Gabriella Greison, chi è la “Rockstar della fisica” che ha reso la scienza accessibile

Nei suoi libri di successo, online e a teatro la divulgatrice porta sotto forma di “storie dirompenti” materie spesso considerate inaccessibili. “Ho creato tutto da zero, prima per le donne non c’era possibilità di emergere”. E sarà ospite al quarto Festival di Luce!

di CATERINA CECCUTI -
6 ottobre 2024
Gabriella Greison

Gabriella Greison

La conoscono tutti come la “Rockstar della fisica”, non soltanto in Italia ma a livello internazionale. Gabriella Greison, ospite della quarta edizione del Festival di Luce!, il prossimo 19 ottobre a Palazzo Vecchio (per partecipare iscriviti qui), è appunto una fisica, ma anche scrittrice, giornalista, attrice, conduttrice e divulgatrice scientifica. È laureata in Fisica nucleare, ma se ne intende anche di scienza in senso ampio, tecnologia, ambiente, cambiamenti climatici, donne, attualità e chi più ne ha più ne metta.

Attivissima online, potete trovare tutte le info che la riguardano sul suo sito greisonanatomy.com. Ben dodici i libri che ha scritto – ognuno di successo – tra cui il primo, "L'incredibile cena dei fisici quantistici" (Salani Editore) che, come ci racconta, è stato e continua ad essere campione di vendite.

Green&Blue Festival 2024
Gabriella Greison, a Milano per IBM Studios. Green&Blue Festival 2024

“Quando mi sono laureata non c’era alcuna possibilità per le donne di emergere, e men che mai di essere protagonista del racconto della fisica. Ma già 12 anni fa mi ero incaponita che la meccanica quantistica dovesse essere raccontata in modo semplice, perciò ho creato tutto da zero, contrastando stereotipi, lottando contro frasi fatte e luoghi comuni che nel mondo scientifico continuano ad esistere, seppur le cose siano migliorate da 5 anni a questa parte. Io volevo raccontare la fisica quantistica sotto forma di storie –spiega – e il mio libro di esordio ottenne subito un boom di vendite tale che continua tutt’oggi ad essere in ristampa. Pensai di aggregarlo ad un monologo teatrale, ottenendo una formula di successo che poi ho ripetuto per tutti i miei libri”.

Perché, secondo lei, questo boom?

“Sono stata la prima a raccontare la fisica in una maniera così dirompente. Sia in Italia che all’estero è stato percepito in me un grande fattore di novità. Tanto che, ad essersi entusiasmati per i miei racconti sono stati da subito anche i giovani, perché né a scuola, né in tv, né altrove sentono cose come quelle che racconto io. Mi seguono a teatro non perché li porta l’insegnante, escono dalle classi per scelta propria e vengono a popolare i luoghi della cultura tradizionale: questa per me è una vittoria”.

Green&Blue Festival 2024
Greison al Green&Blue Festival 2024

Come ha reagito al suo successo il mondo femminile, scientifico e non?

“Benissimo. Conosco tutte le donne rettrici delle Università e dei Centri di ricerca nazionali. Le ricercatrici e le professoresse vedono in me un role model da proporre ai ragazzi; mi invitano, mostrano tutte interesse verso i miei lavori ed io vengo ospitata abitualmente nelle Università".

Le piace essere chiamata la rock star della fisica?

“Sì, perché proprio come una rock star riempio i teatri. Agli esordi feci uno spettacolo nell’Auditorium di Roma, era il ‘Monologo Quantistico’, e nella sala di fianco c’era Patti Smith che teneva il suo concerto. Avevamo il camerino accanto, lo spettacolo nello stesso momento e siamo uscite contemporaneamente. Una volta in sala ho scoperto che c’erano 3500 persone ad attendermi. Il giorno dopo una giornalista ha intitolato il suo pezzo ‘La rockstar della fisica da tutto esaurito’ e da allora in poi i sold out sono andati avanti sempre, anche all’estero, con titoli di giornali americani e tedeschi che riprendevano lo stesso soprannome".

Gabriella Greison
Gabriella Greison

L’Intelligenza Artificiale sta cambiando le nostre vite…

“È vero. Alla fisica quantistica si deve la nascita dell’IA, del machine learning e dei super computer quantistici. Oggi stanno sbocciando possibilità impensabili fino a due anni fa, c’è grande fermento nei centri di ricerca scientifica e di questo dobbiamo solo essere felici, perché le nostre vite e le nostre professioni stanno cambiando. Stiamo vivendo una seconda rivoluzione e dobbiamo stare al passo, senza lamentarci: la fisica migliora la vita delle persone”.