
Carolina Leonardi, 31 anni
Pietrasanta (Viareggio), 1 giugno 2024 – Ha deciso da diverso tempo di vivere sempre di più a contatto con gli animali e la natura, diventando una delle più giovani allevatrici d’Italia e facendosi conoscere ovunque per questa passione senza tempo. E sarà lei, domenica, ad aprire la stagione delle migrazioni trasformando l’ancestrale tradizione della transumanza in una festa per intere famiglie, turisti e semplici curiosi. Carolina Leonardi, pastora di 31 anni originaria di Terrinca, ha già fissato la sveglia: domenica partenza alle 6 dall’allevamento di Montiscendi e arrivo, dopo 5 ore di cammino insieme al suo gregge formato da oltre 100 pecore massesi, a Pian di Lago (Stazzema), nel cuore del Parco delle Apuane. È lassù, a circa 1.000 metri di altitudine, che ha sede l’azienda agricola ed agrituristica “Le Coppelle-Latteria Belato Nero“, di cui è titolare.
Da studentessa a pastora: com’è nata la tua storia?
"L’idea è nata durante gli anni in cui studiavo scienze agrarie all’università di Pisa, dove per ora ho conseguito la laurea triennale con una tesi sui formaggi. Sono ancora studentessa visto che voglio completare anche quella magistrale specializzandomi in arte casearia".
È facile conciliare questi due mondi?
"Insomma, il mio lavoro è assai impegnativo e assorbe davvero tanto tempo. Appena posso riesco comunque a studiare e piano piano mi metto in pari con gli esami. Dovrei terminare nel giro di pochi anni".
Raccontaci allora di questa passione che ti ha fatto conoscere anche oltre i confini versiliesi e regionali.
"La svolta di cui parlavo è avvenuta nel marzo 2016, quando ho deciso di comprare 40 pecore nella zona di Casoli, nel camaiorese, sia piccole che adulte. Tenete conto che in media ogni pecora costa sui 100-150 euro. Quindi è stato un impegno notevole anche a livello economico. Oggi possiedo 100-110 pecore".
Il passo successivo?
"Le ho sistemate a Pietrasanta, prendendo un terreno in affitto a Montiscendi, di proprietà della diocesi. In pratica passo le mie giornate tra l’allevamento di Montiscendi e l’agriturismo di Pian di Lago".
La tua giornata-tipo.
"Devo essere sincera? Faccio una vita normalissima, con sveglia alle 6,30. Porto le pecore a pascolare, poi si passa alla mungitura e alla produzione di formaggio, che utilizzo come prodotti con i quali prepariamo i menù all’agriturismo. Formaggi destinati quindi alla vendita diretta e all’attività di ristorazione tipica dell’agriturismo. Eppure ci sono ancora tanti luoghi comuni sui pastori".

Ad esempio?
"Ci dipingono come se fossimo degli alieni scollegati dalla società. In realtà ci sono i pro e contro come in tutti gli altri lavori. Certo, cambia la location: non lavoro in ufficio dietro una scrivania, ma in mezzo agli animali e alla natura. Già questo elemento, da solo, ripaga in toto dell’impegno e dei sacrifici necessari per portare a casa il pane".
Sono quasi 10 anni che porti avanti l’agriturismo.
"È da sempre un pezzo della mia vita, trattandosi di un vecchio alpeggio della mia bisnonna, anche lei originaria di Terrinca e dalla quale ho preso il nome Carolina. Il primo agriturismo era stato inaugurato nel 2000 da mia mamma e i miei zii, poi nel 2015, quando avevo 22 anni, ho deciso di prenderlo in mano io".
Hai apportato molte modifiche, giusto?
"Ci sono stati molto cambiamenti, da allora, tra cui quello di mettere in piedi un allevamento, inizialmente di 40 capi, cominciando la produzione in loco nella mia latteria ’Belato Nero’. Quello più recente, dopo molti anni di ristrutturazione, ha portato invece alla seconda inaugurazione nel luglio 2020".
Il tuo lavoro può convivere con la tecnologia?
"Sicuramente, la tecnologia serve. Tradizione e innovazione appartengono anche al mondo dell’agricoltura. Significa andare avanti, ma senza perdere mai la nostre radici".
Domenica ti aspetta la transumanza: ogni anno attira grandi e piccini.
"È una tradizione antica che rischiava di andare persa e che cerco di trasmettere ai più piccoli. Con le mie pecore percorrerò 22 chilometri dall’allevamento di Montiscendi fino a Pian di Lago, per un totale di 5 ore di cammino. Transiterò per le frazioni di Ruosina e Terrinca, dove ad accogliere l’arrivo del gregge ci saranno anche balli popolari e folklore. Da lì turisti e curiosi potranno aggregarsi per incamminarsi tutti insieme verso l’alpeggio di Pian di Lago: sarà una passeggiata di circa un’ora, con pranzo finale all’agriturismo".