Passati sotto il banco di scuola, celati dentro la borsa o in tasca, ‘smerciati’ come qualcosa di losco, da non far vedere a occhi indiscreti. Soprattutto circondati dai tabù. Gli assorbenti? Un 'segreto' da tenere ben nascosto. Così come tutti i prodotti per il ciclo mestruale. Un non detto, qualcosa di riservato, che accomuna però non solo donne, ma donne+. Perché il segno '+'? Perché le persone che li utilizzano sono molte più di quelle che siamo abituati a prendere in considerazione.
Le mestruazioni riguardano anche coloro che sono natə con un’identità biologica sessuale diversa dalla loro identità di genere scelta. Aggiungendo un semplice “+” Nuvenia, brand noto nel settore dei prodotti igienici femminili, vuole riconoscere e includere tutti i gruppi non rappresentati, che però sono alle prese per gran parte della loro vita con le mestruazioni: persone non binary o queer, maschi nati nel corpo femminile e che, non avendo portato avanti il percorso di transizione, hanno ancora il ciclo mestruale. Ed è fondamentale fornire loro i prodotti adatti perché possano vivere serenamente nell'identità che si sono sceltə.
Abbasso la vergogna: il ciclo mestruale è la cosa più naturale del mondo!
Parlare di ciclo mestruale vuol dire parlare di igiene femminile senza imbarazzo e tabù. Chiamare le cose con il loro nome, invece che ricorrere a espressioni lontane dalla realtà come "marchese", "barone rosso", "quei giorni", "sono indisposta" o "l’ospite indesiderato". Da un punto di vista biologico le mestruazioni rappresentano una piccola emorragia che si verifica ciclicamente durante l'età feconda (generalmente ogni 28 giorni) quando l'endometrio, che ha accolto l'ovulo, si sfalda. Più di metà della popolazione mondiale le ha ed è arrivato il momento di dare dignità finalmente ad un fenomeno fisiologico, considerato erroneamente qualcosa di sporco, di indecente. La narrativa classica è quella delle ragazze che si scambiano sguardi complici per 'controllare' che non rimangano macchie sospette su gonne e pantaloni, o ancora le pubblicità degli assorbenti in cui le mestruazioni vengono rappresentate con liquidi di colori non reali (ricordiamo tutte il 'sangue blu' e meno male che ci ha pensato Nuvenia a mostrare finalmente il rosso). Ciò che deve entrare nella mentalità comune, invece, è che il ciclo mestruale è la cosa più naturale del mondo e parlarne apertamente, senza imbarazzi o stereotipi, è fondamentale per sensibilizzare su questo tema che accomuna tutte le donne+.La campagna #Mestrusomnia
Sapevate, ad esempio, che nel corso della loro vita le donne+ arrivano a perdere fino a cinque mesi di sonno quando hanno le mestruazioni? Per indagare il divario mestruale durante il riposo notturno e studiare come il ciclo mestruale influisca sulle abitudini femminili Essity, azienda multinazionale svedese leader nel settore dell'igiene e della salute, ha condotto un'indagine su 10.871 persone tra coloro che hanno le mestruazioni in diversi Paesi. E recentemente, con il suo brand Nuvenia, ha lanciato in Italia la campagna #Mestrusomnia proprio per fare luce su un tema poco dibattuto, ma molto diffuso: l’insonnia legata alle mestruazioni. "In Essity siamo da sempre impegnati a migliorare il benessere delle persone e ad abbattere i tabù e i pregiudizi che limitano le donne – afferma Michela Marabini, marketing manager Intimate Hygiene Italy –. Per questo siamo entusiasti del debutto italiano della campagna #mestrusomnia con la quale ci auguriamo di contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica su un tema ancora trascurato, aiutando le donne+ a sentirsi ascoltate e rappresentate, e contribuendo a migliorare il loro benessere". Dopo le rivoluzionarie campagne #Bloodnormal e Viva la Vulva, ora è arrivato il momento di #Mestrusomnia, il nuovo progetto Nuvenia che vuole sensibilizzare sull'impatto che ha il ciclo mestruale sul benessere delle donne+ di notte. L'obiettivo è promuovere un dialogo aperto e trasparente intorno a tematiche sociali che riguardano l’igiene femminile e di cui non si parla mai. Come? Essity ha condotto nel 2022 una ricerca che va ad indagare sul fenomeno del "period sleep gap". Ne è emerso, in particolare, che il 62% delle donne+ intervistate dichiara una carenza di sonno durante il ciclo mestruale arrivando a perdere in media cinque mesi totali di sonno - 3.802,5 ore o 158 giorni - nel corso della vita e, inoltre:- Un terzo delle donne+ (33%) fatica a dormire durante le mestruazioni a causa dell'ansia di macchiare le lenzuola o la biancheria intima, a riprova del radicato stigma che ancora esiste intorno al sangue mestruale. Per questo motivo, inoltre, il 62% non ama fermarsi a casa di altri o andare in vacanza durante le mestruazioni, mentre il 18% preferirebbe rinunciare a un appuntamento piuttosto che affrontare la vista di una macchia;
- Sebbene la ricerca dimostri che la maggioranza (il 64%) utilizzi assorbenti igienici femminili perché li considera affidabili, comodi e sicuri, per molte non sono sufficienti. Il 30% delle donne+, infatti, dorme solo in determinate posizioni per limitare eventuali perdite e il 34% indossa solo biancheria usurata o strati extra, per timore che i soli assorbenti non bastino a garantire protezione per tutta la notte;
- Il 51% delle donne+ resta sveglia a causa del dolore e del fastidio dei crampi causati dal ciclo mestruale; poco più della metà delle donne è a conoscenza dei benefici dell'autoerotismo per alleviare i dolori mestruali, mentre un numero decisamente più ridotto, il 27%, riferisce di aver usato l'orgasmo per alleviare i crampi.
- Per il 66% delle donne+ i disturbi del sonno aumentano durante la fase mestruale, causando la perdita di 1,5 ore di sonno a notte o 7,5 ore di sonno ad ogni ciclo, ovvero circa quattro giorni - o 97,5 ore - di sonno all'anno.