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Home » Lifestyle » Giornate anti-superstizione, il Cicap: “Essere superstiziosi porta male”

Giornate anti-superstizione, il Cicap: “Essere superstiziosi porta male”

A Perugia specchi rotti e sale versato per dimostrare che certe credenze fanno saltare i nervi solo a chi ci crede. E a Torino va in scena la sfida "chi sale sulla Mole non si laurea"

Silvia Angelici
17 Marzo 2023
Superstizione, non è vero ma ci credo

Superstizione, non è vero ma ci credo

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Ma chi l’ha detto che venerdì 17 porta male? E chi fa marcia indietro quando incrocia un gatto nero o fa riti scaramantici se si rompe uno specchio, cambi mentalità: la jella non esiste! Il Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, prova a sdoganare una delle date più “nere” del calendario e vara le Giornate Anti-Superstizione, per dimostrare che certe credenze fanno male soprattutto a chi ci crede. Lo fa con appuntamenti a tema in vare città dello Stivale, con occhio puntato soprattutto su quelle universitarie.

Per i superstiziosi lo specchio rotto è malaugurante
Per i superstiziosi lo specchio rotto è male augurante

Tra queste Perugia. Nel capoluogo umbro, per la precisione nella frazione di San Mariano una delegazione del Cicap, di cui fanno parte anche studenti universitari, ha organizzato un laboratorio davanti al supermercato del Girasole. “Chi vuole – spiega Licia Micheli – può sperimentare con noi un percorso antisuperstizione”.

E in cosa consiste?

Un membro del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, prova a sdoganare una delle date più «nere« del calendario e vara le ’Giornate Anti-Superstizione’ si spazza i piedi
Un membro del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, prova a sdoganare una delle date più «nere« del calendario e vara le ’Giornate Anti-Superstizione’ si spazza i piedi

“Invitiamo le persone a passare sotto una scala, rompiamo qualche specchio, versiamo l’olio, spazziamo i piedi. Morale della favola: niente di tutto ciò porta male”. Le storie raccolte e i risultati di questo percorso organizzato in varie città d’Italia saranno presentati in occasione del prossimo venerdì 17 del 2023, a novembre.

Gli eventi

Tra gli eventi di questo venerdì 17: a Galzignano Terme (Padova) un conferenza di Leopoldo Benacchio, senior scientist dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e docente all’Università di Padova. A Torino va in scena la sfida alla superstizione del “Chi sale sulla Mole non si laurea”: saranno premiati gli studenti coraggiosi che dimostreranno di essere saliti (il giorno stesso o successivamente) sull’ascensore della Mole. In serata una cena anti-superstizione al Dorian Gray Bistrot di Novi Ligure; al Ristorante Shooters di Roma, la conferenza “Ruota della sfortuna e conferenza sui meccanismi psicologici della superstizione” di Marco Petri.

L’origine delle ‘Giornate’

Un membro del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, prova a sdoganare una delle date più «nere« del calendario e vara le ’Giornate Anti-Superstizione’ rompe uno specchio
Un membro del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, prova a sdoganare una delle date più «nere« del calendario e vara le ’Giornate Anti-Superstizione’ rompe uno specchio

Nate nel 2009, le Giornate Anti-Superstizione cadono in occasione di ogni venerdì 17 con l’obiettivo di comunicare al grande pubblico, in modo ironico e sdrammatizzante, quello che per gli esperti è un dato di fatto: “Essere superstiziosi porta male. Nel senso che – spiega Elisa Tealdi, del coordinamento gruppi locali Cicap – modificare i nostri comportamenti può provocare danni sia all’individuo sia alla società. Quando qualcuno crede che un oggetto, una persona, una frase o un comportamento abbiano il potere di portare sfortuna non fa che condizionarsi, e così, ritenendosi sfortunato, altera inconsapevolmente il suo comportamento e finisce per provocare gli eventi sfortunati che tanto lo spaventano”.

una delegazione del Cicap, di cui fanno parte anche studenti universitari, ha organizzato un laboratorio
Una delegazione del Cicap, di cui fanno parte anche studenti universitari, ha organizzato un laboratorio anti-superstizione

E una studentessa perugina sfata una volta per tutte la diceria:  “In cinque anni di liceo l’unica sufficienza a scienze indovinate quando l’ho presa? Era proprio di venerdì 17!”.

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  • "Ora dobbiamo fare di meno, per il futuro".

