Gli Usa varano i passaporti con la «X» per indicare il terzo genere, un passo storico per le persone che non si riconoscono nella categoria binaria maschio o femmina. Il primo documento è appena stato emesso e dall’inizio del 2022 l’opzione sarà normalmente disponibile, sia sui passaporti che sui certificati di nascita degli americani all’estero. L’annuncio è stato dato dal dipartimento di stato in occasione della Giornata della consapevolezza intersessuale (Intersex Awareness Day), proprio mentre in Italia il ddl Zan contro le discriminazioni sessuali affondava in parlamento. "Voglio ribadire, in occasione dell’emissione di questo passaporto, l’impegno del dipartimento di Stato a promuovere la libertà, la dignità e l’eguaglianza di tutte le persone, comprese quelle della comunità Lgbtqi", ha sottolineato il portavoce Ned Price.
Il capo della diplomazia Antony Blinken aveva già anticipato a giugno di aver iniziato il processo per aggiungere l’opzione di un terzo genere sui passaporti per le persone "non binarie, intersessuali e di genere non conformi" che richiedono il documento, ma sono stati necessari alcuni mesi per risolvere alcuni ostacoli tecnologici. Nel frattempo il segretario di stato aveva annunciato la possibilità per chi richiede un passaporto di selezionare il genere ‘maschio' o ‘femmina', senza dover presentare il certificato del medico nel caso l’opzione scelta non dovesse coincidere con quella del certificato di nascita o di altri documenti d’identità. Una bella inversione di marcia rispetto al suo predecessore Mike Pompeo, che aveva vietato persino l’esposizione della bandiera arcobaleno sulle ambasciate americane.