Ha voluto
accanto a sé il padre nel giorno più importante della sua vita. Per questo, sabato scorso, dopo la cerimonia in chiesa a Catena di Villorba, in provincia di Treviso, Martina Franchin, 39 anni, è corsa con lo sposo Nicola Zanatta alla
casa di riposo Santa Bona, dal suo papà, per festeggiare con lui un
secondo e ancor più emozionante
matrimonio. Così
Renato, 77 anni, residente nella Rsa da tre anni, ha potuto vedere la figlia in abito bianco
convolare a nozze, in una cerimonia che ha commosso tutti, personale e sposi.
La sorpresa alla sposa
È stato Nicola Zanatta, il futuro sposo, a organizzare tutto, all'insaputa della donna, che sognava quel momento da sempre ed era dispiaciuta di non poter avere papà Renato al suo fianco al matrimonio. Un sogno che è diventato comune, tanto che l'uomo ha deciso di organizzare la
sorpresa subito dopo la cerimonia in chiesa.
Martina Franchin e Nicola Zanatta all'uscita dal matrimonio in chiesa, a Catena di Villorba, nel trevigiano (Facebook)
Renato Franchin, infatti, da 3 anni risiede nella
casa per anziani di Santa Bona, dopo che nel 2020 è stato colpito da un'emorragia cerebrale. Purtroppo pochi giorni prima delle nozze della figlia Martina l'uomo era stato ricoverato in ospedale, quindi non avrebbe comunque potuto presenziare. "Ma per me era
fondamentale condividere questo giorno con lui", ha spiegato la sposa. Ed è per questo che, poche ore dopo la cerimonia ufficiale, la
coppia di novelli sposi non ha esitato ed è corsa alla casa di riposo, dove ad attenderli c'era l'anziano, in carrozzina ad aspettarli, vestito di tutto punto per accompagnare la figlia al secondo "sì". "È stata
un’emozione immensa: ero molto triste per il fatto che mio padre non fosse riuscito ad accompagnarmi all’altare il giorno del mio matrimonio - racconta Franchin al
Corriere -. Due settimane prima, era stato anche in ospedale per l’aggravarsi delle sue condizioni, non avrebbe retto ad una giornata così impegnativa. Appena è terminata la cerimonia in chiesa sono corsa subito da lui, volevo mi vedesse con l’abito da sposa. Mai avrei pensato ad una sorpresa così bella", ha aggiunto riferendosi al bellissimo gesto organizzato dal marito con l'aiuto dei dipendenti della Rsa. "Quando siamo entrati, dopo la cerimonia a Catena, abbiamo trovato
mio papà sulla sedia, vestito per l’occasione ed è stato lui ad accompagnarmi all’altare della chiesa".
Il secondo matrimonio in Rsa
Commosso tutto il personale della casa-albergo, allertato da Zanatta, che ha assistito alle seconde nozze della coppia nella chiesetta a fianco della struttura, allestita di tutto punto per l'occasione, con fiori e candele. E ovviamente non poteva mancare il parroco, che aspettava gli sposi all’altare per un nuovo
scambio dei voti nuziali, questa volta davanti al padre di Martina. "Lì io e Nicola abbiamo riletto le nostre promesse.
Papà non parla, ma con gli occhi, a modo suo, si è comunque espresso". La 39enne ha quindi voluto ringraziare tutti i dipendenti della casa di riposo di Santa Bona: "Ho saputo che si sono fatti veramente in quattro per organizzare il mio ‘secondo’ matrimonio nella chiesetta dell’istituto. Il mio grande abbraccio va anche a loro per avere
realizzato il mio sogno di farmi accompagnare all’altare dal mio caro papà. Sono sicura che anche lui ha apprezzato molto, lo abbiamo visto dai suoi occhi pieni di emozione".
La residenza per anziani
Anche il personale della struttura, il pubblico commosso di queste 'seconde nozze' ha voluto congratularsi con marito e moglie per aver scelto di condividere con Renato questo momento fondamentale della loro vita. "
Abbiamo contato i giorni con te. Il sogno che papà prendesse parte al tuo matrimonio è diventato anche un po’ nostro - hanno scritto sulla loro pagina Facebook, rivolgendosi a Martina -. Ed eccoti qui, più bella che mai davanti a lui. Ed eccolo qui, il tuo papà, ad accompagnarti verso il tuo sposo. I vostri gesti e le vostre promesse d’amore scambiate al suo cospetto risuonavano di
riconoscenza, di amore, di compiutezza. Ha stravinto l’Amore oggi alle Ract. Viva gli sposi, viva i genitori degli sposi". Ad accompagnare il post le foto di quella giornata piena di gioia. "È stato un momento meraviglioso per tutti noi - ha detto la coordinatrice del reparto della residenza per anziani, Alessandra Pinarello, al
Corriere -. Il compagno di Martina ci aveva chiesto la possibilità di ripetere la cerimonia davanti a Renato. Ci ha spiegato che, a causa dell’improvvisa malattia di futuro suocero, non era riuscito a
chiedergli ufficialmente la mano della figlia e che, ora, avrebbe voluto farlo assistere alla loro unione. Abbiamo dunque pensato di addobbare la chiesa e vestire con abiti eleganti Renato perché tutto fosse magico, proprio come un vero matrimonio. Tutti abbiamo dato una mano, medici e infermieri compresi. Un momento di grande gioia che ci porteremo sempre nel cuore".