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Home » Lifestyle » Bianca Balti mostra la cicatrice dopo la doppia mastectomia: “Tutto passa, la vita è bella!”

Bianca Balti mostra la cicatrice dopo la doppia mastectomia: “Tutto passa, la vita è bella!”

La top model e imprenditrice 38enne fa gli auguri di Buon 2023 postando su Instagram una foto che la mostra nuda sul letto, di profilo: i segni dell’intervento e (forse) un tatuaggio in evidenza

Letizia Cini
1 Gennaio 2023
La top model lodigiana Bianca Balti (38 anni) nella foto postata su Instagram e inviata nella newsletter

La top model lodigiana Bianca Balti (38 anni) nella foto postata su Instagram e inviata nella newsletter

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Una foto in bianco e nero nella quale posa inginocchiata sul letto di casa. La mano a coprire un seno dove compare la cicatrice e sotto (così almeno parrebbe) un tatuaggio. Questa l’immagine inviata la mattina di San Silvestro per dare il benvenuto al 2023 da Bianca Balti, top model 38enne, poi postata anche su Instagram e inviata nella Newsletter a quanti la seguono.

“New Year, New Me”: Bianca Balti inaugura il 2023 postando su Instagram una foto che la mostra di profilo, con la cicatrice sul seno destro in evidenza, segno della doppia mastectomia preventiva alla quale si è sottoposta l’8 dicembre scorso al Providence Saint Joseph Medical Center, in California, dopo aver scoperto di avere la mutazione genetica BRCA1, che aumenta esponenzialmente il rischio di contrarre un tumore al seno o alle ovaie.

Bianca Balti, 38 anni, nella foto allegata alla sua Newsletter il primo giorno del 2023
Bianca Balti, 38 anni, nella foto allegata alla sua Newsletter inviata il primo giorno del 2023

Nelle scorse settimane la top model lodigiana, 38 anni, ha raccontato sui social i motivi della sua scelta (“amo troppo la vita per non fare il possibile per preservarla”), augurandosi che le sue bambine possano trovare in lei “la forza di agire se un giorno anche loro” avessero la stessa diagnosi, senza nascondere la paura del dolore e lo sconforto nel dover rinunciare a una parte del corpo così importante nella definizione della femminilità.

Con una serie di storie, ha poi aggiornato i follower sulle sue condizioni di salute: “Ìm goooood! L’operazione è andata bene, avevo un bel dolorino quando mi sono svegliata, mi hanno dato delle robe per il dolore e adesso sono in camera mia. Ho anche la televisione e ho anche un crocifisso. Ragazzi, niente, vi volevo solo dare un update, sono molto felice… e basta”, ha scritto qualche giorno dopo l’intervento.

Poco prima dell’operazione la top model ha pubblicato anche le immagini di una sua copertina di Playboy (“Un’ode alle mie tette che mi hanno donato un sacco di soddisfazioni e sono sicura continueranno a farlo”) e anche uno scatto mentre entrava in sala operatoria con il messaggio: “Prontissima a ridurre del 95% il mio rischio di contrarre un tumore al seno”. Oggi l’immagine che in qualche modo chiude il capitolo: “nuovo anno, nuova me”, con quasi 90mila like.

Il testo della newsletter inviata da Biana Balti e datata 1° gennaio 2023

“NEW YEAR NEW ME
Sono le 8 di sera a Los Angeles mentre scrivo al computer sul divano davanti alla TV accesa. È Capodanno eppure in nessun modo sembra che qualcosa di straordinario debba succedere tra qualche ora. Perché infatti non succederà. Il mio Capodanno l’ho festeggiato alle 3 del pomeriggio quando ho chiamato i miei genitori a Lodi per fargli gli auguri. Ho mandato qualche messaggio alle persone care in Italia e suggerito alle mie amiche Italiane a Los Angeles di festeggiare il Capodanno del nostro paese di origine (aka alle 3 del pomeriggio) l’anno prossimo, insieme. Ho guidato con la musica a tutto volume per le colline di una Los Angeles uggiosa e poi sono tornata a casa.
Casa mia, dovete sapere, è il mio posto preferito al mondo. È mia da quasi due anni (il suo compleanno è una settimana prima del mio -è anche lei del segno dei Pesci). Non c’è casa che potrei desiderare di più. Non è grande, ha due camere da letto, non ha la piscina; non ha niente del sogno Californiano Hollywoodiano. Eppure è il posto dove mi sento meglio.
Sono sola, le mie bambine coi loro papà. Credevo mi si sarebbe frantumato il cuore in mille pezzi quando le ho lasciate una ad Orange County e l’altra a LAX, l’aeroporto. Invece no, anche questa volta sono sopravvissuta. Matilde l’ho sentita stamattina mentre si preparava con la sua amica per festeggiare per la prima volta Capodanno con le amiche. Era felice, ed era anche felice di sentirmi: tutto quello che mi potrei augurare da e per una figlia teenager. Mia l’ho appena sentita ora, dopo aver ricevuto una notifica sul telefono in cui mi chiedeva del tempo extra per giocare con Roblox. Avendo la certezza che fosse davanti al suo IPad, l’ho videochiamata e le ho augurato una buona serata ed un buon anno. Le ho fatto vedere come ho messo a posto la sua cameretta coi giochi ricevuti a Natale ed era contenta ed ansiosa di tornate a giocare coi videogiochi.

