![Stadio di San Siro, il concerto di Bruce Springsteen Stadio di San Siro, il concerto di Bruce Springsteen](https://luce.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZTIzODRhY2ItMmVmNy00/0/stadio-di-san-siro-il-concerto-di-bruce-springsteen.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Stadio di San Siro, il concerto di Bruce Springsteen
“Rischiamo di ridurre la musica a un prodotto di consumo senza renderci conto del suo potenziale rivoluzionario. Per conciliare questo ruolo sociale con gli interessi economici, è necessario adottare modelli economici responsabili e sostenibili, come le imprese benefit o l’imprenditoria sociale. Music Innovation Hub ne è un esempio: unisce ritorno economico e sociale – dice Andrea Rapaccini, Presidente Music Innovation Hub –. Da questa visione nasce Futurae Heroes, un progetto per promuovere un nuovo modello economico attraverso la musica, coinvolgendo le giovani generazioni e creando valore condiviso. L’obiettivo è riscoprire il ruolo creativo ed educativo dell’industria musicale, spingendola a cambiare le sue regole in favore di un impatto positivo sulla società”.
Nato a Milano nel 2018, il Music Innovation Hub è la prima Spa impresa sociale in Italia a realizzare progetti innovativi e socialmente responsabili nel settore musicale. Nel farlo, opera per sostenere la crescita della filiera musicale, dei suoi stakeholder e accompagna le aziende verso un futuro più sostenibile attraverso progetti musicali, per poi promuovere programmi di formazione, incubazione, accelerazione e networking sul territorio nazionale e a livello internazionale. Interessante anche la mission di Futurae Heroes che, come indica il nome, vuole parlare alle nuove generazioni e intende condividere con loro la visione di un futuro in cui regnino modelli economici responsabili e sostenibili. Per questo ha selezionato 20 giovani under 25 e li sta coinvolgendo in vari progetti di sostenibilità nella musica, atti alla promozione dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite che prendono in considerazione la dimensione economica, sociale ed ecologica a livello globale. Il tutto cercando di lottare contro le ineguaglianze, mirando a porre fine alla povertà, affrontando i cambiamenti climatici, costruendo società pacifiche, che rispettano e promuovono i diritti umani.
Parliamo di questi temi con Kikka Ricchio, che è senior advisor di Music Innovation Hub e direttrice della Talent Factory di Futurae Heroes, un progetto in partnership con EF Education Italia. Kikka, come operate per sviluppare la sostenibilità degli eventi musicali?
![Kicca Ricchio e Bigmama](https://luce.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZjNjN2UwNTgtYjNmZi00/0/kicca-ricchio-e-bigmama.webp?f=3%3A2&q=1&w=1280)
“In un mondo in continuo cambiamento, l'industria musicale continua ad andare in una direzione, quella dei live e dell'intrattenimento in un'altra. Dobbiamo renderci conto che è necessario ripartire considerando anche l’impatto ambientale, l’inquinamento acustico e la rigenerazione urbana e sociale. Music Innovation Hub è un'impresa sociale Spa, quindi è anche una struttura aziendale molto particolare: lavoriamo assolutamente per il profitto, ma ci impegniamo affinché lo stesso possa essere reinvestito. Soprattutto in chiave di rigenerazione urbana e culturale”. Un grande impegno che state rivolgendo anche alle nuove generazioni?
“Per loro stiamo lanciando progetti come Futurae Heroes, che abbiamo ideato e che abbiamo potuto mettere a terra grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio. In questo progetto trattiamo la musica come un linguaggio generazionale capace di stabilire collegamenti fra impresa e il nuovo mondo dei giovani. E’ un modo per sperimentare utilizzando la comunicazione che anche i giovani utilizzano e per essere all'avanguardia promuovendo un nuovo modello economico attraverso la musica, coinvolgendo le giovani generazioni e creando valore condiviso”. A che altro state lavorando in questo momento? “Saremo al Festival di Sanremo: abbiamo organizzato un nostro evento che si terrà al Living Garden martedì 11 febbraio alle 17.30 Ci stiamo poi concentrando su tutto quello che riguarda la sostenibilità dei live tour, lavorando per la nuova tournée di Elisa, che passerà anche da San Siro, abbiamo sviluppato un protocollo, che fra poco diventerà pubblico, con cui cerchiamo di suggestionare e sensibilizzare i giovani anche sul modo di frequentare i concerti (il viaggio, la plastica, limitare l'inquinamento che possono creare) e su come rendere il tutto più sostenibile. Da questo punto di vista stiamo lavorando soprattutto con le industrie dei live per trovare delle modalità sostenibili che ci portino finalmente fra qualche anno a organizzare eventi autenticamente carbon free”. Per il tour di Elisa quali saranno le novità da questo punto di vista?
