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Il Ciorchiello, dalla Toscana a Shangai. Chef Bacchelli: "Dolce simbolo di pace e solidarietà"

di MARIA NUDI -
21 aprile 2022
Luce dx - Corchiello Stefano Bacchelli, chef massa

Luce dx - Corchiello Stefano Bacchelli, chef massa

Ingredienti semplici, preparazione laboriosa, ma del resto il Ciorchiello, dolce che ha origine in una manciata di case, a Casette, piccolo borgo massese in Toscana, ha un significato universale. È il simbolo della pace e della solidarietà per gli abitanti che lo preparano il giovedì precedente alla Pasqua e poi lo regalano, lo scambiano di famiglia in famiglia, come gesto dei valori più alti. Una tradizione che attinge ai tempi andati, quando decine di anni fa veniva portato nel forno del borgo per la cottura e poi benedetto in chiesa. Ora gli anni sono trascorsi, ma il Ciorchiello ha ancora quel valore simbolico e i casettini hanno organizzato anche una sagra per celebrarlo.

L'executive chef Stefano Bacchelli

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Stefano Bacchelli, executive chef tra i più stimati al mondo, lavora nel ristorante "Da Vittorio Shangai" dove ha portato un assaggio delle sue origini con il ciorchiello

Una tradizione paesana che è arrivata fino in Cina, a Shangai, grazie all’amore per questo dolce semplice e per il suo borgo originario di un Executive Chef tra più famosi, un big del settore, nato e cresciuto tra Casette e Caglieglia, altra manciata di case arroccate sopra Massa. Lui, classe 1987, si chiama Stefano Bacchelli. E la sua è una storia dove talento, preparazione professionale, coraggio e anche un pizzico di fortuna, di fato favorevole, si mescolano alla perfezione a formare quasi una favola moderna. “Sono nato e cresciuto tra Caglieglia e Casette, dove ancora oggi vivono i miei parenti più stretti. Ho frequentato l’istituto alberghiero G. Minuto a Marina di Massa (un fiore all’occhiello del territorio, frequentato anche da studenti che non sono del luogo, ndr) e dopo il diploma ho lavorato nella mia città come prima esperienza", racconta Bacchelli che abbiamo raggiunto in Cina. “A 21 anni ho lasciato la Toscana per realizzare i miei sogni nel cassetto. Primo fra tutti diventare uno chef affermato. Ho iniziato a lavorare nelle cucine di vari ristoranti stellati della Guida Michelin, in Italia, Francia, Svizzera. Nel 2019 è arrivata la volta di Shangai, grazie alla proposta del ristorante 'Da Vittorio Shangai'”.

La tradizione Toscana sbarca a Shangai con un messaggio di pace

“Penso sia stata la scelta più importante della mia vita sia livello di carriera che di vita. Ho trovato la mia dimensione come uomo ma soprattutto lo spazio per migliorarmi a livello professionale. In questi tre anni ho raggiunto riconoscimenti di svariate guide/liste, ma quello che mi dà maggiore soddisfazione è l’affetto della popolazione locale”. Stefano Bacchelli ha pensato di far assaggiare il Ciorchiello in Cina: “L'ho fatto perché voglio far conoscere il significato di questo dolce, cercando di sottolineare quanto siano importanti le tradizioni di una comunità e dare il giusto merito a tutte quelle persone che nel paese ancora oggi lo preparano prima della Pasqua. È un modo per mostrare rispetto alla tradizione a me più cara, quella familiare. Questo dolce è simbolo di pace e di solidarietà, tipici valori degli abitanti che lo preparavano il giovedì santo per scambiarlo nella cerimonia del lavaggio dei piedi”.
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Il ciorchiello, tipico dolce pasquale prodotto a Casette (Massa) e scambiato tra le famiglie in segno di pace (GialloZafferano)

Il ricordo delle origini e una dedica speciale

Mi ricorda le mie origini e il carattere delle famiglie del marmo – aggiunge lo chef –. Mi ricordo che nelle settimane precedenti alla Pasqua per Caglieglia si sentiva il profumo inebriante del dolce: in quel momento si stava cucinando il Chiorchiello. Era un momento magico. Ricordo mia nonna Ernesta, mia mamma Graziella e le mie zie che tutte insieme impastavano questa montagna di ingredienti sul tavolo da pranzo. Io ero lì con loro – prosegue Bacchelli –. La preparazione è lunga, gli step sono tanti e poi se ne facevo molti, una trentina se non più. Ma la cosa più bella era che venivano scambiati tra le famiglie in segno di pace, ma sempre con un pizzico di bonaria competizione per vedere quale era il più buono", racconta Stefano Bacchelli che dal 2020 lo ha proposto a Shangai, una delle metropoli più grandi del mondo.
chef bacchelli da vittorio shangai

L'executive chef Bacchelli con la sua squadra del ristorante Da Vittorio Shanghai, due stelle Michelin (Instagram)

"In questo momento, con il lockdown (a Shangai, ndr) il pensiero che i cittadini lo ricevano a casa mi mette gioia, è il dolce della mia tradizione. In questo periodo di resurrezione vorremmo dedicare questo calore umano di cui è ricco il Ciorchiello ai volontari e al personale medico. I proventi della vendita saranno utilizzati per acquistare indumenti protettivi, cibo e altri articoli essenziali per i sanitari e gli operatori nei distretti di Huangpu e Jing’an e per creare un fondo speciale, attraverso la Fondazione Ucca, per l’assistenza del personale di prevenzione dell’epidemia e dei loro figli”.