Al via una collaborazione gratuita e biennale tra la Regione Emilia-Romagna, il Dipartimento di Giurisprudenza, Studi Politici e Internazionali dell'Università di Parma e quello di Scienze Umane dell'Università di Verona per lo sviluppo di strumenti di formazione e innovazione dei servizi sanitari, sociali e sociosanitari destinati ad aumentare l'inclusività e il benessere delle persone Lgbtqi+.
Nel dettaglio, spiegano dalla stessa Regione, il progetto servirà ad approfondire le esperienze delle persone Lgbtqi+ nell'incontro con i servizi regionali e a rafforzare le competenze di operatori e operatrici, grazie a una formazione specifica, per rendere più innovativi, in termini di inclusività, i servizi offerti.
"Un'inclusione sempre più efficace - osservano gli assessori regionali alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e alle Pari opportunità, Barbara Lori - può nascere solo dalla conoscenza e con questo progetto l'Emilia-Romagna fa un ulteriore passo avanti in questa direzione, grazie alla preziosa collaborazione dei due Dipartimenti delle Università di Verona e Parma. È importante - concludono - che le operatrici e gli operatori dei nostri servizi acquisiscano quelle competenze necessarie a mantenere i più alti standard di qualità e garantire piena inclusività”.
L'accordo prevede la realizzazione di un progetto di conoscenza e analisi per realizzare percorsi formativi. In particolare, saranno raccolte informazioni con operatori e operatrici dei servizi sanitari, sociali e sociosanitari, organizzati incontri con associazioni Lgbtqi+ del territorio e gli operatori, e realizzati tre casi di studio territoriali per l'analisi di contesti specifici e lo sviluppo di innovazione organizzativa in termini di equità e inclusione. Prevista, inoltre, la realizzazione di una formazione a distanza di alfabetizzazione di base sulle questioni legate a orientamento sessuale e identità di genere. I risultati della ricerca saranno presentati in uno o più eventi pubblici.