![Elisa Toffoli in concerto: l'anno prossimo il debutto a San Siro](https://luce.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/Y2EwODlmOWItZDMzMi00/2/elisa-toffoli-in-concerto-l-anno-prossimo-il-debutto-a-san-siro.webp?f=3%3A2&q=1&w=1280)
“Con Elisa abbiamo iniziato a lavorare da qualche tempo. Abbiamo già fatto un progetto per il suo tour di tre anni fa. A Verona abbiamo creato una sorta di village dove tutte le aziende, che lavorano con il sostenibile e si volevano avvicinare alla musica, avevano modo di interloquire. Stiamo continuando su quella strada, lavorando anche con il Comune di Milano, con gli assessorati dell'ambiente e anche direttamente con il sindaco, proprio per capire, tutti insieme, come poter ridurre l'impatto che i concerti possono avere sulle città”. Il 7, 8 e 9 marzo 2025 al Brixia Forum di Brescia c’è poi Futura Expo. “È una manifestazione inclusiva che vuole mettere a sistema le best practice per il cambiamento, nuove strategie per un futuro condiviso. Facciamo parte di questo progetto da quasi un anno e mezzo. La grande richiesta che ci fanno i ragazzi è sicuramente quella del lavoro. Per trovare una connessione fra gli imprenditori e i giovani abbiamo creato una talent factory fatta da universitari che si stanno laureando con diversi indirizzi, dall'economia allo spettacolo all'ingegneria. La cosa bella è che questi ragazzi vanno direttamente a parlare con gli imprenditori e si scambiano dei pensieri, delle opinioni, si interrogano su quelle che sono le rispettive aspettative. Nella comunicazione e nella pubblicità, oggi le società utilizzano la musica come supporto, ma a noi piacerebbe diventasse una modalità comunicativa. Il corporate delle aziende ha indirizzi legati agli obiettivi industriali e di vendita di prodotto, questo però può permettere anche alle aziende di fare qualcosa nel territorio, dove i giovani possono essere utili alle aziende nel perseguire strategie che hanno al centro la sostenibilità e l’innovazione”. Ecco, ma a Futura Expo di Brescia che succede a marzo? “In questa terza edizione saremo presenti con uno stand di quasi 160 metri. La Talent Factory diventa una sorta di base dove i ragazzi diventano i tutor per un percorso formativo di alternanza che abbiamo avviato, un PCTO, che è la vecchia scuola alternanza lavoro. Per sviluppare competenze trasversali abbiamo ingaggiato quasi 300 ragazzi di 18 scuole, tra Verona, Brescia e Bergamo. L’idea è provare a realizzare con questo hackathon di 300 ragazzi una simulazione di una società discografica e una di società di eventi. Faremo poi dei talk in collaborazione con Una Nessuno Centomila, che opera per la tutela della donna, per l'inclusione e contro la violenza. Secondo noi è importante anche seguire il dibattito sui testi delle canzoni e su quanto queste parole, questi concetti possono incidere sui giovani”, Che invitate a dire basta all’influenza dei trapper? “No, assolutamente no, però secondo noi è importante anche a capire cosa vogliono davvero esprimere i trapper nei loro brani. Noi sproniamo la comunicazione, perché uno storytelling più aperto può anche allargare la visione dei ragazzi. Magari attraverso il progetto Futura Eros, che lavora con le grandi associazioni territoriali che si occupano di inclusività, perché poi il nostro grande fine per il prossimo triennio, che vorremmo realizzare sempre con la Camera di Commercio, è avvicinare i giovani all'impresa sociale, visto che il bilancio etico quest'anno dovrebbe diventare una legge ufficiale”. E intanto voi vi avvantaggiate. “Certo. Con lo stesso punto di vista ci occupiamo anche di recupero urbano, stiamo lavorando su grandi progetti di rigenerazione di luoghi culturali, che vedono il territorio anche come incubatore. Per questo abbiamo lanciato con Cariplo Factory il progetto che si chiama Up start (non start up), in cui ci occupiamo di sviluppare competenze all'interno delle start up. Perché tutti hanno le idee, però poi per gestire un'azienda bisogna avere le competenze. Per la rigenerazione urbana stiamo lavorando su Milano, che è una città con un passato e un presente discografico ed editoriale notevole e anche su Lucca, la città di Puccini e dei Comics. E’ una grande sfida che vogliamo raccogliere”. Intanto avete premiato con i Futurae Heroes Awards Caterina Caselli. “La Camera di Commercio ci ha dato l'opportunità di scegliere e premiare per la loro attività illuminata nel mondo della musica due personaggi. Uno l'abbiamo scelto nel territorio: è Giacomo Maiolini, che con la Time Records in 40 anni ha fatto tante cose interessanti a livello nazionale e internazionale e poi ovviamente non potevamo non omaggiare una scout come Caterina Caselli che, da sempre, lancia giovani talenti e ha un fiuto eccezionale nel trasformarli in change makers del futuro. Mi piace molto anche che tanti artisti si siano avvicinati a noi. L'anno scorso Elisa, che è ambasciatrice dell'ONU, è venuta a parlare a Future Expo, due mesi fa alla Camera di Commercio di Brescia abbiamo ospitato Big Mama che è un'altra ragazza che ha l'inclusione e la voglia di futuro nel suo DNA. E’ intervenuta con autorevolezza al panel Music talk to me. Il linguaggio musicale come veicolo di cambiamento”.