L’ossessione per la linea è un paradigma costante della nostra società, attenta in ogni momento a giudicare l’aspetto fisico delle persone. Le casse di risonanza favorite dai nuovi mezzi di comunicazione, se non adeguatamente controllate, accrescono l’accanimento contro chi non è ritenuto in linea con i comuni canoni fisici, dando vita a quelle che sono state definite – con un neologismo ormai entrato nell’uso comune – shitstorm. Vere e proprie valanghe di insulti, alle quali la persona oggetto delle offese non ha modo di rispondere onde attirare ulteriori commenti negativi e irrispettosi.
In un contesto così tumultuoso, dove una parola di uno sconosciuto può ferire quanto un’arma, chi è oggetto di queste denigrazioni di massa o prova inadeguatezza ad apparire in pubblico a causa della sua forma fisica può decidere di intraprendere un percorso di dimagrimento. Una prassi che, negli ultimi anni, sta assumendo sempre più spesso tratti sempre più preoccupanti, in particolar modo a causa delle stesse casse di risonanza che in precedenza, generando pressioni sempre meno sostenibili, possono aver condotto a questa decisione.
Procedure scorrette e dannose per la salute
Ma non c’è niente di male in un corretto approccio alla perdita di peso, se seguito da specialisti o specialiste che hanno fatto di questa branca della medicina il loro scopo di vita e se la persona coinvolta ne ha reale necessità. Il problema sorge quando vengono adottate presunte scorciatoie che, nella gran parte dei casi, possono provocare effetti collaterali di grave entità a causa dell’assunzione di farmaci non necessari.
Spesso, queste tendenze diventano virali sui social network, rilanciando rapidamente usi e costumi non solo inappropriati, ma potenzialmente dannosi. Ad essere coinvolte in questi trend non solo i ragazzi e le ragazze di giovane età, maggiormente esposti a offese e provocazioni, ma anche adulti e superstar, come testimoniano recenti casi di cronaca europei e non.
Il semaglutìde, virale su TikTok
È il caso del semaglutìde, farmaco iniettabile diventato virale nel 2022 e presto diventato il 129° farmaco più venduto negli USA nel 2023, sviluppato per la cura dei pazienti affetti da diabete di tipo 2. Un utilizzo tanto intenso e anomalo da costringere l’Aifa a diramare un appello per la carenza di questo farmaco, introvabile per chi lo necessitava realmente.
Un medicinale tanto famoso quanto impropriamente assunto, tanto da poter ascoltare lo stesso Elon Musk ammetterne pubblicamente l’utilizzo. Una procedura off-label, sconsigliata sia dai medici che dalle linee guida delle case farmaceutiche, soprattutto a causa delle controindicazioni che si possono affermare in seguito ad un utilizzo scorretto e reiterato di queste sostanze.
Non solo States: in Italia è la volta della metformina
È recentemente tornato sul tema Edoardo Mannucci, illustre endocrinologo e diabetologo, nonché dirigente medico dell’ospedale universitario fiorentino di Careggi. Da lui un appello al corretto utilizzo di un altro medicinale, la metformina, spesso assunta in modo potenzialmente pericoloso al fine di perdere peso. Un cambiamento risibile, oltretutto, come affermato in una recente intervista dallo stesso Dr. Mannucci, che rilancia un messaggio volto non solo alla corretta assunzione dei farmaci, ma anche alla consapevolezza degli effetti avversi per il nostro corpo che queste pratiche possono comportare.