Bianca Balti (38 anni, fonte Instagram)
Bianca Balti (38 anni, fonte Instagram)

Le mie amiche sono una a casa col Covid, un’altra a casa incinta, un’altra ad una cena (a cui ero stata invitata anche io), un’altra ancora si sta preparando per andare ad una festa in Downtown e l’ultima alla Soho House ad una festa. Io forse sarei voluta andare alla Soho House. O forse avrei voluto andarci perché non ci posso andare; non posso assolutamente rischiare di ricevere colpi al seno ed in un locale dove la gente beve e balla, un colpo al seno è quasi una garanzia.
Morale della favola ora sono le 8.30 di sera e mi trovo ancora sul divano a scrivere davanti la TV (ora spenta, altrimenti non finisco mai più questa newsletter). Sono sola, a casa, senza cena (sto mangiando taralli e pandoro) a Capodanno e sono felice come non lo sono mai stata prima -per lo meno l’ultimo dell’anno.
L’anno scorso ero rimasta a casa con le bambine. Alle 9 abbiamo fatto finta che fosse mezzanotte, abbiamo mangiato delle cupcake, esploso dei petardi dietro casa (LOL, posterò il video su IG) e siamo andate a dormire. Sarebbe stato il Capodanno perfetto se non fossimo state terrorizzate dal Covid che mieteva vittime con una terza ondata killer. Nel 2020 ero a casa del mio ex con Matilde e tutti abbiamo litigato con tutti. Nel 2019 cucinai per le bambine ed il mio compagno ed andammo a dormire presto per andare a sciare presto la mattina dopo. Nel 2018 festeggiai in una villa sulle colline. A mezzanotte mi venne rifiutato il bacio di augurio e trascorsi l’inizio del nuovo anno cercando di trattenere le lacrime. Capodanno spesso mi ha portato a pensare di voler morire. Tutte le delusioni dell’anno si riducevano in una serata, in quella serata in cui tutto sarebbe dovuto andare bene ed invece tutto andava sempre storto.
Quest’anno mi sento benissimo. Mi sento così serena che se un terzo dei giorni del nuovo anno dovessi sentirmi così potrei venire incoronata persona più felice al mondo. Sono sul divano a battere le ultime parole di questa newsletter sulla tastiera del computer felice di tornare a guardare la mia serie su Netflix. Forse andrò addirittura a guardarmi la TV a letto.
Tutto passa, le cose belle e le cose brutte. Quando stiamo vivendo un momento felice fermiamoci a dirlo: “la vita è bella!”
Buon 2023.
Bianca”

Bianca Balti, 38 anni: la super top lodigiana ha inoltrato ai suoi fan una lettera-confessione nella quale, dopo aver ricevuto a sua volta la diagnosi di predisposizione genetica al tumore, spiega: “In autunno mi sottoporrò alla rimozione preventiva di tube e ovaie" (foto Instagram)
Bianca Balti, 38 anni

L’annuncio social

Già il 6 dicembre scorso Bianca Balti, aveva inoltrato ai suoi fan una lettera-confessione nella quale, dopo aver ricevuto a sua volta la diagnosi di predisposizione genetica al tumore, spiega: “In autunno mi sottoporrò alla rimozione preventiva di tube e ovaie”
“Nessuno mi ha mai obbligata; ho sempre scelto io di esistere”. Queste le sue parole, che confermavano la determinazione della ex top model e imprenditrice, mamma di due bambine, di portare avanti il suo progetto. Bianca Balti, scriveva poi queste accorate parole nella sua newsletter diffusa martedì 6 dicembre, ripresa nella tarda serata dello stesso giorno anche nelle storie del suo profilo Instagram.
“Mamma si opera perché ama troppo la vita – prosegue la lettera della top model imprenditrice, mamma di Matilde e Mia – . Così ho detto a Mia e così dico anche a voi. Giovedì 8 dicembre 2022, alle ore 11 di Los Angeles, per l’ennesima volta Bianca sceglie la vita“.

