Vivono su una barca a vela e da lì lavorano in smart working per due aziende di Torino. La scelta di vita presa cinque mesi fa da Elena Costa, data engineer, e Federico Caggiano, data scientist, entrambi torinesi ventisettenni, con la passione per il mare.
Quando hanno deciso di andare a convivere non si sono messi alla ricerca di un appartamento, ma di una barca. Il 20 aprile salperanno da Marina di Ravenna in Romagna, per raggiungere Imperia in Liguria. Si sono presi due settimane di ferie per poter navigare nel Mediterraneo e raggiungere il porto che hanno scelto come base, raccontando il loro viaggio sui social.
Vivranno a bordo di "Atena”, si chiama così la barca che hanno acquistato lo scorso 27 ottobre a Porto Garibaldi, nei lidi ferraresi, poi ormeggiata a Marina di Ravenna. Ci abitano dal 25 novembre: “Abbiamo passato l'inverno sulla barca per sistemarla. Ogni 2-3 settimane torniamo a Torino. Siamo dipendenti di due aziende di consulenza informatica che offrono smart working flessibile - spiega Elena all’Ansa - Così possiamo accorpare i giorni che dobbiamo fare in presenza. Ci spostiamo a Imperia perché sarà più comodo il collegamento”.
La svolta in pandemia
L'idea si è costruita nel tempo, ma è stata la pandemia la svolta. Quel periodo ha spalancato le porte allo smart working e molte aziende, ancora oggi, lo prevedono in misure più o meno durature. Non sono gli unici ad aver preso questa palla al balzo per poter lavorare da luoghi sicuramente più suggestivi di un ufficio, come può essere appunto una barca, cambiando i propri ritmi di vita.
“Non volevamo più una vita in città - confida - È un'esperienza che nasce da un sentimento positivo di desiderio di avventura e scoperta, ma anche dalla consapevolezza di un futuro incerto per la crisi climatica. La pandemia ci ha fatto domandare più volte se vivessimo davvero come vogliamo". Hanno anche creato un profilo Instagram atena.sailing per raccontare il loro prossimo viaggio dalla Romagna alla Liguria.