Torna anche quest’anno l
  • Per una detenuta come Joy – nigeriana di 34 anni, arrestata nel 2014 per possesso di droga – uscire dal carcere significherà dover imparare a badare a se stessa. Lei che è lontana da casa e dalla famiglia, lei che non ha nessuno ad aspettarla. In carcere ha fatto il suo percorso, ha imparato tanto, ha sofferto di più. Ma ha anche conosciuto persone importanti, detenute come lei che sono diventate delle amiche. 

Mon solo. Nella Cooperativa sociale Gomito a Gomito, per esempio, ha trovato una seconda famiglia, un ambiente lavorativo che le ha offerto “opportunità che, se fossi stata fuori dal carcere, non avrei mai avuto”, come quella di imparare un mestiere e partecipare ad un percorso di riabilitazione sociale e personale verso l’indipendenza, anche economica.

Enrica Morandi, vice presidente e coordinatrice dei laboratori sartoriali del carcere di Rocco D’Amato (meglio noto ai bolognesi come “La Dozza”), si riferisce a lei chiamandola “la mia Joy”, perché dopo tanti anni di lavoro fianco a fianco ha imparato ad apprezzare questa giovane donna impegnata a ricostruire la propria vita: 

“Joy è extracomunitaria, nel nostro Paese non ha famiglia. Per lei sarà impossibile beneficiare degli sconti di pena su cui normalmente possono contare le detenute italiane, per buona condotta o per anni di reclusione maturati. Non è una questione di razzismo, è che esistono problemi logistici veri e propri, come il non sapere dove sistemare e a chi affidare queste ragazze, una volta lasciate le mura del penitenziario. Se una donna italiana ha ad attenderla qualcuno che si fa carico di ospitarla, Joy e altre come lei non hanno nessun cordone affettivo cui appigliarsi”.

L
  • Presidi psicologici, psicoterapeutici e di counselling per tutti gli studenti universitari e scolastici. Lo chiedono l’Udu, Unione degli universitari, e la Rete degli studenti medi nella proposta di legge ‘Chiedimi come sto’ consegnata a una delegazione di parlamentari nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio.

La proposta è stata redatta secondo le conclusioni di una ricerca condotta da Spi-Cgil e Istituto Ires, che ha evidenziato come, su un campione di 50mila risposte, il 28 per cento abbia avuto esperienze di disturbi alimentari e oltre il 14 di autolesionismo.

“Nella nostra generazione è ancora forte lo stigma verso chi sta male ed è difficile chiedere aiuto - spiega Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Udu - l’interesse effettivo della politica si è palesato solo dopo il 15esimo suicidio di studenti universitari in un anno e mezzo. Ci sembra assurdo che la politica si interessi solamente dopo che si supera il limite, con persone che arrivano a scegliere di togliersi la vita.

Dall’altro lato, è positivo che negli ultimi mesi si sia deciso di chiedere a noi studenti come affrontare e come risolvere, il problema. Non è scontato e non è banale, perché siamo abituati a decenni in cui si parla di nuove generazioni senza parlare alle nuove generazioni”.

#luce #lucenews #università
  • La polemica politica riaccende i riflettori sulle madri detenute con i figli dopo la proposta di legge in merito alla detenzione in carcere delle donne in gravidanza: già presentata dal Pd nella scorsa legislatura, approvata in prima lettura al Senato, ma non alla Camera, prevedeva l’affido della madre e del minore a strutture protette, come le case famiglia, e vigilate. La dichiarata intenzione del centrodestra di rivedere il testo ha messo il Pd sul piede di guerra; alla fine di uno scontro molto acceso, i dem hanno ritirato il disegno di legge ma la Lega, quasi per ripicca, ne ha presentato uno nuovo, esattamente in linea con i desideri della maggioranza.

Lunedì non ci sarà quindi alcuna discussione alla Camera sul testo presentato da Debora Serracchiani nella scorsa legislatura, Tutto ripartirà da capo, con un nuovo testo, firmato da due esponenti del centrodestra: Jacopo Morrone e Ingrid Bisa.

“Questo (il testo Serracchini) era un testo che era già stato votato da un ramo del Parlamento, noi lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri – ha spiegato ieri il dem Alessandro Zan – ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose, consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere. Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme“.

Lo scontro tra le due fazioni è finito (anche) sui social media. "Sul tema delle borseggiatrici e ladre incinte occorre cambiare la visione affinché la gravidanza non sia una scusa“ sottolineano i due presentatori della proposta.