Bianca Balti in passerella
Bianca Balti (oggi 38 anni) in passerella

“Qualche mese fa parlò – sempre nella newsletter – del BRCA1, la mutazione genetica che mi è stata diagnosticata e “che aumenta esponenzialmente il mio rischio di contrarre un tumore al seno e/o alle ovaie – il commento di Bianca Balti – . Donne mutate come me iniziarono a scrivermi da tutta Italia e persino dall’estero, ringraziandomi per dare voce ad una prognosi sconosciuta ai più. Sentii la responsabilità di usare il mio profilo Instagram per informare, perché l’educazione è prevenzione e, chissà, magari avrei potuto salvare delle vite (!). Eppure l’enorme attenzione mediatica che ricevetti mi forzò a fare un passo indietro, non sentendomi pronta a farmi paladina di una questione che ancora non sapevo come avrei risolto. Rifiutai interviste a giornali ed interventi in televisione. Mi eclissai da un giorno all’altro sull’argomento”.“Per questo motivo nessuno, se non le persone a me più vicine, sanno che ho deciso di sottopormi ad una doppia mastectomia preventiva. Perché non posso permettermi di ammalarmi io che porto, sola, la responsabilità economica di tutte sulle spalle – recita il testo di Bianca Balti – . Perché vorrei che le mie bambine trovassero in me la forza di agire se un giorno anche loro venissero diagnosticate. Perché amo troppo la vita per non fare il possibile per preservarla. Mi sono sentita orgogliosa nel fissare una data, impaziente nell’attendere”.

Bianca Balti per Abracadabra
Bianca Balti per Abracadabra

“Ma ora che il momento è arrivato non ne ho voglia. Mi sento fragile. Spaventata dall’idea di dover dipendere dagli altri confida ancora – . Terrorizzata dal dolore che proverò. Sconfortata nel dover rinunciare ad una parte del mio corpo che ha definito fino ad oggi la mia femminilità. Mancano due giorni. Giovedì 8 dicembre 2022, verrò ricoverata per l‘asportazione preventiva del tessuto mammario. Ed ora che non posso più tirarmi indietro, egoisticamente, mi rivolgo a voi. Per sentirmi dire quanto sono coraggiosa, che sto facendo la cosa giusta, che vi sono d’ispirazione. Perché ho perso il sentimento che mi ha portata qua; mi sono smarrita nell’autocommiserazione”, sottolineava.

Bianca Balti con la figlia (fonte Instagram)
Bianca Balti con la figlia (fonte Instagram)

“Tempo fa una donna, scrivendomi della propria esperienza col gene BRCA, mi ricordò quanto fossimo fortunate ad avere l’opportunità di sapere e poterci tutelare. Mi disse ‘lo facciamo perché amiamo la vita’. Avevo fino a quel momento vissuto la diagnosi come una condanna, dimenticandomi che nessuno mi obbligava, giorno dopo giorno, difficoltà dopo difficoltà a scegliere continuamente di esistere. “Ogni cosa si sopporta: sfacelo, umiliazione, miseria, guerra, delitto, nella fiducia che dalla sera alla mattina accada qualcosa, un miracolo, che ci renda sopportabile la vita,” era la mia frase preferita ai tempi del liceo (Henry Miller, in Tropico del Cancro) – conclude la lettera di Bianca Balti – . Correva il 2003 e già trovavo la mia esistenza faticosa. Eppure per anni mi sono pensata più vicina alla morte, quando sono invece sempre stata un’imperterrita guerriera della vita. La mia voglia di lottare è sempre stata direttamente proporzionale alle difficoltà che mi affliggevano”.

Decisioni difficili

Bianca Balti aveva già confidato l’amore tossico che la stava distruggendo e adesso racconta che ha congelato i suoi ovociti
Bianca Balti (38 anni il 19 marzo) aveva racconto di aver scelto di congelare i suoi ovociti

Nel marzo scorso Bianca Balti aveva annunciato: “Ho congelato i miei ovociti per poter diventare nuovamente mamma”: sul suo profilo Instagram la modella e imprenditrice aveva condiviso la decisione di sottoporsi al Social Freezing: “Voglio raccontare questo percorso, durato un anno. Non ho bisogno di un compagno per fare un figlio”.

Successivamente Bianca Balti confidò di aver ricevuto a sua volta la diagnosi di predisposizione genetica al tumore, avrebbe perseguito la strada della sala operatoria: “In autunno mi sottoporrò alla rimozione preventiva di tube e ovaie – scrisse – . Ho capito che più di accollarmi la responsabilità (insostenibile) di dover restare in vita per le mie figlie voglio essere per loro d’esempio finché in vita. La rimozione preventiva a cui mi sottoporrò impedirà lo sviluppo di un tumore, ma anche la possibilità di rimanere incinta in modo spontaneo”. Per gli uomini, invece, la mutazione predispone un rischio aumentato di carcinoma della mammella maschile e alla prostata.

