Tre giorni alla Notte prima degli esami, quella che hanno vissuto milioni di italiani e italiane da quando Giovanni Gentile introdusse, nel 1923, l’esame di maturità.
Indimenticabile per molti, scordata appena terminato l’orale per altri, c’è chi ha ancora il mal di pancia a ripensarci. Compresa la sottoscritta, che poi alla fine se l’era anche cavata dignitosamente, ma quelle sensazioni, quella paura di non farcela, me le ricordo proprio fisicamente, anche ora che ho un ricordo quasi affettuoso, nostalgico, dell’ultimo passaggio dall’adolescenza all’età dei ‘grandi’. Con poi tutti gli esami a venire, in università, ma quello è stato il primo vero test, non solo scolastico, ma anche psicofisico. Qualche giorno fa, parlando con un’amica, questa mi ha raccontato che ha sognato di doverlo rifare, a 12 anni di distanza, perché dopo tutto questo tempo avevano scoperto che per un cavillo quella prova non era valida. Pensate che incubo!
No, cari maturandi e maturande, non voglio angosciarvi né aggravare la situazione che state vivendo. Solo, ci sono passata e so come ci si sente. E so che oggi mi troverei anche io tra quei 9 studenti e studentesse su 10 che sono a rischio burnout. Un dato allarmante – ma che non stupisce – che emerge dalla ricerca condotta da Skuola.net a pochi giorni dal via alla Maturità 2024, su un campione di 1.045 ragazze e ragazzi di quinto superiore, svolta in collaborazione con gli psicologi e psicoterapeuti dell'Associazione Nazionale "Di.Te.” (Dipendenze tecnologiche, GAP, Cyberbullismo).
Le cattive abitudini e il ricorso all’IA per il ripassone
L’Esame di Stato, puoi arrivarci preparata quanto vuoi, con la media altissima e una carriera scolastica impeccabile, ma sarà comunque, almeno in parte e anche se non lo ammetterete pubblicamente, fonte di ansia e stress. Ma è proprio in questo contesto che le cattive abitudini dilagano: disturbi del sonno, alimentazione disordinata, aumento dell'uso di caffeina e di energizzanti, persino il ricorso a farmaci. Anche il tempo speso davanti agli schermi, per molte persone, risulta incrementato in questo periodo intenso. Con le conseguenti difficoltà di concentrazione.
Anche perché, come testimonia un’altra indagine di Skuola.net, a pochi giorni dall'inizio della prima prova, gli studenti si stanno affidando anche all'aiuto dell'IA generativa per la preparazione. I gruppi di studio esistono ancora, ma l'IA funziona meglio ed è più rapida. Secondo il sondaggio effettuato su un campione di mille maturandi, almeno uno su quattro sta già utilizzando strumenti come ChatGPT per ripassare il programma. chi per risolvere il “blocco” allo scritto, chi pensando già all’orale, il ricorso alla tecnologia con IA è ormai stato sdoganato e aumentano le ore trascorse davanti agli schermi.
Ansia e stress da Maturità, il rischio burnout è dietro l’angolo
Per il 91% della popolazione studentesca che si appresta ad affrontare la Maturità l’esame è considerato fonte di tensione e stress, giudicato addirittura elevato dal 65% del campione. All'89% del campione capita di pensare di non essere sufficientemente preparato: un pensiero fisso per il 67% degli intervistati. Tre su 4, con l'avvicinarsi delle prove, teme un peggioramento della propria salute fisica e ben 9 su 10 di quella mentale.
Una "fragilità” a tutto tondo, quella dei diplomandi. Sono 6 su 10, per esempio, ad ammettere di aver modificato il proprio schema alimentare proprio a causa dell'ansia da esame e in queste settimane il 29% dei ragazzi e ragazze ha aumentato l’assunzione di caffeina, il 10% di bevande energizzanti, il 19% di entrambe le cose. E 1 su 3 si è affidato, in dosi maggiori, al supporto di farmaci che limitano l'affaticamento. Mentre il 29%, per darsi una spinta in più o per scaricare la tensione, ha incrementato il numero di sigarette giornaliere. Una brutta abitudine iniziata fin da giovani che si aggrava in queste occasioni particolarmente ansiosi.
I metodi più o meno indicati per uscire dal loop
Allo stesso tempo, però, gli studenti cercano anche delle vie di fuga. La ricerca del benessere, sottolinea l’indagine, per qualcuno purtroppo avviene attraverso l’assunzione di alcol e droghe: il 15% confermando le abitudini già in essere, il 20% incrementando i consumi. Mentre la maggior parte, come detto, trova conforto nello smartphone. Non solo per ripassare, per studio, ma il 70% del campione confessa di aver aumentato il tempo speso con il device in mano, tra chat, social e giochi on screen, col risultato di trovarsi intrappolati e stare peggio di prima: per oltre 8 su 10 l'uso smodato del cellulare sta influenzando negativamente la capacità di concentrazione nello studio.
L'ansia in questo periodo è, alla fine, il sentimento prevalente che alberga nella mente dei maturandi e chi prova tranquillità, senso di possibilità o piacere, non raggiunge un quinto del campione (16%). C’è da dire, però, che dopo le tante ore di studio e di ripasso, in questi giorni le giovani e i giovani maturandi, secondo una indagine di Studenti.it, scarica la tensione soprattutto facendo sport (25%) e ascoltando musica (15%).
E magari – questo un consiglio tutto personale, da chi c’è passata qualche anno fa – anche un buon gelato insieme, staccando per qualche ora gli occhi dai libri o dagli schermi, può aiutare a raffreddare gli animi angosciati ma con gusto!