IA e note spese: ecco l’identikit del contabile del futuro

Brice Mannevy, direttore dell’Ufficio marketing di N2Jsoft: “Il professionista umano non sarà sostituito da un computer. Grazie all’IA più tempo per le questioni strategiche e l'analisi finanziaria, con miglioramento della salute finanziaria delle aziende”

di CATERINA CECCUTI
7 ottobre 2024
Brice Mannevy

Brice Mannevy

Tra i molti ambiti professionali in cui l’intelligenza artificiale negli ultimi anni ha fatto irruzione, ridefinendo il ruolo dei più disparati professionisti a livello planetario, c’è anche quello delle attività contabili e della gestione delle note spese, che sembrerebbero adesso più efficienti, precisi e predittivi. In una parola: ottimizzati. Ma cosa significa in pratica – o significherà nel futuro prossimo – un cambiamento come questo all’interno delle realtà lavorative? Il ruolo umano verrà completamento soppiantato o, piuttosto, l’integrazione dell’IA nell’automazione di molti processi permetterà ai professionisti di concentrarsi su compiti più impegnativi, per svolgere i quali sono necessari creatività, giudizio e intelligenza emotiva tipicamente umani? Di questo ed altro abbiamo parlato con Brice Mannevy, direttore dell’ufficio marketing di N2Jsoft, vale a dire l’azienda sviluppatrice della soluzione per la gestione delle note spesa “N2F”: Dottore Mannevy, quali sono gli ambiti della contabilità in cui l'intelligenza artificiale è già utilizzata, e quali saranno le sue applicazioni future? “L'IA viene utilizzata in diversi settori della contabilità per aumentare l'efficienza e ridurre gli errori. Per cominciare, l’ottimizzazione dell'inserimento dei dati. L'OCR (riconoscimento ottico dei caratteri), ad esempio, permette di recuperare informazioni senza alcuna digitazione manuale e in modo molto rapido (solo un secondo per scansionare una ricevuta). L'OCR può estrarre dati come l'importo totale e netto, l'IVA, la data e la valuta. Ma l’IA è utilizzata anche nel controllo contabile, contribuendo con sistemi predittivi come lo scoring di N2F che segnala automaticamente le ricevute che necessitano di un'attenzione particolare, velocizzando i processi di verifica. Inoltre, l'IA aiuta a rilevare eventuali duplicati, riducendo il rischio di errori come il doppio pagamento, che può minare la fiducia nell'organizzazione. Ancora, l’IA è utile nella riconciliazione bancaria: con le carte N2F, la spesa e la relativa ricevuta vengono collegate automaticamente all'interno dell'applicazione. In futuro, l'impatto dell'IA sarà ancora più evidente nell'analisi dei dati, permettendo di generare avvisi in tempo reale per situazioni che altrimenti richiederebbero più tempo per essere individuate. Oggi, con N2F, l'analisi dei dati consente già di condurre studi approfonditi, ma l'IA faciliterà ulteriormente la lettura e la sintesi delle informazioni, ad esempio semplificando e raggruppando automaticamente i dati nei report. A breve termine, insomma, l'IA permetterà un accesso più semplice alle informazioni. Per esempio sarà possibile consultare le politiche aziendali sui rimborsi in modo conversazionale, semplificando la vita degli utenti, soprattutto quelli in movimento o fuori orario lavorativo (per esempio chi si trova all'estero).”

Esiste il rischio che l'IA sostituisca gran parte del lavoro umano? “No. L'IA è uno strumento di supporto che automatizza solo una parte del lavoro umano, quella che è già predisposta all'automatizzazione. Consente alle strutture più piccole di aumentare le loro prestazioni senza costi aggiuntivi. Un esempio è la gestione delle ricevute: questa operazione manuale richiede tempo e può essere inefficace, specialmente con documenti deteriorati. Grazie all'OCR di N2F, questa attività può essere eliminata, permettendo di valorizzare il controllo umano e migliorare la comunicazione tra i collaboratori. Allo stato attuale, l'intelligenza artificiale generativa non può sostituire il lavoro umano, ma lo semplifica, rendendo le organizzazioni più efficienti. In N2F, vogliamo che i team contabili mantengano sempre il controllo. Le soluzioni, siano esse basate sull'IA o su altri algoritmi, sono pensate per supportare i team e rendere il loro lavoro quotidiano più semplice.” Come sarà il profilo del contabile nel prossimo futuro? "Nel prossimo futuro, il contabile potrebbe finalmente dire addio a Excel! Non sarà più necessario creare formule o stampare documenti per verifiche manuali. Nel corso dei decenni, il ruolo del contabile è sempre stato in evoluzione, passando dalla scrittura manuale alla digitalizzazione dei dati. Si tratta di una professione che si adatta alle innovazioni tecnologiche quando queste sono affidabili ed efficaci. Il contabile del futuro sarà più tranquillo, con meno compiti ripetitivi e manuali, potendo dedicarsi a un'analisi più precisa e semplificata per la gestione dell'organizzazione.” Come cambieranno la formazione e il processo di professionalizzazione dei contabili, considerando che dovranno lavorare sempre più a stretto contatto con l'IA? “L'integrazione dell'IA avverrà attraverso l'uso degli strumenti che la incorporano. L'obiettivo non è che i contabili diventino sviluppatori, ma che continuino a comprendere le esigenze dell'organizzazione e la legislazione. Formarsi sull'uso e la comprensione dell'IA, con esempi concreti che ne dimostrino l'implementazione nei vari strumenti, sarà essenziale per demistificare questa tecnologia.” Come cambierà la relazione con i clienti? “I contabili esterni e i commercialisti avranno relazioni più fluide con i loro clienti grazie alla ricerca e all'accesso rapido ai documenti. Non ci saranno più lunghe ricerche manuali tra pile di documenti fisici, spesso urgenti e dispendiose in termini di tempo. Potranno invece concentrarsi su questioni strategiche e sull'analisi finanziaria, contribuendo a migliorare la salute finanziaria generale delle aziende, grazie a strumenti che offrono avvisi in tempo reale.”