Leo Gullotta: "Ho sposato Fabio a 70 anni e combatto per i diritti"

L'attore e il compagno di vita da 43 anni si sono uniti civilmente nel 2019. L'omosessualità? "Vissuta con naturalezza"

di MARIANNA GRAZI -
12 aprile 2023
Leo Gullotta

Leo Gullotta

"Dico sempre: mi piaceva il cioccolato, poi ho scelto la crema". Un comico nato, dalla carriera infinita, tra teatro, cinema e tv. E, dietro, il supporto costante della persona amata. Leo Gullotta, 77 anni, ha alle spalle sessant'anni di ricordi, aneddoti ed esperienze nel mondo dello spettacolo italiano, racchiusi nel libro La serietà del comico (Sagoma) uscito qualche mese fa e che ora porta in tour di presentazione su e giù per l'Italia.

L'omosessualità e la relazione con Fabio Grossi

Cogliendo così l'occasione per raccontare, come fa in un'intervista a Repubblica, anche il dietro le quinte. La vita privata dell'attore diventa allora anche uno spunto di riflessione su tematiche di interesse generale. "Come è venuta fuori la possibilità delle unioni civili l’ho colta subito - racconta Gullotta - Ma la strada per i diritti è lunga". Il riferimento è alla sua lunghissima relazione con il compagno - oggi marito - Fabio Grossi, durata 43 anni e coronata con le nozze nel 2019.
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Gullotta ha sposato nel 2019 il compagno di una vita, Fabio Grossi, con cui ha una relazione da 43 anni

Gullotta non ha mai nascosto il proprio orientamento: "Fino ai 25 anni ho vissuto la mia vita da eterosessuale, ho avuto le mie storie". Poi, però, è arrivata la consapevolezza, che spiega con la simpatica metafora del gelato. L'omosessualità l'ha vissuta "con naturalezza": "Venne fuori come una notizia, per me fu naturale. Alla conferenza stampa del film 'Uomini uomini uomini' un giornalista mi chiese se ero anch’io un omosessuale. Serenamente ho detto: 'Sì, perché?'. Pagine strapiene, allora non c’era il coming out" ricorda.

Il ruolo di don Pino Puglisi

"Ho sempre vissuto serenamente la mia vita e combattuto senza paura per i miei diritti”, dichiara ancora Leo Gullotta. Ma quella che per lui era l'assoluta normalità ha avuto ripercussioni nella sfera professionale: nell’intervista a Repubblica ripercorre un episodio infelice del suo trascorso da attore, quando la Rai gli affidò e poi gli tolse il ruolo di don Pino Puglisi per via del suo orientamento sessuale: "Un funzionario Rai di allora si preoccupò che il Vaticano – a cui interessava solo la qualità – non volesse un omosessuale. La pochezza di pensiero porta a questo. Non ho fatto drammi". Un animo semplice, ma non arrendevole, di chi è consapevole dei limiti ancora ben presenti nel nostro Paese.
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Leo Gullotta ha alle spalle sessant'anni di carriera da attore in tv, teatro e cinema

La legge sulle unioni civili e il governo Meloni

Qualche anno fa l'attore, su RaiPlay, aveva detto la sua in merito alla legge sulle unioni civili, "che è legge di civiltà" per la quale però c'erano voluti 30 anni per approvarla. La norma, infatti, è entrata in vigore solo nel 2016. Tanto che il (non) matrimonio con il compagno di una vita lo descrisse come "la conquista di un diritto". "Vivo meravigliosamente bene con Fabio, con grande rispetto", dice oggi con affetto. Guarda al futuro dell'Italia, Gullotta, e non manca di criticare il governo Meloni: "È offensivo quello che accade dal punto di vista civile e umano. Addirittura sposano la linea di Orbán, apprezzando di più la vita non concessa all’omosessualità con la scusa delle mamme che fanno i figli all’estero, raccontando storie incredibili e negando i diritti a bambini che esistono". "Dove sta l’umanità di queste persone? - si chiede - Sono parole spudorate". Ma a chi gli chiede dove vede, invece, una speranza di svolta non ha dubbi: ha piena fiducia in Elly Schlein, neo segretaria del partito democratico. "Aprirà porte e finestre, ora lo deve fare. Appare - ed è - una persona serena, sicura di poter guidare il Pd. Se abbiamo questo governo, è anche colpa della sinistra che gli ha preparato tutto su un piatto d'oro. Un governo che si era concentrato sui rave, non ci saranno cose più importanti in questo Paese? Armi di distrazione di massa. Ma poi discorsi imbarazzanti, Dante uomo di destra. Non c'altro da aggiungere".