Santa Luce (Pontedera), 4 dicembre 2024 – La pet therapy abbraccia i dipendenti del Comune con le fusa dei gatti. Toppetta, Verdino, Sissi, Stellina, Lagna, Dario Gronchi, Grigina e Susina: sono i gatti adottati dal Comune di Santa Luce. Nel palazzo comunale, la convivenza con gli animali della colonia felina è consolidata dal 2016. E ora, nelle stanze del municipio, i gatti vengono accuditi, coccolati, assistiti durante la malattia. Alcuni lavorano fianco a fianco con i dipendenti e la prima cittadina. Altri hanno anche partecipato ai consigli comunali. Altri ancora seguono passo dopo passo la sindaca e partecipano agli eventi in paese.
E’ una vera e propria linea osmotica tra dipendenti, sindaca, giunta e amici felini: i quattro zampe hanno trovato tra le pareti del Comune il loro habitat e ricambiano questo affetto con una vera e propria pet therapy. “Tutto iniziò con il gatto Romeo: era un gatto della colonia felina ma con un’indole domestica - spiega la sindaca di Santa Luce Giamila Carli - Lo abbiamo curato ed è diventato il gatto del Comune. Partecipava ai consigli comunali, si accovacciava tra i banchi della maggioranza. Una volta ha ricevuto il prefetto di Pisa. E dopo Romeo, che adesso non c’è più, abbiamo Toppetta che vive nel municipio. Anche lei ha avuto problemi di salute, e ogni cura e sostentamento dei gatti è a carico del palazzo comunale”.
In ogni stanza del Comune è allestito uno spazio per i gatti: copertine, giochi, cibo e acqua, mentre al piano terra del palazzo ecco una sorta di mini hospital felino, dove gli amici a quattro zampe vengono curati dalla sindaca Carli e dai dipendenti. E in Comune, i gatti trascorrono la convalescenza in caso di malattie. “Alla bisogna, somministriamo ai gatti i farmaci prescritti dal veterinario e facciamo loro le flebo - riprende la sindaca Carli - ogni gatto ha una propria caratteristica. Verdino, ad esempio, vuole le coccole di prima mattina, Toppetta non varca mai la porta del Comune per uscire, pur amando la sua libertà. E dimostra ogni suo sentimento. Toppetta è una gatta che non apprezza le conversazioni accese o le telefonate in viva voce perché vuole la tranquillità. Poi ci sono i gatti freddolosi, che si mettono alla finestra come se fossero affamati di ogni raggio di sole. E i gatti che iniziano a fare le fusa a chiunque venga in Comune”.
“E’ una vera pet therapy per tutti noi - prosegue la sindaca Carli - perché i gatti sono portatori di armonia nelle stanze del Comune. E ci fanno sentire in unione con il resto del mondo. E’ chiaro, se un gatto sceglie un luogo, il Comune in questo caso, è un segno tangibile del fatto che in quel luogo sta bene. Sono gatti che si fanno curare da noi con estrema confidenza e mansuetudine, altro fatto che salda il rapporto tra noi e i nostri coinquilini a quattro zampe. Sì, per noi è pet therapy. E’ sufficiente una carezza a un gatto, una piccola coccola o sentire le loro fusa per lasciarsi ogni cellula di stress alle spalle”.