“Uno psicologo per ogni reparto”, l’appello nella Giornata mondiale della Salute Mentale

La nuova campagna di Fondazione Soleterre, lanciata per la ricorrenza del 10 ottobre, ha l’obiettivo di garantire il diritto alle cure psicologiche gratuite per i bambini e gli adolescenti nei reparti pediatrici e ribadire l’esigenza di istituire un professionista di salute mentale di base

10 ottobre 2024
Il 10 ottobre è la Giornata mondiale della salute mentale

Il 10 ottobre è la Giornata mondiale della salute mentale

Uno psicologo per ogni reparto”: è il titolo della nuova campagna di Fondazione Soleterre, lanciata in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, ma anche un appello concreto, urgente, di persone vere, di ogni età e genere.  

Con questo spot, l’impegno di Soleterre si concentrerà in Italia a partire dai territori in cui le disuguaglianze sono più sentite nell’accesso al sistema sanitario. 

L’appello per lo psicologo gratuito in reparto e di base

Fondazione Soleterre lancia la campagna "Uno psicologo per ogni reparto"
Fondazione Soleterre lancia la campagna "Uno psicologo per ogni reparto"

L’obiettivo della Fondazione, che ha pubblicato oggi lo spot (disponibile qui), durante un evento ai Frigoriferi Milanesi alla presenza di diversi esperti, tra cui medici, psicologi, psicoterapeuti e psico-oncologi, è di sancire il diritto alle cure psicologiche gratuite per i bambini e gli adolescenti attraverso la presenza di almeno uno psicologo specializzato in oncologia in ogni reparto di oncoematologia pediatrica. Soleterre chiede inoltre che il supporto psicologico venga riconosciuto come parte integrante della cura dal Sistema Sanitario Nazionale, perché non esiste salute senza la salute mentale e il benessere emotivo deve essere un diritto garantito a tutte le persone, non un privilegio per le classi più abbienti.

Il Manifesto per il supporto psicologico di Soleterre

La ricorrenza annuale, istituita dall’Oms nel 1992, è stata anche l’occasione per presentare il Manifesto per il supporto psicologico gratuito di Fondazione Soleterre, che contiene 5 principi fondamentali e necessari per garantire a tutte le persone il supporto psicologico gratuito e accessibile.

  1. Il supporto psicologico è un bene pubblico e deve essere realmente accessibile a tutta la popolazione perché senza benessere mentale non può essere raggiunto uno stato di salute né individuale né collettivo.
  2. Il supporto psicologico deve essere gratuito per tutte e tutti. Non può essere un privilegio di chi se lo può permettere. Il Sistema Sanitario Nazionale è il luogo dove promuovere l’equità e, con una media di solo 2,3 psicologi ogni 100mila abitanti tra ospedali e consultori pubblici, molte persone che hanno un urgente bisogno sono costrette a pagare privatamente un professionista. Ma una seduta di psicoterapia privata, il cui costo varia dai 50 agli 80 euro l’ora, è oggi inaccessibile per molte persone in Italia.
  3. Tutti i reparti di onco-ematologia pediatrica negli ospedali pubblici devono garantire la presenza di uno psicologo strutturato dal SSN specializzato in psico-oncologia e tutte le pediatrie pubbliche devono avere uno psicologo specializzato nell’età evolutiva. Il benessere emotivo concorre al successo delle cure, incoraggia l’aderenza alle terapie e migliora la qualità della vita durante la malattia. Oggi, nella gran parte dei casi, gli psicologi hanno contratti precari e/o sono pagati da enti del Terzo Settore, come ad esempio Soleterre.
  4. Deve essere istituita a livello nazionale la figura dello psicologo di base che si prenda cura gratuitamente sul territorio della popolazione, a partire dai bambini, dagli adolescenti e dalle loro famiglie. Così come accade per la figura del medico di base e del pediatra, la figura dello psicologo di base può essere creata a partire dagli attuali psicologi e psicoterapeuti in convenzionamento con il SSN. Si riuscirebbe così ad attivare in tempi rapidi una struttura capillare sul territorio in grado di prendere in carico tempestivamente un bisogno che è sempre più urgente.
  5. Il Governo deve allineare la spesa in salute mentale agli standard degli altri Paesi ad alto reddito, passando dal 3,4% attuale ad almeno il 10% della spesa sanitaria complessiva. Questo significa che l’Italia dovrebbe destinare 7,5 miliardi di euro aggiuntivi all’anno per inserire un numero adeguato di psicologi sul territorio e negli ospedali, aumentando così la presenza di supporto psicologico all’interno del Servizio Sanitario Nazionale.

Mancano gli psicologi 

In Italia c'è carenza di psicologi
In Italia c'è carenza di psicologi

I principi espressi nel manifesto della Fondazione Soleterre, tuttavia, devono fare i conti con la carenza strutturale di professionisti nel nostro Paese. Il numero di psicologi attivi nel SSN, infatti, è molto inferiore rispetto alle necessità espresse dalla popolazione italiana. Con 2,38 psicologi ogni 100mila abitanti nei consultori e 2,2 psicologi ogni 100mila abitanti negli ospedali pubblici, siamo molto lontani dall’avere 1 psicologo ogni 1.500 abitanti, rapporto che numerosi studi di settore indicano come necessario.

Le attività psicologiche e psicoterapeutiche nel nostro Paese, soprattutto quelle dedicate all’infanzia e all’adolescenza sono trattate come un bene di lusso e non sono ritenute essenziali, nonostante l’80% di bambini e adolescenti in Italia non ha accesso al supporto psicologico gratuito e che 6 bambini su 10 sotto i sei anni e 7 su 10 sopra i sei anni mostrano problemi psico-comportamentali.

L’impegno di Soleterre

Per questo Fondazione Soleterre, che si batte da oltre 22 anni perché il diritto alla salute sia effettivamente riconosciuto ed esercitato, ha scelto di impegnarsi creando le condizioni per poter inserire uno psicologo in ogni reparto ospedaliero italiano, partendo da quelli pediatrici. Grazie alla raccolta fondi inizierà quindi a inserire i professionisti contrattualizzandoli direttamente e creando con la politica sanitaria locale meccanismi di finanziamento pubblico-privato, per raggiungere la strutturazione dei professionisti. Questo tipo di ingaggio permette una presa in carico dei pazienti nel tempo, stabile e continuativa, condizione necessaria per una vera cura del paziente.