Allenarsi senza soffrire: mito o realtà?

Dal “No Pain, No Gain” ad un approccio gentile e moderato. L’esperta in benessere Federica Accio spiega come raggiungere il proprio equilibrio psicofisico, senza ricorrere ad allenamenti estenuanti: “L’attività fisica va considerata come una pratica di igiene personale”

di CATERINA CECCUTI
15 novembre 2024
Federica Accio

Federica Accio

Secondo una recente indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, gli italiani, mediamente, sarebbero un popolo pigro: gli adulti fisicamente attivi tra i 18 e i 69 anni sono appena il 48%, di cui il 24% lo è solo parzialmente, mentre quasi 3 su 10 (vale a dire il 28%) sono sedentari. Il problema aumenta con l’avanzare dell’età. Le passeggiate e la cura della casa sono le attività preferite. La poca inclinazione al movimento e la tendenza a preferire attività leggere, potrebbero essere spiegate dal fatto che praticare sport viene spesso associato all’idea della fatica, che indubbiamente spaventa molte persone. Resta il fatto però che un po’ di sana attività fisica è assolutamente necessaria per il benessere della persona, ecco perché abbiamo chiesto a Federica Accio, chinesiologa esperta in benessere, fondatrice di Informaconfede e super seguita sui social se sia possibile cambiare la percezione che gli italiani hanno del movimento fisico, di modo da renderlo più attraente: “No Pain, No Gain, ovvero “nessun dolore, nessun guadagno”, è ciò che molti pensano dell’attività sportiva – ci spiega -. L’idea radicata profondamente nel pensiero comune è che il successo e la forma fisica siano raggiungibili solo attraverso sofferenza e fatica. Invece è possibile raggiungere i propri obiettivi senza dover affrontare allenamenti estenuanti e sottostare a obblighi severi. Ascoltare il proprio corpo è fondamentale, è necessario però acquisire consapevolezza di ciò che si sta facendo e delle proprie possibilità, senza strafare, soprattutto se si è alle prime armi. Un traguardo possibile solo attraverso un approccio equilibrato e soft”.

La Dottoressa Accio è stata la prima in ambito online in Italia a proporre l’home fitness orientato a una “remise en forme” consapevole, sottolineando l’aspetto terapeutico dell’esercizio fisico moderato. Laureata in Scienze Motorie, ha maturato 25 anni di esperienza nel campo del fitness e della chinesiologia. Detiene una specializzazione in Clinical Pilates e un attestato di insegnante di attività fisica adattata alle patologie cardiovascolari. Vera e propria attivista del movimento adattato alla persona, Federica è nota per aver ideato la Ginnastichina®, un metodo di allenamento moderato e inclusivo, che contrasta – appunto - l’ossessione per il “No pain, no gain” tipico del mondo del fitness tradizionale.

Il suo approccio mette al centro la salute, il rispetto del corpo e un allenamento sostenibile per tutti, ottenendo una vasta popolarità online e oltre 126 mila follower su Instagram. Ha poi lanciato il progetto “Gnoccanza in Salute”, che consiste nel dare valore all’esercizio fisico in chiave terapeutica, proponendo esercizi moderati, con la possibilità di personalizzarne la pratica. Ha contribuito a finanziare la borsa di studio AIRC “Informaconfede”, grazie a una raccolta fondi a favore della ricerca per la lotta contro il cancro al rene e nel 2022 è stata contattata dal Policlinico San Matteo di Pavia per realizzare un protocollo di esercizio fisico rivolto alle pazienti oncologiche.

L’intervista

Dottoressa Accio, il modello cui siamo abituati – sui social media, in TV ecc. - tende a focalizzarsi sulla performance, enfatizzando il superamento dei propri limiti come condizione imprescindibile per raggiungere risultati. Lei invece parla di moderazione e di attività fisica principalmente come potente strumento preventivo contro molte malattie… “Contrariamente a quanto si possa pensare, andare in affanno o sentirsi fisicamente e mentalmente sovraccaricati durante l’esercizio fisico, così come avvertire dolore successivamente, non è affatto salutare. L’attività dovrebbe seguire tre fasi: cardiovascolare, rinforzo muscolare e stretching, evitando qualsiasi eccesso. Se continuiamo a credere che “Chi bella vuole apparire deve soffrire”, sempre meno persone saranno motivate a praticare sport, vivendolo come fonte di sacrifici e rinunce. Invece, l’approccio deve essere lento e graduale. Non dimentichiamo, inoltre, che molti hanno vissuto esperienze precedenti spiacevoli, con allenamenti troppo intensi e stressanti, sia fisicamente che psicologicamente. Quando iniziamo un’attività fisica, ci poniamo un obiettivo sostenibile e, per raggiungerlo, è necessaria la moderazione. È fondamentale promuovere il movimento come una terapia di benessere psicofisico, una condizione più difficile da raggiungere ma più facile da conservare nel tempo, che non solo funge da prevenzione per la salute, ma regala anche soddisfazione estetica e divertimento. La chiave è strutturare l’attività in modo intelligente e progressivo”.

