Elezioni americane: Trump vuole proteggere le donne, ma da cosa?

Di prepotenza e con fare paternalistico il candidato repubblicano si erge a protettore delle donne, contro la loro volontà: “che a loro piaccia o meno”. Harris non perde occasione per fargli notare che sono “parole offensive”

di TERESA SCARCELLA
1 novembre 2024
Progetto senza titolo - 1

Harris e Trump

A pochi giorni dal voto le elezioni americane continuano a battersi sui soliti terreni, quelli più caldi...tra cui i diritti delle donne. Con Donald Trump che si erge di prepotenza a protettore delle donne: “le proteggerò che a loro piaccia o meno”. Parole che a Kamala Harris – ma non solo a lei – suonano come “molto offensive”. 

Una percezione che evidentemente il candidato repubblicano non riesce a capire, così come non recepisce i consigli di chi gli suggerisce di evitare toni ed espressioni paternalistiche. “Il mio staff mi ha detto quattro settimane fa e mi dice sempre di non parlare del voler proteggere le donne. Mi dicono che è inappropriato – ammette lui stesso durante il comizio in Wisconsin – Ma io proteggerò le donne che a loro piaccia o meno”. Lui, convinto in questo modo di accaparrarsi i favori delle elettrici, parla a loro come se fossero creature indifese e allarga le braccia per accoglierle e spingerle sotto le sue ali protettive. Che poi proteggerle esattamente da cosa?

“Solo le ultime parole in ordine temporale che rivelano cosa l'ex presidente pensa delle donne, del loro arbitrio, dei loro diritti e delle loro capacità decisionali sul proprio corpo”, tuona Harris, che non perde occasione per bacchettare il suo avversario che, dal canto suo – diciamolo - le regala molti assist. "C'è ancora molto lavoro da fare, ma ogni giorno il mio oppositore ci offre indicazioni che rinforzano il fatto che non si batterà per i diritti riproduttivi delle donne”.

La vicepresidente, d’altronde, parla al suo elettorato. E’ infatti appurato il suo vantaggio fra le donne, così come quello di Trump fra gli uomini, soprattutto bianchi. Una spaccatura che spinge a parlare addirittura di “battaglia dei sessi”.

Il tema immigrazione

Un altro tema cruciale è senza dubbio quello dell'immigrazione. Oltre a voler avviare la “maggiore deportazione della storia” per “fermare l'invasione” dei migranti illegali, Trump starebbe preparando una stretta anche sull'immigrazione legale, con potenziali effetti negativi sulla capacità delle aziende di assumere lavoratori stranieri. Un ritorno al passato, alle politiche del suo primo mandato tra cui il divieto di viaggiare in Usa da diversi paesi a maggioranza musulmana, la sospensione del reinsediamento dei rifugiati dall'estero e una norma che mira a bloccare gli immigrati a basso reddito, disabili o che parlano poco inglese, in modo che queste persone non possano alla fine usufruire dei sussidi pubblici.

Per marcare le posizioni assurde e discriminatorie del suo avversario, Kamala Harris è andata a Las Vegas con la popolare Jennifer Lopez, le cui origini portoricane puntano a rinfrescare la memoria dell’elettorato sulle offese lanciate durante il comizio dell'ex presidente a New York contro una Porto Rico "isola della spazzatura”.