“Ci ho provato con la mia crush, ma mi ha ghostato". Oppure. “Sono uscita con il tinderino, ma mi ha friendzonata e io non voglio fare la sottona”. Il linguaggio dei giovani, anche quando si parla di amore e di sentimenti, non è facile da comprendere se non si è dentro. Spesso gli adulti si trovano a far facce dubbiose di fronte a certe parole o addirittura a chiederne delucidazioni sul significato, apparendo ancora più boomer di quello che già non siano.
Ma i giovani non perdono tempo e ancor prima che le loro parole entrino nell’uso comune anche dei più grandi, cambiano modo di interagire. "Il linguaggio dei giovani, tra le caratteristiche, ha quello di essere rispondente ai cambiamenti in modo anche rapido – spiega Luisa di Valvasone, collaboratrice dell’Accademia della Crusca – La maggior parte dei giovanilismi vive un periodo di moda e poi scompare altrettanto rapidamente”.
Ma ci sono ci sono termini, però, che resistono anche anni, riuscendo quindi ad entrare nella comunicazione colloquiale di tutti. Analizziamo, insieme alla studiosa Luisa di Valvasone, quelli più usati per parlare di sentimenti e relazioni.
"Le parole nuove seguono i cambiamenti della nostra era, nell’era di internet e di relazioni più volatili, in cui il mezzo scritto torna ad avere la sua importanza. Il corteggiamento è cambiato, oggi suona antiquata che richiama al passato. Oggi non si corteggia, al più ci si prova".
Ma quando parliamo di relazioni e di incontri non si può non tenere conto delle app di incontro oggi utilizzati da giovani e meno giovani. La più famosa fra tutte è senza dubbio Tinder, che ha dato vita a vari derivati, ovviamente italianizzati.
Le nuove parole d’amor
Tinderare: per indicare l’utilizzo della piattaforma; quindi tinderato/a oppure tinderino/a. Matchare: ovvero ricambiare l’interesse, dal match che avviene quando entrambi gli utenti si mettono il like a vicenda.
Friendzone: E’ letteralmente la zona dell’amicizia. Una delle parole più resistenti e quindi conosciute anche sopra una certe fascia generazionale. “Si diffonde grazie a serie tv americane che in realtà sono un po’ datate, come Friends e Scrubs, ed entra a far parte delle conoscenze linguistiche di tutti. Non a caso è stata inserite nei vocabolari più aggiornati”
Ghosting: ghostare, scomparire dalla vita di una persona senza dare spiegazioni e rendersi irreperibile, quindi comportarsi come un fantasma. “Diventata famosa nel 2015 con la fine della reazione tra Charlize Theron e Sean Penn. La parola è nuova ma descrive qualcosa, un comportamento, già esistente. Si scompariva anche prima, quando era sicuramente più facile o comunque meno di impatto. Oggi le spunte blu su Whatsapp si subiscono di più".
Crush: ovvero la vecchia cotta, l’infatuazione per un/a conoscente o anche una celebrità. “Interessante è che è usata prevalentemente al neutro, si usa come sostantivo al posto del nome proprio della persona, oppure si dice “una crush“ per indicare appunto la cotta stessa".
Sottone o sottona: “La parola era già in uso nei primi anni 2000, riferita ad una persona con una dipendenza con la droga, quindi ‘starci sotto’. Negli ultimi anni il significato più prevalente è diventato ‘stare sotto a una persona’, quindi avere un’infatuazione talmente forte da essere disposti a fare tutto per conquistare l’altro o l’altra".