Da piccoli sognavate di fare il
calciatore e adesso vi ritrovate in uno studio di architetti, tra progetti e cantieri? Niente paura, di David Beckham ne nascono pochi e siete assolutamente in buona compagnia a non fare il lavoro che desideravate da bambini.
Lo studio: solo una persona su cinque fa il lavoro che sognava da piccolo
Stando ai risultati di uno studio condotto da
Glickon, azienda leader nel mercato software dell’HR tech, solo un italiano su 5 svolge la professione che sognava. Non è dato sapere se per quell’1 su 5 trattasi di colpo di fortuna o di estrema forza di volontà, ciò che conta - e che fa statistica - è che lungo la strada le cose possono cambiare (e non è detto che lo facciano in peggio
ndr). Il punto, però, è che quel sogno conficcato in chissà quale cassetto dell’infanzia pare non essere intenzionato a farsi di lato.
Più del 60% degli intervistati ha dichiarato candidamente di impegnarsi ogni giorno per tentare di rendere realtà il sogno di fanciullo. Un dato che fa il paio con il fenomeno delle grandi dimissioni a cui stiamo inesorabilmente assistendo.
L'80% degli intervistati pensa di lasciare l'impiego per inseguire i propri sogni
All’80% delle persone che hanno partecipato all’indagine è passato per la mente di lasciare il proprio posto di lavoro per esaudire il proprio sogno
All’80% delle persone che hanno partecipato all’indagine è concretamente passato per la mente di lasciare il proprio posto di lavoro per esaudire il sogno di sempre. Addirittura, il 77% si detto disponibile a correre più di qualche rischio e sacrificio pur di raggiungere la realizzazione. Nelle fila degli irriducibili gli over 50.
Per i giovani conta di più l'equilibrio tra vita privata e carriera
I giovani, al contrario, si dicono disposti ad
accomodarsi pur di raggiungere un equilibrio tra vita privata e lavorativa. In linea di massima, oltre il 90% ritiene l’ambizione di diventare ciò che si sognava da bambini un motore prezioso. Chi ce l’ha fatta non può che confermare questo sentiment:
il 17% degli intervistati dichiara di essere riuscito a fare il lavoro dei propri desideri e si dice felice e soddisfatto.
I sogni nel cassetto delle nuove generazioni: influencer e nutrizionista
La maggior parte dei giovani e giovanissimi vuole diventare influencer
A questo punto della riflessione, una domanda sorge più che spontanea: quali sono i lavori dei sogni che vanno per la maggiore negli anni Venti del duemila? Una ricerca condotta da
Adecco fotografa una situazione del tutto inedita, se paragonata a un decennio fa.
Influencer (+505%),
nutrizionista (+349%),
psicologa/o: sono queste le professioni più ambite dai giovani e giovanissimi. Sulla breccia anche le
professioni mediche e l'
insegnamento.
In caduta libera archeologi, giornalisti, avvocati e forze dell'ordine. Sogni figli dei tempi dei social, non c’è dubbio. A portata di mano in alcuni casi, custodi di grandissime delusioni in altri. Quello dell’influencer, ad esempio, più che un sogno rischia di diventare un grande boomerang. Pochi riescono a vivere di solo social. Pochissimi riescono a farlo a lungo. Quasi nessuno raggiunge i risultati di
Ferragni & co. Tutti, per un periodo più o meno lungo di tempo, investono risorse economiche e pezzi di vita in un impiego estenuante, alienante e stressante. E se la soluzione fosse essere educati a sognare bene?