Cos’è la mutazioni nei geni BRCA

Bianca Balti confidò di aver ricevuto a sua volta la diagnosi di predisposizione genetica al tumore
Bianca Balti confidò di aver ricevuto a sua volta la diagnosi di predisposizione genetica al tumore

Nel 2013 Angelina Jolie ha sollevato il velo sulla questione mutazioni nei geni BRCA, raccontando al mondo di essersi sottoposta all’asportazione delle mammelle (poi anche di ovaie e tube di Falloppio) in quanto questa mutazione genetica la esponeva al rischio di tumore, malattia che aveva già ucciso sua madre. Un ritratto di Angelina Jolie con i segni della mastectomia è apparso l’ottobre scorso in piazza San Babila, nel cuore di Milano: intitolato ‘Love Yourself’ si trattava del nuovo street artwork di aleXsandro Palombo, l’artista che ha fatto tagliare i capelli a Marge Simpson davanti al consolato iraniano di Milano.Oggi  l’informazione sull’eventuale presenza della mutazione BRCA si acquisisce al momento della diagnosi ed è stato stimato che le strategie di riduzione del rischio (mediche e chirurgiche), attuate nelle parenti sane positive al test genetico preventivo, sono in grado di portare ad una riduzione dell’incidenza del carcinoma ovarico del 40% in 10 anni. Enormi passi in avanti, rispetto agli anni in cui la chirurgia preventiva era considerata un’americanata.

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  • Messaggi osceni, allusioni, avances in ufficio e ricatti sessuali. La forma più classica del sopruso in azienda, unita ai nuovi strumenti tecnologici nelle mani dei molestatori. Il movimento Me Too, nel 2017, squarciò il velo di silenzio sulle molestie sessuali subite dalle donne nel mondo del cinema e poi negli altri luoghi di lavoro. Cinque anni dopo, con in mezzo la pandemia che ha terremotato il mondo del lavoro, le donne continuano a subire abusi, che nella maggior parte dei casi restano nell’ombra.

«Sono pochissime le donne che denunciano – spiega Roberta Vaia, della segreteria milanese della Cisl – e nei casi più gravi preferiscono lasciare il lavoro. Il molestatore andrebbe allontanato dalla vittima ma nei contratti collettivi dei vari settori non è ancora prevista una sanzione disciplinare per chi si rende responsabile di molestie o di mobbing».

Un quadro sconfortante che emerge anche da una rilevazione realizzata dalla Cisl Lombardia, nel corso del 2022, su lavoratrici di diversi settori, attraverso un sondaggio distribuito in fabbriche, negozi e uffici della regione. Sono seimila le donne che hanno partecipato all’indagine, e il 44% ha dichiarato di aver subìto molestie o di «esserne stata testimone» nel corso della sua vita lavorativa.

A livello nazionale, secondo gli ultimi dati Istat, sono 1.404.000 le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro. Quando una donna subisce un ricatto sessuale, nell’80,9% dei casi non ne parla con nessuno sul posto di lavoro. Quasi nessuna ha denunciato il fatto alle forze dell’ordine: appena lo 0,7% delle vittime.

✍🏻di Andrea Gianni

#lucenews #istat #donne #molestie #lavoro #diritti
  • II problema è che sei sola. Arrivi lì persino convinta: è la cosa più naturale che tu, donna, sia mai stata chiamata a fare: partorire. 

Te lo hanno ripetuto per 9 mesi nei corsi preparto, e te l’hanno ripetuto ancora prima che tu venissi al mondo: non c’è niente che sia più naturale, per una donna, nei secoli dei secoli. E il bello è che aver ottenuto la possibilità di scegliere che il tuo parto non sia "medicalizzato", che il tuo neonato non ti sia strappato subito dalle braccia e che resti, subito dopo, al tuo fianco nella tua stanza, e non nella nursery, è il risultato di una lunga battaglia, intrapresa oltre 30 anni fa. 

Una battaglia vinta? No, se si è passati dal troppo medicalizzato all’abbandono. 

Il problema è che c’è un’altra verità – nei secoli dei secoli – ed è il paradosso: nell’esatto momento in cui vieni pervasa dalla furiosa coscienza che sei onnipotente perché sei come Dio e hai dato la vita, vieni pure annientata dalla furiosa consapevolezza che la sopravvivenza di quella vita dipende da te, dipende da te tutto, la sua felicità o la sua infelicità, e non sai se sarai in grado di accudirla, quella nuova vita, come devi, e hai paura, la paura più pura e cristallina e terribile che tu abbia mai provato, e altro che Dio, sei l’ultimo dei miserabili. 

