Una villa confiscata ad un boss della camorra diventa una scuola di cucina per i ragazzi con sindrome di Down. Senza scomodare De Andrè, che cantava “dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fior”, quella che era una sede della malavita organizzata si trasforma così in un’opportunità per giovani spesso emarginati dalla società a causa della loro condizione, che invece qui avranno l’opportunità di formarsi e aspirare magari a diventare veri chef.
Il sostegno di Gennaro Esposito
Ed è stato stato proprio uno chef locale, Gennaro Esposito, il primo a credere nel progetto “Cooking a Revolution” e a inaugurare, col sindaco e i ragazzi coinvolti, la cucina professionale di Casa Mehari, all’interno del bene confiscato alla criminalità nel comune di Quarto (Na).
Esposito nell'ambito dell'edizione 2023 della “Festa a Vico” aveva infatti raccolto l’adesione di altri colleghi per assicurare i fondi necessari per l'acquisto di una cucina professionale, completa di tutte le attrezzature e certificazioni, che consentiranno d’ora in poi la preparazione e la somministrazione di pasti curati dai ragazzi con sindrome di Down e con altri ritardi cognitivi dell'associazione di volontariato La Bottega dei Semplici Pensieri.
“Sono sicuro che questa opportunità di apprendimento proposta ai ragazzi di casa Mehari – ha detto all'Ansa il due stelle Michelin– sarà bene accolta. Le cucine sono luoghi di inclusione dove vince il lavoro di squadra ed il rispetto reciproco ma soprattutto è un luogo dove ci si diverte condividendo il piacere provato dai clienti nel gustare quanto preparato”.
Un sogno realizzato
“Una cucina professionale per i nostri ragazzi è sempre stato uno dei nostri sogni – spiega Maria Trapanese, presidente dell'associazione – e finalmente, dopo oltre 12 anni di attività e a due anni dalla consegna del bene confiscato, abbiamo realizzato questo nostro obiettivo. Per noi è un traguardo importante che dobbiamo alla grande rete di solidarietà che ci è vicina e grazie alla grande sensibilità dello chef Gennaro Esposito. La cucina è un'occasione di lavoro per i nostri ragazzi – prosegue Trapanese –. In questo modo ospiteremo eventi grazie alla presenza del nostro chef Michele Pelliccia. La cucina è inoltre un luogo di apprendimento per cui facciamo un appello agli chef del territorio per dedicare ore di formazione che consentano ai nostri ragazzi di migliorarsi. L’obiettivo a lungo termine è l’apertura di un bistrot che consentirà a Casa Mehari di diventare una struttura per eventi gestiti e organizzati dai ragazzi de la Bottega e dai giovani dell'impresa sociale la Scheggia, nostro partner. Il bistrot sarà un punto di riferimento per il territorio e un luogo per creare relazioni sociali e collaborazione lavorativa”.
Casa Mehari
La villa, dedicata al giornalista Giancarlo Siani ucciso nel 1985 dalla camorra mentre era a bordo sua Mehari, è stata inaugurata nel 2022 dopo essere stata confiscata al boss del clan Polverino, Nicola Imbriani. Erano presenti all'inaugurazione della cucina per i ragazzi con sindrome di down anche il sindaco di Quarto Antonio Sabino e lo chef Michele Pelliccia, responsabile del corso.