La proposta presentata prevede modifiche all’articolo 146 del codice penale in materia di rinvio obbligatorio dell’esecuzione della pena: “Se sussiste un concreto pericolo di commissione di ulteriori delitti – si legge nel testo presentato – il magistrato di sorveglianza può disporre che l’esecuzione della pena non sia differita, ovvero, se già differita, che il differimento sia revocato. Qualora la persona detenuta sia recidiva, l’esecuzione della pena avviene presso un istituto di custodia attenuata per detenute madri“.

#lucenews #madriincarcere
Ma chi l’ha detto che venerdì 17 porta male? E chi fa marcia indietro quando incrocia un gatto nero o fa riti scaramantici se si rompe uno specchio, cambi mentalità: la jella non esiste! Il Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, prova a sdoganare una delle date più "nere" del calendario e vara le Giornate Anti-Superstizione, per dimostrare che certe credenze fanno male soprattutto a chi ci crede. Lo fa con appuntamenti a tema in vare città dello Stivale, con occhio puntato soprattutto su quelle universitarie.
Per i superstiziosi lo specchio rotto è malaugurante
Per i superstiziosi lo specchio rotto è male augurante
Tra queste Perugia. Nel capoluogo umbro, per la precisione nella frazione di San Mariano una delegazione del Cicap, di cui fanno parte anche studenti universitari, ha organizzato un laboratorio davanti al supermercato del Girasole. "Chi vuole - spiega Licia Micheli - può sperimentare con noi un percorso antisuperstizione". E in cosa consiste?
Un membro del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, prova a sdoganare una delle date più «nere« del calendario e vara le ’Giornate Anti-Superstizione’ si spazza i piedi
Un membro del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, prova a sdoganare una delle date più «nere« del calendario e vara le ’Giornate Anti-Superstizione’ si spazza i piedi
"Invitiamo le persone a passare sotto una scala, rompiamo qualche specchio, versiamo l’olio, spazziamo i piedi. Morale della favola: niente di tutto ciò porta male". Le storie raccolte e i risultati di questo percorso organizzato in varie città d’Italia saranno presentati in occasione del prossimo venerdì 17 del 2023, a novembre.

Gli eventi

Tra gli eventi di questo venerdì 17: a Galzignano Terme (Padova) un conferenza di Leopoldo Benacchio, senior scientist dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e docente all’Università di Padova. A Torino va in scena la sfida alla superstizione del "Chi sale sulla Mole non si laurea": saranno premiati gli studenti coraggiosi che dimostreranno di essere saliti (il giorno stesso o successivamente) sull’ascensore della Mole. In serata una cena anti-superstizione al Dorian Gray Bistrot di Novi Ligure; al Ristorante Shooters di Roma, la conferenza "Ruota della sfortuna e conferenza sui meccanismi psicologici della superstizione" di Marco Petri.

L'origine delle 'Giornate'

Un membro del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, prova a sdoganare una delle date più «nere« del calendario e vara le ’Giornate Anti-Superstizione’ rompe uno specchio
Un membro del Cicap, il Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, nato nel 1989 per iniziativa di Piero Angela, prova a sdoganare una delle date più «nere« del calendario e vara le ’Giornate Anti-Superstizione’ rompe uno specchio
Nate nel 2009, le Giornate Anti-Superstizione cadono in occasione di ogni venerdì 17 con l’obiettivo di comunicare al grande pubblico, in modo ironico e sdrammatizzante, quello che per gli esperti è un dato di fatto: "Essere superstiziosi porta male. Nel senso che - spiega Elisa Tealdi, del coordinamento gruppi locali Cicap - modificare i nostri comportamenti può provocare danni sia all’individuo sia alla società. Quando qualcuno crede che un oggetto, una persona, una frase o un comportamento abbiano il potere di portare sfortuna non fa che condizionarsi, e così, ritenendosi sfortunato, altera inconsapevolmente il suo comportamento e finisce per provocare gli eventi sfortunati che tanto lo spaventano".
una delegazione del Cicap, di cui fanno parte anche studenti universitari, ha organizzato un laboratorio
Una delegazione del Cicap, di cui fanno parte anche studenti universitari, ha organizzato un laboratorio anti-superstizione
E una studentessa perugina sfata una volta per tutte la diceria:  "In cinque anni di liceo l’unica sufficienza a scienze indovinate quando l’ho presa? Era proprio di venerdì 17!".
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