È stata la cultura patriarcale ad aver tramandato la maternità come destino ineluttabile della femminilità: la paura della donna non è mai stata né contemplata, né tanto meno accettata. È stata condivisa tra le donne, quando vi era un tessuto sociale che lo permetteva. È stata omessa dalla contemporaneità anche dalle donne stesse perché ammetterla comporta arretrare dall’emancipazione, dalla rivendicazione della parità: partorisci naturalmente, allatti naturalmente, naturalmente performi due giorni dopo come nulla fosse. 

Ma non c’è nulla di naturale in questo. È un’altra storia di prevaricazione. E una nuova storia di solitudine. Tra le più feroci.

di Chiara Di Clemente✍🏻

#lucenews #editoriale #allattamento #maternita #ospedalepertini
  • Theodore (Teddy) Hobbs vive a Portishead, nella contea inglese del Somerset, insieme ai genitori, mamma Beth, 31 anni, e il padre Will Hobbs, 41 anni. Il piccolo, che ora ha quasi quattro anni, è entrato nel Mensa (l’associazione internazionale fondata nel 1947 per chi ha il Quoziente Intellettivo almeno 1,5 volte quello regolare, ndr) a tre anni dopo aver superato un test del QI e ottenendo un punteggio di 139 su 160 nel test di Stanford Binet, scioccando i suoi genitori, che non avevano idea di quanto fosse intelligente. 

Ma il bambino dei segnali li aveva già dati visto che ha imparato a leggere da autodidatta all’età di soli due anni e quattro mesi e ora è persino in grado di leggere i libri di Harry Potter, quando i genitori glielo permettono, ed è in grado di contare in sei lingue diverse, mandarino compreso. I suoi passatempi preferiti? Le ricerche su Google e recitare le tabelline.

I genitori ammettono di non essersi mai aspettati che il figlio entrasse nel gruppo e non avevano nemmeno pianificato di fare domanda per l’adesione. “Ci è stato detto che non era mai entrato un membro dell’età di tre anni. A essere onesti, è davvero un colpo di fortuna che sia entrato” sono le parole di mamma Beth che spiega: “Non avevamo intenzione di farlo entrare nella società. Volevamo solo fargli fare un test prima di mandarlo a scuola per capire quale scegliere”. Ad ogni modo, continua la madre, “prima del test gli abbiamo detto che avrebbe dovuto risolvere qualche puzzle con una signora che lo guardava per un’oretta, e lui ne è rimasto felicissimo”.

I genitori del bimbo, che si sono sottoposti alla fecondazione in vitro per concepire il figlio e la sorella minore di Teddy, scherzano persino sul fatto che potrebbe esserci stato un pasticcio alla clinica della fertilità. “Non sappiamo come ha fatto a venire fuori così. Si sta rendendo conto di essere più dotato degli altri bambini. Io e mio marito scherziamo sempre dicendo che al dottore dev’essere sfuggita un’iniezione di qualche tipo. Da grande vuole fare il dottore perché gioca sempre a guarire i suoi giocattoli con il suo amico all’asilo”.

#lucenews #mensa #piccoligeni
  • “La lotta per garantire il diritto fondamentale delle donne all’assistenza sanitaria riproduttiva è tutt’altro che conclusa“.

In occasione del 50° anniversario della Roe v. Wade, lo scorso 22 gennaio, la storica sentenza della Corte Suprema che ha sancito il diritto costituzionale all’aborto, annullata la scorsa estate, la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris è stata in Florida per tenere un discorso di commemorazione.

