Barbie, l'iconica bambola della Mattel, dal 20 luglio è sbarcata sul grande schermo in un film per la prima volta con attori in carne e ossa. A impersonarla Margot Robbie, la bionda attrice australiana, perfetta per il ruolo. "Giocare con Barbie promuove fiducia, curiosità e comunicazione durante il viaggio di un bambino alla scoperta di sé", ha sottolineato la 28enne.
"Nel corso dei quasi 60 anni del marchio, la bambola ha permesso ai bambini di immaginare se stessi in ruoli ambiziosi da una principessa al presidente", ha aggiunto l'attrice che si è detta "onorata dall'avere questo ruolo in un film che ritengo avrà un impatto tremendamente positivo sui bambini e il pubblico in tutto il mondo". Eppure non sono mancate le polemiche. Una bellezza al di sotto della media: così è stata definital'attrice, in questi giorni in cui è impegnata sui vari red carpet per la promozione del film.
L’attrice è stata definita "mid", ossia 'mediocre'. E sui social si è aperta una ‘guerra’. Una foto dell'attrice senza trucco, risalente al 2020, è tornata virale nelle ultime ore. Lo scatto è un fermo immagine di un video in cui l’attrice chiedeva di aiutare la sua terra, l’Australia, dopo gli incendi che l’avevano devastata. Nel filmato l'attrice si presentava con un make up sobrio, molto differente dal trucco con cui siamo abituati a vederla al cinema o sui red carpet.
Tuttavia, qualcuno ha affermato che senza trucco l’attrice sia una bellezza "mid", cioè inferiore alla media, “niente di particolare”. Così su Twitter è scoppiata la polemica, con migliaia di utenti che hanno preso le parti dell’attrice definendola, al contrario, una bellezza top. Anche in versione acqua e sapone.
L’attrice è stata dunque vittima di body shaming per un selfie al naturale: “Non mi sembra proprio una bambola. Come hanno fatto a sceglierla per Barbie?” ha scritto qualcuno. “Perché non è abbastanza bella da allontanare il pubblico femminile” gli ha fatto eco qualcun altro. Ma molti altri utenti si sono scagliati contro gli hater elogiando la bellezza di Margot, anche in versione acqua e sapone: “Come si fa a dire che al naturale non è bella? Pura follia!”.
Barbie, film bandito in Vietnam
In Vietnam il film "Barbie" di Greta Gerwig con Margot Robbie e Ryan Gosling non viene distribuito. La motivazione: contiene una scena che mostra le rivendicazioni cinesi sull'intero Mar Cinese meridionale. Nel cast del film, che racconta le avventure della storica bambola nella vita normale, oltre ai due protagonisti, ci sono anche America Ferrara, Kate McKinnnon, Issa Rae, Michael Cera, Rhea Perlman, Will Ferrell e Dua Lipa, che ne ha anche firmato la colonna sonora. Il direttore generale del dipartimento del cinema del Vietnam per il Ministero della cultura, dello sport e del turismo, ha intimato l'altolà in quanto la mappa che si vede nel film contiene la "linea dei nove tratti" (la "nine-dash line"), una linea di demarcazione tracciata dal governo della Repubblica Popolare Cinese e da quello della Repubblica di Cina attorno ai territori da essi rivendicati nel Mar Cinese Meridionale. In questo modo Pechino ha delimitato ufficialmente i suoi possedimenti. Non è la prima volta che capita un 'incidente' del genere: nel 2019 era successo al film "Il piccolo Yeti" e a "Uncharted" nel 2022, mentre nel 2020 alla serie televisiva "Madam Secretary".Un film tra record e polemiche
Accompagnato da una incredibile strategia di marketing e attività publicity, la pellicola ha registrato in Italia numerosi record. Tra questi il mglior debutto per un film nel 2023; la quarta miglior apertura di sempre per un film distribuito da Warner Bros. Pictures. E, ancora, il secondo miglior esordio dall'inizio della pandemia; il miglior debutto per un film uscito a luglio dall'inizio della pandemia; il miglior debutto per un film diretto da una regista. Tuttavia non mancano le polemiche: il movimento evangelico brasiliano è in fermento dopo l'uscita nelle sale di tutto il Paese del film che a suo avviso sarebbe legato a valori sociali "eccessivamente progressisti".Brasile: “La produzione rappresenta i valori Lgbtqia+”
Sui social, gli account e i canali legati al movimento neo-pentecostale appaiono numerose le voci di dissenso per l'impostazione della produzione cinematografica americana che rappresenterebbe "valori Lgbtqia+ e scelte progressiste che snaturano il tradizionale progetto della famiglia".Secondo i media brasiliani, il deputato dello stato di Minas Gerais Alê Portela, del conservatore Partito Liberale legato all'ex presidente Jair Bolsonaro, ha raccomandato ai genitori di non portare i figli a vedere quel film, come parte della lotta contro "il capovolgimento dei valori". Il deputato ha anche affermato senza mezzi termini che il film promuove "personaggi lesbici, gay, bisessuali e transgender", mentre la terapista cristiana Nakata Neri si è detta "scioccata" dal lungometraggio, che "rende popolare il comportamento omoaffettivo e transgender". È di tutt'altro avviso sul film interpretato da Margot Robbie e Ryan Gosling, la first lady Jania da Silva che attraverso il suo account Twitter ha pubblicato la frase : "E queste ragazze Barbie?", in riferimento ad una sua foto sorridente e in abito rosa, accanto alla ministra della Salute, Nisia Trindade, con indosso una camicetta dello stesso colore.Visualizza questo post su Instagram