Da Marina di Carrara, con le barche a vela del progetto Una vela per la rinascita, fino a Parigi e oltre. Le donne del movimento Flat - Farfalle Libere sono pazienti oncologiche che chiedono di ricevere informazioni accurate per poter decidere se optare o meno per la ricostruzione al seno post intervento. Tra loro Sara Vianino, insegnante che lo scorso febbraio, dopo aver superato la malattia e diversi interventi chirurgici, ha chiesto di far parte del progetto ’Una vela per la rinascita’, velaterapia con approccio multidisciplinare, che accoglie donne in difficoltà da tutto il Paese che insieme a comandanti, fisioterapista, nutrizionista e istruttori imparano a volersi di nuovo bene.
Anche lei è una donna che, dopo un percorso doloroso, ha scelto di non ricostruire e restare con un solo seno. “Non è facile accettarsi, quando sono arrivata in barca era la prima volta che mi mostravo in costume e l’accoglienza ricevuta dalle altre compagne, dagli operatori mi hanno dato la possibilità di sdoganare il mio corpo per avviarmi verso una completa rinascita” spiega Vianino che chiede maggiore attenzione da parte del comparto medico.
Più informazioni sulla possibilità di non ricostruire, ovvero rimanere flat, piatte, senza per questo sentirsi meno femminili, un reale sostegno psicologico durante tutto il corso della malattia sono gli elementi alla base del manifesto del nascente movimento Flat Farfalle libere. Tante le iniziative a livello nazionale e internazionale per un movimento che vede partecipi donne di tutto il mondo che si ritroveranno dal 5 al 7 ottobre a Parigi per l’International flat day.
Da qui un calendario con dipinti sui corpi che mettono in evidenza che la bellezza non è data dal numero di taglia del reggiseno. L’’International Flat Day vuole portare alla luce questa mancanza di comunicazione e si propone di modificare i protocolli medici per consentire scelte consapevoli. In Italia le donne del movimento sono presenti su Facebook con un gruppo dedicato e si stanno organizzando in comitati regionali per sostenere al meglio le sempre più numerose donne che entrano a far parte del gruppo.