#lucenews #roevwade #usa #abortionrights
Una foto in bianco e nero nella quale posa inginocchiata sul letto di casa. La mano a coprire un seno dove compare la cicatrice e sotto (così almeno parrebbe) un tatuaggio. Questa l'immagine inviata la mattina di San Silvestro per dare il benvenuto al 2023 da Bianca Balti, top model 38enne, poi postata anche su Instagram e inviata nella Newsletter a quanti la seguono. "New Year, New Me": Bianca Balti inaugura il 2023 postando su Instagram una foto che la mostra di profilo, con la cicatrice sul seno destro in evidenza, segno della doppia mastectomia preventiva alla quale si è sottoposta l'8 dicembre scorso al Providence Saint Joseph Medical Center, in California, dopo aver scoperto di avere la mutazione genetica BRCA1, che aumenta esponenzialmente il rischio di contrarre un tumore al seno o alle ovaie.
Bianca Balti, 38 anni, nella foto allegata alla sua Newsletter il primo giorno del 2023
Bianca Balti, 38 anni, nella foto allegata alla sua Newsletter inviata il primo giorno del 2023
Nelle scorse settimane la top model lodigiana, 38 anni, ha raccontato sui social i motivi della sua scelta ("amo troppo la vita per non fare il possibile per preservarla"), augurandosi che le sue bambine possano trovare in lei "la forza di agire se un giorno anche loro" avessero la stessa diagnosi, senza nascondere la paura del dolore e lo sconforto nel dover rinunciare a una parte del corpo così importante nella definizione della femminilità. Con una serie di storie, ha poi aggiornato i follower sulle sue condizioni di salute: "Ìm goooood! L'operazione è andata bene, avevo un bel dolorino quando mi sono svegliata, mi hanno dato delle robe per il dolore e adesso sono in camera mia. Ho anche la televisione e ho anche un crocifisso. Ragazzi, niente, vi volevo solo dare un update, sono molto felice… e basta", ha scritto qualche giorno dopo l'intervento. Poco prima dell'operazione la top model ha pubblicato anche le immagini di una sua copertina di Playboy ("Un'ode alle mie tette che mi hanno donato un sacco di soddisfazioni e sono sicura continueranno a farlo") e anche uno scatto mentre entrava in sala operatoria con il messaggio: "Prontissima a ridurre del 95% il mio rischio di contrarre un tumore al seno". Oggi l'immagine che in qualche modo chiude il capitolo: "nuovo anno, nuova me", con quasi 90mila like.

Il testo della newsletter inviata da Biana Balti e datata 1° gennaio 2023

"NEW YEAR NEW ME Sono le 8 di sera a Los Angeles mentre scrivo al computer sul divano davanti alla TV accesa. È Capodanno eppure in nessun modo sembra che qualcosa di straordinario debba succedere tra qualche ora. Perché infatti non succederà. Il mio Capodanno l’ho festeggiato alle 3 del pomeriggio quando ho chiamato i miei genitori a Lodi per fargli gli auguri. Ho mandato qualche messaggio alle persone care in Italia e suggerito alle mie amiche Italiane a Los Angeles di festeggiare il Capodanno del nostro paese di origine (aka alle 3 del pomeriggio) l’anno prossimo, insieme. Ho guidato con la musica a tutto volume per le colline di una Los Angeles uggiosa e poi sono tornata a casa. Casa mia, dovete sapere, è il mio posto preferito al mondo. È mia da quasi due anni (il suo compleanno è una settimana prima del mio -è anche lei del segno dei Pesci). Non c’è casa che potrei desiderare di più. Non è grande, ha due camere da letto, non ha la piscina; non ha niente del sogno Californiano Hollywoodiano. Eppure è il posto dove mi sento meglio. Sono sola, le mie bambine coi loro papà. Credevo mi si sarebbe frantumato il cuore in mille pezzi quando le ho lasciate una ad Orange County e l’altra a LAX, l’aeroporto. Invece no, anche questa volta sono sopravvissuta. Matilde l’ho sentita stamattina mentre si preparava con la sua amica per festeggiare per la prima volta Capodanno con le amiche. Era felice, ed era anche felice di sentirmi: tutto quello che mi potrei augurare da e per una figlia teenager. Mia l’ho appena sentita ora, dopo aver ricevuto una notifica sul telefono in cui mi chiedeva del tempo extra per giocare con Roblox. Avendo la certezza che fosse davanti al suo IPad, l’ho videochiamata e le ho augurato una buona serata ed un buon anno. Le ho fatto vedere come ho messo a posto la sua cameretta coi giochi ricevuti a Natale ed era contenta ed ansiosa di tornate a giocare coi videogiochi.

Bianca Balti (38 anni, fonte Instagram)
Bianca Balti (38 anni, fonte Instagram)

