"Al vero uomo della mia vita. Mio papà". Corona d’alloro in testa, un sorriso bello, la tesi di laurea in mano. Giulia Cecchettin ci guarda dal futuro che non potrà vivere. Dal traguardo che non potrà tagliare. Strappata all’abbraccio che non potrà dare. Al suo babbo, alla sua famiglia. A disegnare per Giulia, che il disegno amava, a disegnare Giulia è Antonio Federico, illustratore e insegnante di pittura e grafica al liceo artistico Stagio Stagi nel cuore di Pietrasanta (Lu).
Il disegno di Antonio Federico: Giulia Cecchettin laureata, dedica il traguardo al "vero uomo" della sua vita, il papà
Il disegno per Giulia Cecchettin
"Tutti noi avremmo voluto vederti così, cara Giulia, sorridente e laureata, piena di sogni da realizzare e un futuro da vivere", scrive nel post che accompagna il disegno e che ha fatto oltre 55mila like solo sulla sua pagina Instagram, più migliaia di altri nei vari social, perché quell'immagine, condivisa da tantissimi, e diventata in poco tempo virale. Centinaia sono i commenti. Nella pagina Instagram "Umanità illustrata -Antonio Federico Art", questo artista calabrese d’origine ma toscano d’adozione racconta storie e fatti di cronaca con delicatezza e attenzione. Con coraggio, anche.
L'angelo Giulia Cecchettin abbraccia papà Gino. Il disegno realizzato dall'artista con Superpapà (Instagram)
La realtà attraverso i disegni
Tanti si ricorderanno un’altra immagine da lui disegnata e diventata virale in mezzo mondo: il gorilla Ndakasi, morto di vecchiaia abbracciato a quello che per anni è stato il suo custode in Congo. Nel 2019 ha presentato al Salone del libro di Torino "Educagenda", il diario contro la mafia realizzato grazie alla testimonianza della sorella di Giovanni Falcone, Maria, che Federico ha incontrato proprio per questo progetto. Ha realizzato anche una fascia speciale indossata nel dicembre 2022 da tutti i capitani di calcio della serie B per promuovere il progetto del "Passaporto ematico", patrocinato dal Coni.
Il disegno di Federico in onore del gorilla Ndakasi, morto di vecchiaia, abbracciato al suo custode (Facebook)
Giulia e l'arte simboli di una nuova battaglia contro i femminicidi
Parla con la sua arte, Antonio Federico, come anche Giulia avrebbe voluto fare. "Sono tante le domande che ci poniamo – spiega l’illustratore – soprattutto come si fa ad uccidere la ragazza che dici di amare. Tutti abbiamo immaginato e sperato di vedere Giulia con la sua corona di alloro. Ho desiderato così tanto vedere questa scena che ho deciso di illustrarla augurandomi che magari lassù possa avvenire". E così questo disegno finisce per diventare icona non solo dell’ennesimo femminicidio ma anche di una
nuova e rumorosa battaglia, quella che in questi giorni ha riempito molte piazza di
flashmob e cortei per dire basta alla violenza sulle donne. Ognuno può fare il suo. E l’arte può fare tanto. Giulia, probabilmente, sarebbe stata d’accordo.