Basta papà che accompagnano le spose all’altare: “Simbolo del patriarcato”

E’ la proposta di una fetta della chiesa luterana in Svezia, dove l’usanza è che gli sposi percorrano insieme la navata. Negli ultimi anni, però, la moda è cambiata: “Una tradizione che non ci appartiene e che simboleggia la consegna di una vergine al suo nuovo tutore”.

di TERESA SCARCELLA -
3 settembre 2024
Matrimonio (Freepik)

Matrimoni, la Svezia dice stop ai padri all'altare (foto di repertorio)

L’abito bianco, a testimoniare purezza e verginità, il velo sul volto sollevato al momento del bacio coniugale, la navata sotto il braccio paterno che accompagna nel passaggio da figlia a moglie, per “affidarla” al marito, futuro custode, da cui prenderà il cognome. Tradizioni simboliche, strascichi nostalgici, regole non scritte di una società patriarcale che riconosceva la figura portante del pater familias e che vedeva nel matrimonio un punto di arrivo, un obiettivo per la donna intenzionata a “sistemarsi”.

Alcune negli anni sono quasi scomparse – come la dote della sposa – altre, come quelle citate sopra, hanno perso molto del simbolismo e sono rimaste semplici mode, consuetudini. Per qualcuno saranno romanticherie e tenerezze, sicuramente, ma nulla di più, diciamolo. O almeno per la maggior parte è così. 

E infatti negli ultimi tempi – persino in Italia – in tante fanno scelte diverse: spose accompagnate dai figli, da amici, dalle madri, dai loro amici a quattro zampe. Spose solitarie, come l’iconica Meghan Markle che ha camminato lungo la navata da sola, per poi incontrare il braccio del suocero, re Carlo, solo nell’ultimo tratto. 

In Svezia, però, c’è chi vuole porre fine una volta per tutte alla tradizione – tra l’altro ereditata – del padre che accompagna la figlia, perché troppo “patriarcale”

Sara Waldenfors, pastore di Nylöse, Goteborg, e iscritta al partito socialdemocratico d’opposizione del Paese, insieme a Jesper Eneroth, vorrebbe vietarlo: “La tendenza relativamente nuova in cui il padre accompagna la sposa all’altare e la passa al nuovo marito non fa parte della tradizione della nostra chiesa – hanno detto i pastori, come riporta The Guardian – Sebbene la scena sia piacevole per le future coppie di sposi, non possiamo ignorare ciò che simboleggia: un padre che consegna una vergine minorenne al suo nuovo tutore”. 

Lì, infatti, i futuri sposi arrivano insieme all’altare, mentre amici e parenti – compresi i genitori – si godono la scena comodamente seduti. Negli ultimi anni, però, la tenera compagnia paterna si è diffusa anche in Svezia. Dopo che la principessa Vittoria ha percorso la navata insieme al padre Gustavo, tante altre l’hanno imitata. 

Ma la chiesa luterana non ci sta. “È stata dura rendere naturale che le donne possano essere ordinate preti – spiega sempre Waldenfors al The Guardian – è stata una lotta per le coppie dello stesso sesso riuscire a sposarsi nella chiesa svedese. Perché allora dovremmo accogliere una tradizione che non è nostra e che non rappresenta qualcosa che possiamo rispettare?”.