“Ciao a tutti. Che dire, non so neanche da dove iniziare. Oggi ho ricevuto una chiamata che mi ha stravolto di emozione. Sarò la portabandiera ai giochi Paralimpici di Parigi e già dirlo ad alta voce mi fa battere il cuore fortissimo”.
Ambra Sabatini lo annuncia così, con un video dalla sua cameretta: la campionessa di Porto Ercole, 22 anni, guiderà la spedizione paralimpica azzurra ai Giochi di Parigi 2024 sventolando il Tricolore italiano alla Cerimonia d’apertura, il 28 agosto in Place de la Concorde.
Un passaggio di consegne importante, quello che l’aspetta, visto che la precedente portabandiera a Tokyo 2020 era stata la plurimedagliata schermitrice Bebe Vio. Al suo fianco, come alfiere maschile, ci sarà Luca Mazzone.
L’annuncio della Portabandiera: “Un sogno che si avvera”
“Sono onoratissima di poter ricoprire questo ruolo. È un sogno che ho sempre avuto nel cassetto e penso che ogni atleta lo abbia.Farlo proprio quest'anno per me è un grande onore” aggiunge la stella dell’atletica italiana, oro a Tokyo nei 100m categoria T63) – con le compagne Martina Caironi (argento) e Monica Contrafatto (bronzo), sul podio insieme a lei – e detentrice del record del mondo, stabilito lo scorso anno, nella stessa distanza: 13”98.
La 22enne livornese, tesserata Fiamme Gialle, molto emozionata, ci tiene a ringraziare il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli e la giunta del Cip “per aver creduto in me. Che dire, io ce la metterò tutta per ricoprire al meglio questo importantissimo compito e per portare in alto il tricolore ancora una volta”. “Un grosso in bocca al lupo e complimenti ai miei colleghi olimpici – conclude Sabatini – e al mio collega portabandiera. Ci vediamo a Parigi!”.
Le parole del presidente del Cip Pancalli
“Due protagonisti dello sport paralimpico italiano e mondiale che rappresentano al meglio una squadra con importanti ambizioni e grandissimo talento – dichiara il presidente del comitato paralimpico, motivando la scelta di Sabatini e Mazzone come portabandiera a Parigi 2024.–. Due nomi che sono espressione di altrettante discipline tra le più medagliate del panorama azzurro, due percorsi sportivi che rappresentano due diverse generazioni di campioni. Sono certo che entrambi sapranno veicolare al meglio i valori del nostro movimento, rappresentando un esempio per tante persone e tanti giovani con disabilità che decidono di avviarsi alla pratica di una disciplina sportiva”.
“Ambra, giovanissima, nonostante si sia affacciata da pochi anni sul palcoscenico internazionale, è già una delle più grandi campionesse di atletica paralimpica della storia e rappresenta non solo il presente ma anche il futuro del movimento paralimpico, oltre che un esempio di riscatto per tanti giovani – prosegue Pancalli –. Luca, con le sue cinque partecipazioni ai Giochi Paralimpici, i 3 ori e i 5 argenti vinti, è una delle bandiere del paralimpismo italiano e mondiale”, conclude.
Chi è Ambra Sabatini
Nata nel 2002 a Livorno, ormai orgogliosa cittadina di Porto Ercole, Ambra Sabatini è una sportiva da sempre. Non la ferma nemmeno quell’incidente in scooter che, il 5 giugno 2019, proprio stava andando con il babbo agli allenamenti all’atletica Grosseto, le costa l’amputazione di un arto: la gamba sinistra, proprio sopra il ginocchio, rimasta schiacciata nell’urto con l’auto che li ha centrati in pieno invadendo la loro carreggiata di marcia.
Dal letto di ospedale guarda le imprese del suo mito, la futura compagna in maglia azzurra Martina Caironi, e sogna di tornare in pista. Così dopo la riabilitazione si è subito cimentata nel nuoto e nel ciclismo, non avendo inizialmente a disposizione una protesi da corsa. Questa arriva nel 2020, consentendole di ricominciare a praticare la sua amata atletica.
Ci mette poco a imporsi non solo nel panorama italiano, ma soprattutto in quello internazionale: al Grand Prix di Dubai corre 100 metri piani nella categoria T63 in 14”59, nuovo primato mondiale paralimpico e soprattutto tempo valido per la qualificazione ai Giochi di Tokyo. Qui sappiamo bene come va a finire: fissa il nuovo limite a 14”11, battendo in finale le compagne Caironi e Contrafatto, andando a comporre un podio tricolore spettacolare.
Il 13 luglio 2023 stravince anche ai Mondiali di Parigi, tornando a registrare il record del mondo (stavolta con 13”98, prima atleta paralimpica a scendere sotto il muro dei 14 secondi) e precedendo nuovamente le due compagne di squadra.