Dal diritto all'aborto, alla tassa sul carbonio, passando per eutanasia e depenalizzazione della cannabis: l'iniziativa 'My Voice, My Choice’ promossa dal movimento paneuropeo Eumans, guidato da Marco Cappato, approda al Parlamento europeo di Bruxelles. L'obiettivo è dare una forma legislativa a una un'iniziativa dei cittadini europei sull'accesso sicuro all'aborto e a sei petizioni su intelligenza artificiale, carbon pricing, stop ai sussidi per gli allevamenti intensivi, diritto all'interruzione di vita, aborto e la depenalizzazione della cannabis.
"Una rivoluzione di sostenibilità ambientale e diritti civili che vogliamo proporre con l'attivazione diretta da parte dei cittadini”, ha evidenziato Cappato, rilevando l'assenza di una marcata “sensibilità” da parte delle istituzioni comunitarie a “promuovere una partecipazione dal basso”. Con il rischio - ha puntualizzato - che l'Europa “vada a sbattere”.
Le sette iniziative devono raccogliere un milione di firme, provenienti da 7 Paesi dell'Ue: il numero di governi è già raggiunto, ora manca da superare la soglia minima delle firme per portare le iniziative all'attenzione di Bruxelles. "Il diritto di petizione è tra i diritti fondamentali dell'Ue, che avvicina l'istituzione che a volte può sembrare lontana e scollegata dal mondo reale”, ha osservato l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Valentina Palmisano, promotrice dell'iniziativa al Parlamento europeo di Bruxelles. Ha ricordato che all'anno vengono “presentate solo 1.500 petizioni”, una cifra che andrebbe “incrementata”. Alla presentazione dell'iniziativa anche l'eurodeputato Pd, Pierfrancesco Maran e Benedetta Scuderi dei Verdi Ue, da cui è arrivato l'invito a “promuovere la democrazia diretta” dando la possibilità ai cittadini di decidere, ma rafforzando anche gli strumenti già esistenti”.