La saga della fuga delle professioni sanitarie continua. Dopo la chiamata agli ospedali del principe ereditario dell'Arabia Saudita, la storia di Rosa, ostetrica che ha deciso di lasciare l’Italia per la Germania, e l’appello del primario di ginecologia dell’ospedale di Cecina - Piombino - Elba a rimanere in Italia e a cogliere le occasioni - a volte non troppo palesi - che lo Stivale propone, ecco che, neanche troppo in punta di piedi, si affaccia “sul mercato” la Norvegia con il suo carico di benefit.
La Norvegia cerca infermieri e offre: 4.000 euro al mese, bonus annuali per i voli da e per l’Italia, straordinari, turni notturni, premi per il lavoro estivo e tutti altri benefit allettanti
La Norvegia in cerca di infermieri
Nel mirino dei reclutatori gli infermieri: 4.000 euro al mese, bonus annuali per i voli da e per l’Italia, straordinari, turni notturni, premi per il lavoro estivo di 250 euro a settimana, alloggio gratis, bollette pagate, auto a disposizione con rimborso carburante per gli spostamenti da una struttura all’altra e, neanche a dirlo, contratto a tempo indeterminato. Un Eden, rispetto alla giungla made in Italy, non fosse altro per la qualità della vita che un Paese con la densità abitativa della Norvegia può offrire. Tutti pro, dunque? Come per le altre storie che abbiamo raccontato su Luce!, la faccenda assume più la dimensione di un compromesso.
L'altra faccia della medaglia
Lingua, clima e cultura rappresentano barriere non indifferenti. Per fare fronte alla prima, gli ospedali norvegesi si sono attrezzati, mettendo a disposizione percorsi formativi gratuiti. Corsi intensivi pre-partenza perfetti per chi non avrebbe mai neanche ipotizzato di doversi approcciare a una lingua così diversa dalla propria. Strada in salita ma, stando alle testimonianze di chi l’ha già battuta, più che percorribile e ben ripagata dal rispetto che il Paese riserva alla categoria degli infermieri. Un atteggiamento che, stando ai racconti, in Italia pare essere una chimera. E poi c’è la questione risparmi: chi decide di prendere stetoscopi e bagagli e partire alla volta di Oslo si dice possa addirittura riuscire a mettere da parte cifre più che interessanti.
Gli ospedali norvegesi si sono attrezzati, mettendo a disposizione percorsi formativi gratuiti, corsi intensivi pre-partenza
Insomma, pare proprio che il freddo, le ore di buio che avvolgono la Norvegia nel periodo invernale e tutti gli altri luoghi comuni che vi stanno balzando alla mente leggendo questo articolo e guardando l’Europa con gli occhi all’insù siano meri accessori, cose di poco conto, che, col tempo, potrebbero addirittura diventare esotismi interessanti agli occhi dei più. Tra l’altro, pare che la socialità in Norvegia venga vissuta meglio rispetto all’Italia. Complice, forse, una quotidianità caratterizzata da standard qualitativi nettamente più elevati.
Cambio vita o breve esperienza, che sia Arabia Saudita o Norvegia
Gli espatriati si dividono tra chi la considera una scelta di vita e chi, invece, un’esperienza da mettere nella colonna delle cose fatte del proprio diario. Di sicuro, rappresenta l’ennesimo spaccato di un mondo sempre più piccolo, connesso e capace di far spostare non più solo cose ma anche persone. Una globalizzazione nella globalizzazione che fa capire quanto ragionare in termini di confini nazionali sia non solo sbagliato ma del tutto inutile. E sul fronte Arabia Saudita? Anche in questo caso, il principe ereditario deve arrendersi all’evidenza e fare i conti con una sconfitta. Norvegia 1 - Arabia Saudita 0. D’altronde, si sa, il mondo è un posto piccolo ma all’Occidente, nonostante le sue infinite contraddizioni, non si rinuncia (forse).