I timori verso l’eventuale sopravvento delle macchine sull’uomo sono antichi come il mondo, ancestrali direi. Tuttavia, la storia ci insegna che lo sviluppo tecnologico è sempre portatore di progresso e nuove opportunità e che le uniche minacce sono quelle che si insidiano nell’incapacità di adattarsi e di rispondere positivamente ai cambiamenti che giocoforza continueranno a manifestarsi.
Relativamente all’Intelligenza Artificiale, bisogna concentrarsi sulle enormi potenzialità di questi strumenti e riconoscere i vantaggi che l’adozione di queste nuove tecnologie apporteranno, tenendo conto degli eventuali rischi, senza dimenticare che siamo noi a guidare la trasformazione e mai viceversa.
Per creare un futuro digitale più equo e inclusivo per tutti sarà fondamentale che l’AI, imparziale per natura e scevra dei pregiudizi e degli stereotipi che permeano la società, sia progettata e implementata in una prospettiva di diversità e inclusione, nel pieno rispetto dei diritti umani e della rappresentatività.
Non solo, molte di queste tecnologie come i generatori vocali basati su sistemi di AI, solo per citare un esempio, si stanno rilevando particolarmente efficaci nell’abbattere le barriere di accessibilità: sono i primi effetti positivi che dimostrano come il progresso tecnologico possa favorire equità ed inclusione per tutti.