Le mie amiche sono una a casa col Covid, un’altra a casa incinta, un’altra ad una cena (a cui ero stata invitata anche io), un’altra ancora si sta preparando per andare ad una festa in Downtown e l’ultima alla Soho House ad una festa. Io forse sarei voluta andare alla Soho House. O forse avrei voluto andarci perché non ci posso andare; non posso assolutamente rischiare di ricevere colpi al seno ed in un locale dove la gente beve e balla, un colpo al seno è quasi una garanzia. Morale della favola ora sono le 8.30 di sera e mi trovo ancora sul divano a scrivere davanti la TV (ora spenta, altrimenti non finisco mai più questa newsletter). Sono sola, a casa, senza cena (sto mangiando taralli e pandoro) a Capodanno e sono felice come non lo sono mai stata prima -per lo meno l’ultimo dell’anno. L’anno scorso ero rimasta a casa con le bambine. Alle 9 abbiamo fatto finta che fosse mezzanotte, abbiamo mangiato delle cupcake, esploso dei petardi dietro casa (LOL, posterò il video su IG) e siamo andate a dormire. Sarebbe stato il Capodanno perfetto se non fossimo state terrorizzate dal Covid che mieteva vittime con una terza ondata killer. Nel 2020 ero a casa del mio ex con Matilde e tutti abbiamo litigato con tutti. Nel 2019 cucinai per le bambine ed il mio compagno ed andammo a dormire presto per andare a sciare presto la mattina dopo. Nel 2018 festeggiai in una villa sulle colline. A mezzanotte mi venne rifiutato il bacio di augurio e trascorsi l’inizio del nuovo anno cercando di trattenere le lacrime. Capodanno spesso mi ha portato a pensare di voler morire. Tutte le delusioni dell’anno si riducevano in una serata, in quella serata in cui tutto sarebbe dovuto andare bene ed invece tutto andava sempre storto. Quest’anno mi sento benissimo. Mi sento così serena che se un terzo dei giorni del nuovo anno dovessi sentirmi così potrei venire incoronata persona più felice al mondo. Sono sul divano a battere le ultime parole di questa newsletter sulla tastiera del computer felice di tornare a guardare la mia serie su Netflix. Forse andrò addirittura a guardarmi la TV a letto. Tutto passa, le cose belle e le cose brutte. Quando stiamo vivendo un momento felice fermiamoci a dirlo: “la vita è bella!” Buon 2023. Bianca"

Bianca Balti, 38 anni: la super top lodigiana ha inoltrato ai suoi fan una lettera-confessione nella quale, dopo aver ricevuto a sua volta la diagnosi di predisposizione genetica al tumore, spiega: “In autunno mi sottoporrò alla rimozione preventiva di tube e ovaie" (foto Instagram)
Bianca Balti, 38 anni

L'annuncio social

Già il 6 dicembre scorso Bianca Balti, aveva inoltrato ai suoi fan una lettera-confessione nella quale, dopo aver ricevuto a sua volta la diagnosi di predisposizione genetica al tumore, spiega: “In autunno mi sottoporrò alla rimozione preventiva di tube e ovaie"
“Nessuno mi ha mai obbligata; ho sempre scelto io di esistere”. Queste le sue parole, che confermavano la determinazione della ex top model e imprenditrice, mamma di due bambine, di portare avanti il suo progetto. Bianca Balti, scriveva poi queste accorate parole nella sua newsletter diffusa martedì 6 dicembre, ripresa nella tarda serata dello stesso giorno anche nelle storie del suo profilo Instagram. “Mamma si opera perché ama troppo la vita – prosegue la lettera della top model imprenditrice, mamma di Matilde e Mia – . Così ho detto a Mia e così dico anche a voi. Giovedì 8 dicembre 2022, alle ore 11 di Los Angeles, per l’ennesima volta Bianca sceglie la vita“.
Bianca Balti in passerella
Bianca Balti (oggi 38 anni) in passerella
“Qualche mese fa parlò - sempre nella newsletter - del BRCA1, la mutazione genetica che mi è stata diagnosticata e "che aumenta esponenzialmente il mio rischio di contrarre un tumore al seno e/o alle ovaie – il commento di Bianca Balti - . Donne mutate come me iniziarono a scrivermi da tutta Italia e persino dall’estero, ringraziandomi per dare voce ad una prognosi sconosciuta ai più. Sentii la responsabilità di usare il mio profilo Instagram per informare, perché l’educazione è prevenzione e, chissà, magari avrei potuto salvare delle vite (!). Eppure l’enorme attenzione mediatica che ricevetti mi forzò a fare un passo indietro, non sentendomi pronta a farmi paladina di una questione che ancora non sapevo come avrei risolto. Rifiutai interviste a giornali ed interventi in televisione. Mi eclissai da un giorno all’altro sull’argomento”.“Per questo motivo nessuno, se non le persone a me più vicine, sanno che ho deciso di sottopormi ad una doppia mastectomia preventiva. Perché non posso permettermi di ammalarmi io che porto, sola, la responsabilità economica di tutte sulle spalle – recita il testo di Bianca Balti – . Perché vorrei che le mie bambine trovassero in me la forza di agire se un giorno anche loro venissero diagnosticate. Perché amo troppo la vita per non fare il possibile per preservarla. Mi sono sentita orgogliosa nel fissare una data, impaziente nell’attendere”.
Bianca Balti per Abracadabra
Bianca Balti per Abracadabra
“Ma ora che il momento è arrivato non ne ho voglia. Mi sento fragile. Spaventata dall’idea di dover dipendere dagli altri confida ancora – . Terrorizzata dal dolore che proverò. Sconfortata nel dover rinunciare ad una parte del mio corpo che ha definito fino ad oggi la mia femminilità. Mancano due giorni. Giovedì 8 dicembre 2022, verrò ricoverata per l‘asportazione preventiva del tessuto mammario. Ed ora che non posso più tirarmi indietro, egoisticamente, mi rivolgo a voi. Per sentirmi dire quanto sono coraggiosa, che sto facendo la cosa giusta, che vi sono d’ispirazione. Perché ho perso il sentimento che mi ha portata qua; mi sono smarrita nell’autocommiserazione”, sottolineava.
Bianca Balti con la figlia (fonte Instagram)
Bianca Balti con la figlia (fonte Instagram)
“Tempo fa una donna, scrivendomi della propria esperienza col gene BRCA, mi ricordò quanto fossimo fortunate ad avere l’opportunità di sapere e poterci tutelare. Mi disse ‘lo facciamo perché amiamo la vita’. Avevo fino a quel momento vissuto la diagnosi come una condanna, dimenticandomi che nessuno mi obbligava, giorno dopo giorno, difficoltà dopo difficoltà a scegliere continuamente di esistere. “Ogni cosa si sopporta: sfacelo, umiliazione, miseria, guerra, delitto, nella fiducia che dalla sera alla mattina accada qualcosa, un miracolo, che ci renda sopportabile la vita,” era la mia frase preferita ai tempi del liceo (Henry Miller, in Tropico del Cancro) – conclude la lettera di Bianca Balti – . Correva il 2003 e già trovavo la mia esistenza faticosa. Eppure per anni mi sono pensata più vicina alla morte, quando sono invece sempre stata un’imperterrita guerriera della vita. La mia voglia di lottare è sempre stata direttamente proporzionale alle difficoltà che mi affliggevano”.

