
Frolla micro biscottificio
"Prima di venire qui mi ponevo il problema del lavoro, non sapevo se ce l’avrei fatta a trovarne uno. Poi sulla mia strada ho incontrato Frolla che mi rende tanto felice, mi fa sentire utile e gratificata. Mi piace molto l’ambiente perché andiamo d’accordo, siamo davvero una grande famiglia e questo è fondamentale su un posto di lavoro. Abbiamo un fuoco dentro e qui riusciamo a esprimerci". Parola di Elisa, una dei ragazzi con disabilità assunti da Frolla, biscottificio artigianale di San Paterniano di Osimo, in provincia di Ancona, frutto del progetto di un pasticcere, Iacopo Corona, e un educatore, Gianluca Di Lorenzo.
Ma attenzione. Chi pensa che la cooperativa sociale sia nata per stare in piedi facendo leva esclusivamente sulla solidarietà dei consumatori, si sbaglia di grosso. "Puntiamo sulla qualità – precisa Corona – e non vogliamo che i nostri biscotti vengano acquistati per un senso di pena. L’obiettivo è vendere prodotti realizzati da disabili che possiedono abilità e capacità straordinarie, purtroppo non considerate dal mondo del lavoro. Le mie competenze di pasticcere si sono fuse con quelle di Gianluca, che ha alle spalle una grande esperienza nel sociale, ed eccoci qua".
Sono i ragazzi stessi a decidere in quale reparto lavorare. "Quando arrivano diamo loro la possibilità di sperimentare vari ruoli, dal magazzino al laboratorio, ma sono loro a stabilire dove fermarsi". E lo spirito di collaborazione è forte e condiviso. "Siamo entrati subito in sintonia con Frolla perché capisce veramente le esigenze di tutti noi. Il gruppo è meraviglioso, ci si aiuta l’un l’altro – sottolinea Mirco, che dopo un incidente stradale ha perso l’uso degli arti inferiori e in parte quello delle mani –. Per esempio, dove non arrivo con le gambe trovo quelle dei miei colleghi. Per me Frolla è l’opportunità della dignità del lavoro, riesco a farlo col sorriso". Le difficoltà dovute alla pandemia non hanno risparmiato il biscottificio marchigiano, ma hanno dato vita all’ultima sfida. "Abbiamo reagito – conclude Corona – potenziando il canale di vendita on line e mettendo su strada il Frolla bus, un servizio di colazioni itinerante, che porterà i nostri prodotti in giro per le piazze, le spiagge, i mercati e le fiere in tutta Italia".
Un biscotto di qualità

Iacopo corona con alcuni dei ragazzi con disabilità assunti al micro biscottificio Frolla (Ph: Frollalab.it)
Come nasce Frolla
L’iniziativa è partita nel 2018 sostenuta da una campagna di crowfunding realizzata attraverso la piattaforma Eppela. "Inizialmente avevamo redatto un business plan presentato alla Regione Marche per accedere a speciali finanziamenti – racconta Corona –. Siamo stati inseriti nell’incubatore di start up The Hive e, per raccogliere ulteriori fondi, abbiamo deciso in un secondo momento di mobilitarci su Eppela, mettendo in vendita gadget, tra cui utensili di cucina e magliette, con il nostro marchio. La risposta è stata positiva e, anche grazie alle donazioni di alcuni imprenditori della zona, Frolla ha preso corpo". La scelta del nome è in linea con la filosofia del progetto e vuole esprimere fedeltà al territorio. "Frolla rappresenta l’essenza della nostra idea, basata su elementi semplici come i nostri biscotti, ma non banali. Sforniamo un prodotto di nicchia, di grande qualità, sviluppato da ricette della tradizione rivisitate e riproposte in modo innovativo, anche attraverso l’utilizzo di farine di grani esclusivamente marchigiani".La collaborazione vince anche sulla pandemia

I ragazzi di Frolla all'opera insieme al pasticcere Iacopo Corona (Ph: Frollalab.it)