“L'affetto per un cane dona grande forza all'uomo", diceva Seneca. Questa è la storia di Chiara, infermiera all'Azienda Ospedaliera-Universitaria Pisana, e della sua Dea, la prima rottweiler in Italia a prestare servizio di pet-therapy nei reparti dell'ospedale. La cagnolina ha iniziato il suo percorso nel 2016 con il gruppo cinofilo DobreDog: "La passione per la professione infermiestica, per il concetto del "prendersi cura", ha fatto scattare in me la voglia di avvicinarsi al paziente in modo da farlo sentire, anche in regime di ricovero ospedaliero, in un ambiente che ricordi anche solo per qualche momento quello domestico. Infatti, durante la mia esperienza lavorativa e di tirocinio come Infermiera, mi è stato chiesto più volte dagli stessi pazienti, adulti e pediatrici, di ricevere la visita del proprio animale domestico", spiegava Chiara nel 2018 sul blog di DobreDog.
"La voglia di coronare questo sogno, si è accentuato con l’arrivo di Dea, rottweiler, che da cinque anni è la mia migliore amica. Con lei, portiamo avanti due progetti pieni di vita di tipo ludico-ricreativo e co-terapeutico: per il centro cinofilo DobreDog di Pisa, opero nel reparto di pediatria dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria Pisana dove io e Dea siamo attive da novembre 2017, e un progetto privato in adulto affetto da Sindrome di Asperger attivo da maggio 2018. Dea, razza cattiva che tutti temono, è diventata ormai parte del reparto e guai iniziare il giro delle camere dei bambini senza prima ricevere le coccole da medici e infermiere!".
In poco tempo, Dea era diventata la beniamina dei bambini dell’ospedale: “C’è chi la bellezza la cerca nell’astratto, io e Dea la ritroviamo ogni volta che andiamo in reparto, nel silenzioso regno della pediatria. Nei piccoli gesti, negli eventi imprevedibili…un bambino affetto da una patologia rara che con un semplice biscotto per Dea sviluppa la percezione tattile... o una bambina affetta da un disturbo della condotta alimentare che nonostante la crisi di panico dà il permesso a Dea di sdraiarsi silenziosamente accanto a lei, attenuando pian piano il momento acuto”, spiegava Chiara sulla stessa pagina.
“Tutto questo è anche grazie al lavoro di squadra che si crea con il personale del reparto, infatti prima di iniziare gli interventi, oltre alle pratiche burocratiche, è prassi riunirsi in un breafing con il personale medico ed infermieristico per centrare i punti chiave per ogni bambino, a seconda dell’età, della patologia... E accade proprio che, durante ogni intervento, come ci insegna un famoso scrittore, i piccoli pazienti ci mostrano l’importanza dei dettagli, in una carezza, in una passeggiata… e quanto è importante riscoprire il bambino interiore che è in noi. È in questo che io e Dea troviamo la bellezza”.
Purtroppo, pochi giorni fa Dea ci ha lasciati: la notizia è stata prima resa nota dalla Onlus Amici della Pediatria di Pisa e poi dal Consigliere della regione Toscana Iacopo Melio. “Incredibile, ho parlato di te proprio qualche settimana fa con chi ti aveva trovato una casa, e una nuova vita, e quindi una missione bellissima di rinascita e di speranza…”, scrive Melio sui suoi canali social. “Ho avuto l’onore di incontrare Dea nel 2018, periodo in cui con la mia Onlus decidemmo di finanziare una serie di interventi svolti proprio dal centro cinofilo che l’aveva ingaggiata. La ricorderò sempre con il rispetto e l’affetto che si può provare verso chi, attraverso la propria esistenza, ha fatto tanto del bene, per di più contribuendo nel rompere pregiudizi e luoghi comuni insensati. Un abbraccio a Chiara e a coloro che l'hanno amata. Buon ponte Dea".