Certo non ci incoraggiano le immagini che ogni giorno ci vengono proposte di donne e uomini dai corpi scolpiti al limite del naturale e di esercizi miracolosi che promettono risultati da “7 chili in 7 giorni”, trascurando gli effetti che alcune scelte drastiche possono avere sulla nostra salute fisica e mentale... “L’attività fisica non dovrebbe essere considerata un rimedio temporaneo contro gli inestetismi del corpo ma una pratica di igiene personale, un integratore di benessere, un farmaco preventivo. Adottando un approccio terapeutico al movimento, l’allenamento diventerà un’abitudine imprescindibile, come lavarsi i denti. Tutti i corpi, indipendentemente dal sesso, dall’età e dalla predisposizione atletica, meritano la possibilità di migliorare il proprio stile di vita, bastano un tappetino, uno smartphone e 30 minuti di “Ginnastichina”.”

Dottoressa, in base alla sua esperienza, quanto tempo a settimana è necessario dedicare alla “Ginnastichina” per raggiungere uno stato di benessere? “L’ottimale, come indicato anche dall’OMS, sarebbe di svolgere attività fisica per 30 minuti, 3 volte alla settimana. Quello che davvero conta, però è la qualità del movimento che facciamo, più della quantità. Meglio pochi esercizi ma svolti perfettamente, nella piena consapevolezza di quello che stiamo facendo. La Ginnastichina permette di modulare la dose di attività fisica da svolgere, in base agli impegni quotidiani, ma anche se non si è al massimo della forma fisica e delle energie. È possibile praticare meno di ciò che viene proposto nel video oppure eliminare un esercizio che si sa di non poter svolgere in quel momento, così come è possibile fare meno ripetizioni di quelle suggerite, senza sentirsi per questo in colpa, in ansia o giudicate. È fondamentale imparare a muoversi correttamente e in sicurezza, nelle giuste dosi (né troppo, né troppo poco), a prescindere dall’età, dal peso, dalla predisposizione atletica, andando a personalizzare ad hoc quei 30 minutini molto rigeneranti. Il punto di partenza non è “devo allenarmi”, ma “ho bisogno di allenarmi”, perché mi fa bene, perché mi sento meglio. Un tale approccio, che resta costante nel tempo, lo si raggiunge rendendo l’allenamento piacevole e commisurato alle nostre specificità.”

Che tipo di allenamento propone? “La Ginnastichina è un metodo che combina attività cardio, rinforzo muscolare e stretching in modo flessibile e personalizzato. Dal 2018 questo approccio ha conquistato oltre 20.000 donne e 126.000 follower su Instagram, offrendo una via alternativa al fitness tradizionale. Ogni programma di allenamento comincia con un momento di riscaldamento, liberatorio e divertente: il ballo libero, senza seguire una coreografia, ma scatenandosi come più ci piace sulle note di un paio di nostre canzoni preferite. Dopo aver ballato si comincia con la sequenza cardio, che io chiamo “brucia ciccetta”, i cui esercizi hanno nomi simpatici e rassicuranti, ad esempio soldatino, calcetti, corsetta avanti e indré. Si passa quindi al rinforzo muscolare a corpo libero o con piccoli attrezzi, i cui esercizi sono sfidanti ma non sfinenti. Si termina quindi con lo stretching particolarmente drenante. Le classiche 3 serie x 15 ripetizioni con la Ginnastichina non esistono; questo rende la pratica veloce, snella ed anti noia.”

Quali sono i risultati, sia in termini di salute che di estetica, che possiamo aspettarci, e dopo quanto tempo? “L’attività fisica deve essere fatta nella giusta dose: fare esercizi adatti a sé è ciò che fa davvero la differenza, rispetto a un fitness poco performante o insufficiente, o ancora di più in confronto a un allenamento intenso, pericoloso per la salute muscolo-scheletrica e psicologica. La Ginnastichina è un giusto compromesso per avere sia un risultato estetico, sia un beneficio per la nostra salute. In una società sempre più sedentaria e pigra, è fondamentale promuovere il movimento come una terapia per il benessere di corpo e mente, una condizione che, non solo funge da prevenzione nei confronti di molte malattie legate alla sedentarietà, ma regala anche soddisfazione estetica e divertimento. La chiave è strutturare l’attività in modo intelligente e progressivo. I risultati e le relative tempistiche per raggiungerli variano in base agli obiettivi e al nostro stato di salute. Se il nostro scopo è rinforzare la muscolatura, le tempistiche saranno probabilmente più brevi, rispetto a chi deve perdere peso e rassodare il corpo. In questo secondo caso, sarà necessario accompagnare il movimento con i consigli mirati di un nutrizionista qualificato. Diffidiamo sempre dai personal trainer che danno consigli alimentari, si tratta di abuso della professione, senza però averne le competenze.”