Decisioni difficili

Bianca Balti aveva già confidato l’amore tossico che la stava distruggendo e adesso racconta che ha congelato i suoi ovociti
Bianca Balti (38 anni il 19 marzo) aveva racconto di aver scelto di congelare i suoi ovociti

Nel marzo scorso Bianca Balti aveva annunciato: “Ho congelato i miei ovociti per poter diventare nuovamente mamma”: sul suo profilo Instagram la modella e imprenditrice aveva condiviso la decisione di sottoporsi al Social Freezing: “Voglio raccontare questo percorso, durato un anno. Non ho bisogno di un compagno per fare un figlio”.

Successivamente Bianca Balti confidò di aver ricevuto a sua volta la diagnosi di predisposizione genetica al tumore, avrebbe perseguito la strada della sala operatoria: “In autunno mi sottoporrò alla rimozione preventiva di tube e ovaie – scrisse – . Ho capito che più di accollarmi la responsabilità (insostenibile) di dover restare in vita per le mie figlie voglio essere per loro d’esempio finché in vita. La rimozione preventiva a cui mi sottoporrò impedirà lo sviluppo di un tumore, ma anche la possibilità di rimanere incinta in modo spontaneo”. Per gli uomini, invece, la mutazione predispone un rischio aumentato di carcinoma della mammella maschile e alla prostata.

Cos’è la mutazioni nei geni BRCA

Bianca Balti confidò di aver ricevuto a sua volta la diagnosi di predisposizione genetica al tumore
Bianca Balti confidò di aver ricevuto a sua volta la diagnosi di predisposizione genetica al tumore
Nel 2013 Angelina Jolie ha sollevato il velo sulla questione mutazioni nei geni BRCA, raccontando al mondo di essersi sottoposta all’asportazione delle mammelle (poi anche di ovaie e tube di Falloppio) in quanto questa mutazione genetica la esponeva al rischio di tumore, malattia che aveva già ucciso sua madre. Un ritratto di Angelina Jolie con i segni della mastectomia è apparso l’ottobre scorso in piazza San Babila, nel cuore di Milano: intitolato ‘Love Yourself’ si trattava del nuovo street artwork di aleXsandro Palombo, l’artista che ha fatto tagliare i capelli a Marge Simpson davanti al consolato iraniano di Milano.Oggi  l’informazione sull’eventuale presenza della mutazione BRCA si acquisisce al momento della diagnosi ed è stato stimato che le strategie di riduzione del rischio (mediche e chirurgiche), attuate nelle parenti sane positive al test genetico preventivo, sono in grado di portare ad una riduzione dell’incidenza del carcinoma ovarico del 40% in 10 anni. Enormi passi in avanti, rispetto agli anni in cui la chirurgia preventiva era considerata un’americanata.
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