel profondo la società italiana, che ha segnato un momento decisivo, da cui non si può né si vuole tornare indietro.
In quell’occasione le giornaliste e i giornalisti delle nostre testate, QN, il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Luce!, erano in piazza a Firenze con migliaia di altre persone, per non lasciare al silenzio il ricordo della studentessa 22enne, ma anche per dar voce a tante come lei, prima e dopo, esistenze segnate da abusi, molestie, stupri. Morti. Un impegno che non si è interrotto nelle settimane e nei mesi successivi in cui abbiamo continuato a raccontare dalle nostre pagine una strage che non si ferma: sono 80 le donne assassinate, secondo il ministero dell’Interno, in ambito familiare/affettivo nel periodo dall’1 gennaio al 27 ottobre 2024. L’Osservatorio di Non Una di Meno ne conta invece 93.
Se i femminicidi calano, salgono invece le chiamate al numero di emergenza 1522. Sintomo di una sensibilità maggiore ai campanelli d’allarme, a quelli che prima forse passavano come gesti di “troppo amore” e che oggi sono visti sotto una luce diversa, reale e drammatica. Per questo invitiamo alla mobilitazione, lunedì alle 11 in piazza della Signoria a Firenze per far risuonare le nostre Voci contro la violenza.