Il miliardario, l’imprenditore, l’editore, il presidente del Milan, il politico: in una parola
il Cavaliere. Che si è spento oggi, a 86 anni, al San Raffaele di Milano dove era ricoverato da qualche giorno. I funerali si svolgeranno mercoledì 14 giugno al Duomo e per le giornata è stato proclamato lutto nazionale.
Il legame con mamma Rosa
Prima di essere tutte queste cose, però,
Silvio Berlusconi è stato un figlio che ha molto amato la sua cara mamma. Era il primogenito di Rossella Bossi, nota come
mamma Rosa, e per tutta la sua vita ha avuto un intenso legame con lei, che è stata la sua prima fan, anche nella 'discesa in campo' del 1994.
Silvio Berlusconi con mamma Rosa (Afp)
"Se pensi che sia la cosa giusta - ha poi raccontato il figlio delle parole che gli disse allora la madre - falla". Pur tra i mille impegni, per anni non c'è stato lunedì che non pranzasse con lei nella casa milanese di viale San Gimignano nel capoluogo lombardo.
Al centro la sua famiglia
Due aspetti del suo carattere che lo hanno sempre contraddistinto sono stati
l'amore per le donne, con gioie e dolori, e quello per la
famiglia, a cui teneva più di ogni altra cosa. Ne ha avuta una numerosa, con tre figlie femmine: la primogenita Marina, poi Barbara ed Eleonora.
Silvio Berlusconi con la figlia primogenita Marina ed i nipotini a Mougins (Francia), in una immagine del 07 gennaio 2010 (ANSA)
Tra le ultime apparizioni in pubblico insieme a mamma Rosa, c’è stata quella al seggio della scuola media Dante Aligheri a Milano per le politiche del 2006, al centro di una piccola boutade: il leader del centrodestra, prima di lasciarla entrare in cabina, le aveva raccomandato di "mettere una croce sul simbolo di Forza Italia senza aggiungere altri segni", guadagnandosi un richiamo del rappresentante di lista. "
Mi sento un patriarca": Silvio Berlusconi l'aveva confessato ad Alfonso Signorini in una intervista pubblicata su Chi per i suoi ottant'anni. E l’amore e la cura per la famiglia li ha imparati proprio da Rosa Bossi, la donna che
gli è stata sempre al fianco dispensandogli preziosi consigli. Quando la madre si ammalò, fino alla sua morte nel 2008, il politico è andata sempre a trovarla nell'appartamento che le aveva regalato, dandosi il cambio con i fratelli Paolo e Maria Antonietta, per non lasciarla mai sola.
Silvio Berlusconi con la figlia Marina e la fidanzata Marta Fascina
Chi era Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi era nato a Milano il 29 settembre 1936, da Luigi, impiegato e poi dirigente di banca, e Rosa Bossi, segretaria alla Pirelli e poi casalinga. Maturità classica ai salesiani e laurea in Giurisprudenza con 110 e lode.
Due matrimoni, Carla Dall’Oglio e Veronica Lario;
5 figli, due fidanzate,
Francesca Pascale e Marta Fascina,
16 nipoti, una bisnipote. Prima di dare inizio al suo impero economico partendo dall’edilizia e diventando ‘Cavaliere del lavoro’, e di rivoluzionare la comunicazione attraverso la tv commerciale, da ragazzo era stato
cantante e intrattenitore sulle navi da crociera insieme a Fedele Confalonieri. Imprenditore a partire dagli anni 60, prima nel settore immobiliare (Milano 2 e Milano 3 all’apice del successo), poi nel settore dei media: nel 1978 fonda Fininvest e nel 1993 Mediaset dove convergerà anche Mondadori.
Una immagine che ritrae Silvio Berlusconi giovanissimo con la madre Rossella, il padre Luigi e la sorella minore Maria Antonietta (ANSA)
Nel 1985 e per i 20 anni successivi è
presidente del Milan Calcio, nel 2018
del Monza. Dal 1993 entra in politica e fonda Forza Italia. È stato quattro volte presidente del Consiglio, 3.339 giorni in carica, record nell’Italia repubblicana. Prima di lui solo Giovanni Giolitti e Benito Mussolini. Deputato per quattro legislature, senatore per due, parlamentare europeo e presidente del Consiglio Europeo.
