Gli italiani non vanno in vacanza: ormai un lusso solo per la politica

Elogio dell'ozio, ferie d'agosto e caro villeggiatura: maggiormente colpiti dai rincari sono i lavoratori tra i 35 e 44 anni, quelli che vivono al Sud e sulle isole

di MARGHERITA AMBROGETTI DAMIANI -
26 agosto 2023
Workation

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Vacanza? No grazie. Anche se "L’ozio è il padre di tutti i vizi" pare essere una formula destinata al pensionamento, soppiantata da un rinnovato slancio verso il tempo libero più o meno dedicato ad attività che impegnano corpo e psiche. D’altronde, già gli antichi greci avevano tentato di portarci sulla retta via, indicando con la parola σχολή (scholḗ) il tempo libero da dedicare allo studio finalizzato ad accrescere la conoscenza o la contemplazione intima. Per capire che più di qualcosa ci è sfuggito di mano basta scrollare una qualsiasi bacheca Facebook agostana. Altrettanto cristallino, però, appare il tentativo - razionale quanto basta - della politica contemporanea di comunicare la propria dimensione privata, vacanziera. Come se rivendicare il diritto a giorni liberi, felici e spensierati sia diventato, di colpo, un valore da ostentare.

La politica che va in vacanza

È delle ultime ore la dichiarazione della premier Giorgia Meloni circa la necessità di prendersi una breve vacanza in terra di Puglia, testimoniata da scatti tra tavole imbandite, attimi di affettuosa quotidianità familiare e una dichiarazione in cui spiega che, dopo oltre due anni di impegno continuo, staccare è fondamentale e che la stanchezza eccessiva rischia di compromettere lucidità e concentrazione.
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La premier Giorgia Meloni in ferie in Puglia

"Palazzo Chigi? È come stare sull’ottovolante 24 ore su 24, ogni giorno è una sfida e riuscire a tenere insieme tutto è veramente difficile, a volte ti viene il desiderio di scendere da quell’ottovolante, di fermarti un momento e di tornare alla normalità", ha dichiarato in un'intervista. Un'ammissione che, a pensarla ai tempi della Prima Repubblica, viene amaramente da sorridere. L’immagine di Aldo Moro in spiaggia con la giacca, che "essendo un rappresentante del popolo italiano, doveva essere sempre dignitoso e presentabile”, è evidentemente ormai solo uno sbiadito ricordo. D’altronde, poco prima di Pasqua, anche l’allora neo-eletta segretaria del Pd Elly Schlein annunciò in diretta Instagram di aver bisogno di una vacanza. “Non mi sono fermata dal 26 febbraio, comincio a risentirne, prendo una pausa per staccare”, confidò urbi et orbi, scatenando una polemica durata settimane.

Solo le politiche donne? No, anche Salvini in ferie

Prima che lo pensiate, lo anticipa chi sta scrivendo: la convinzione che sia una faccenda da analizzare attraverso la lente di genere sta pericolosamente serpeggiando, complice la decisione della finlandese Sanna Marin, premier più giovane al mondo al momento della nomina, che lo scorso 3 aprile, nonostante la grande popolarità, si è dimessa, scegliendo di mettere al primo posto la propria vita.
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Matteo Salvini e Francesca Verdini a Polignano a mare

A venirci in soccorso, mettendo a tacere ogni più remoto dubbio sull’ennesima croce da buttare addosso alle donne, è Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle infrastrutture, che, come Meloni in ferie d’agosto in Puglia dopo un soggiorno a Forte dei Marmi, non ha certo fatto economia di festivi scatti social. In questo scenario da Paese meraviglioso, parafrasando il pezzo di Giancane colonna sonora dell’ultimo capolavoro di Zerocalcare, gli italiani non vanno più in vacanza e di certo non perché non abbiano necessità di staccare o non riconoscano il valore del tempo libero quanto piuttosto perché la vacanza è ormai un lusso per pochi eletti (letteralmente e non).

Ferie d'agosto? Ormai un lusso

Stando ai dati emersi dall'indagine dell’Istituto di ricerca Emg Different, più di un italiano su tre ha rinunciato alle ferie estive a causa dell’incremento dei costi. Neanche a farlo di proposito, maggiormente colpiti dal caro vacanze sono gli italiani tra i 35 e 44 anni, quelli che vivono al Sud e sulle isole. Un copione arcinoto che mal si concilia con l’invito al riposo dell'élite di un Paese stretto tra un’economia reale in crisi e un futuro assai incerto.
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I più colpiti dai rincari sono gli italiani tra i 35 e i 44 anni, quelli che vivono al Sud e nelle Isole

Le porte del Parlamento stanno per riaprirsi. Tutte e tutti torneranno sui propri scranni. La manovra di bilancio è alle porte, l’incubo del Patto di stabilità pure. Resta solo da sperare che tra le letture sotto l’ombrellone di maggioranza e opposizione ci sia stato "Elogio dell’ozio", un saggio di Bertrand Russell che spiega come bigottismo, intolleranza e amore per il lavoro siano causa di sofferenza in una società moderna che invece richiederebbe calma e capacità di rimettere in discussione i dogmi con grande apertura mentale. E chissà che non ci sia stata pure una serata cinema con "Ferie d’agosto" (1996) di Paolo Virzì, una tra le pellicole che meglio ha raccontato l’Italia e la sua politica, tra luci, ombre e contraddizioni.