L’attenzione agli anziani
In Silvio Berlusconi, sia imprenditore che politico, si è sempre percepita la
tensione al bene comune e la grande spinta ad essere vicino ai più deboli. Pur essendo uno degli uomini più ricchi d’Italia, e del mondo, non ha mai dimenticato gli ultimi, i più bisognosi, con uno sguardo privilegiato agli
anziani.
Silvio Berlusconi ha avuto, nel corso della sua carriera politica, sempre un occhio di riguardo per gli anziani
"Oggi nessuno anziano può vivere con una
pensione minima di 500 euro: è doveroso e indispensabile aumentare almeno a mille euro i minimi pensionistici. Nessun anziano deve essere escluso da questa misura, comprese le nostre mamme che hanno lavorato tutti i giorni a casa e che devono poter avere vecchiaia dignitosa". Lo aveva detto nel 2017 in un messaggio a Federanziani, aggiungendo che nel governo di centrodestra "ci sarà anche un ministero per la terza età". Silvio Berlusconi, dopo la condanna, aveva anche espiato la sua pena ai servizi socialmente utili proprio in una struttura per anziani.
L’amore per gli animali
Berlusconi circondato dai suoi cagnolini
Berlusconi aveva anche un rapporto speciale per gli
animali. Tra i molti cani che hanno fatto parte della sua vita e che ha accolto nelle sue residenze, ha avuto certamente un rapporto speciale con Dudù. È diventata famosa la foto nella quale, nei corridoi di Palazzo Grazioli, insieme a Vladimir Putin, i due capi di Stato sono stati immortalati mentre giocavano con l’amico a quattro zampe. Per la Giornata Mondiale del Cane del 2022, aveva lanciato un messaggio inequivocabile: "Tanti auguri a tutti i nostri
amici a quattro zampe. Come diceva l'indimenticabile Totò, 'i cani sono qualcosa a metà strada tra gli angeli e i bambini e sono per tutti noi degli amici inarrivabili, sinceri e fedeli’. Io consiglio agli amici e soprattutto alle persone sole di prendersi in casa un cane. Ne trarranno un grande beneficio".
Berlusconi allatta un agnellino
L’amore di Silvio Berlusconi si rivolgeva non solamente ai cani, ma più in generale a tutti gli animali. Nel 2017 aveva anche "adottato" cinque agnellini salvandoli dalle tavole pasquali, aderendo alla campagna "
A Pasqua scegliete la vita" della Lega animalista di Michela Vittoria Brambilla. Gli animalisti erano scesi in piazza per dire 'no' a quella che venne definita la ‘strage degli innocenti’. Divenne virale la foto nella quale proprio Silvio Berlusconi era intento ad allattare un piccolo agnellino con un biberon.
La questione Lgbtq+
"Un uomo che nel bene e nel male lascia un segno per l'Italia". Così lo definisce Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay Lgbt+, Solidale, Ambientalista, Liberale nel giorno della sua scomparsa. Ricorda Berlusconi come "la persona liberale che ha contribuito alla
divulgazione delle tematiche Lgbt+ all'interno delle sue reti televisive: dalle prime interviste fino all'abbattimento della censura della cinematografia" di genere "con i 'bellissimi' di Rete 4, che negli anni 90 portavano per la prima volta le
storie di lesbiche, gay, bisessuali e trans senza censure nelle case degli Italiani".
Silvio Berlusconi è stato il primo a ospitare nei palinsesti Mediaset ospiti e produzioni cinematografiche Lgbtq+
"Il suo percorso politico, contornato da luci ed ombre, si è anche alternato da chiusure ed aperture ai diritti Lgbt+. Negli anni molti di noi hanno espresso le proprie posizioni sul suo operato - conclude Marrazzo -, oggi è tempo solo per il cordoglio alla famiglia, a suoi cari ed a quanti gli sono vicini". "Nella storia del centrodestra e del Paese, possiamo annotare che la più bella
campagna governativa contro l'omofobia, la nascita dell'Oscad di Polizia e Carabinieri siano diventati realtà sotto i governi guidati da Silvio Berlusconi e con i quali ci siamo onorati, assieme all'allora ministra Mara Carfagna, di collaborare dando il nostro contributo in prima fila per i diritti civili lgbt". Così il direttivo di GayLib in una nota. "Il vero omaggio alla sua memoria si porterà avanti sostenendo
l'azione e il pensiero liberale in Italia e in Europa. Quelle idee che hanno guidato l'intera esistenza politica e umana di Silvio Berlusconi".