Verso il
reato universale. Mercoledì 24 maggio la maggioranza di governo ha
bocciato due emendamenti che avrebbero introdotto nell'ordinamento italiano la trascrizione degli atti di nascita dei figli delle coppie omosessuali concepiti all'estero. Le proposte avanzate rispettivamente da Pd e +Europa, che hanno portato in Parlamento le istanze avanzate da alcuni sindaci, riguardano il progetto di legge di Fratelli d'Italia sulla
maternità surrogata. Il centrodestra si dimostra così schierato compatto a favore della risoluzione che punisce questa pratica, già illegale nel nostro Paese, anche quando effettuata all'estero, se scelta da cittadin* Lgbtq+ che poi hanno intenzione di crescere i/le figl* così concepit* in Italia.
Tutti i figli avuti all’estero tramite maternità surrogata devono essere riconosciuti dai genitori in Italia
Il voto in Commissione Giustizia
Il 24 maggio ci sono stati vari rinvii e sospensioni del voto su 20 emendamenti al progetto di legge del partito della premier Meloni, a causa del taglio del numero dei parlamentari che ha bloccato i lavori della
Commissione Giustizia della Camera. Tre deputati di questa assemblea, infatti, erano anche chiamati per la prima seduta del Collegio d'Appello. La loro assenza avrebbe "mandato sotto" la maggioranza con i numeri e per questo
il presidente Ciro Maschio ha sospeso i lavori per cinque minuti, per consentire le sostituzioni di questi parlamentari con altri esponenti dei rispettivi gruppi (Fi, Lega e Pd). "Se ce ne sarà bisogno, siamo pronti a fare ostruzionismo per tutta la notte", aveva detto Alessandro Zan, deputato Pd e membro della Commissione, lasciando i lavori dopo la sospensione. Sbloccato l'impasse, si è passati al voto sulle proposte delle opposizioni che sopprimevano l'articolo unico della pdl di Fdi su
l reato universale di maternità surrogata. Gli emendamenti sono stati
respinti per 14 voti a 12.
La Commissione Giustizia della Camera ha respinto gli emendamenti di Pd e +Europa al progetto di legge per rendere la maternità surrogata un reato universale
Per la maggioranza ha votato anche lo stesso Ciro Maschio, come hanno riferito alcuni deputati dell'opposizione. "Sì ho votato, per esprimere la mia posizione su un
tema che riguarda i diritti, fermo restando che ho garantito l'imparzialità nella conduzione della seduta", ha detto ai cronisti, rispondendo alle critiche delle opposizioni. Zan ha infatti definito "una sgrammaticatura" il voto di Maschio, anche se ha ammesso che "è stato ininfluente". Il seguito dell’esame degli emendamenti presentati è stato quindi rinviato alla prossima settimana, come chiesto dalle forze di opposizione, con i dem che avevano nuovamente minacciato l’ostruzionismo qualora la maggioranza avesse insistito per procedere con le votazioni anche in seduta notturna. Il testo dovrebbe approdare in Aula a
giugno, dopo l’esame di alcuni decreti.
Le reazioni: Zan "Volontà persecutoria", Varchi "Tutelati i bambini", M5S "Pagina buia per i diritti"
Il deputato Pd Alessandro Zan
"Hanno confermato la loro
volontà persecutoria contro le famiglie arcobaleno" sostiene il dem Alessandro Zan, tra i protagonisti della seduta di ieri alla Camera per discutere sul tema del riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali. "La proposta di legge non inficia i diritti dei bambini. Ci sono sentenze della Cassazione e della Corte costituzionale che affermano chiaramente che il
genitore intenzionale può chiedere l'adozione e che il Tribunale dei minori valuta la reale esistenza di un rapporto con il bambino, senza trascrizione automatica di atti secondo leggi di altri Stati. E questo proprio a tutela dell'interesse preminente del bambino", replica Carolina Varchi (FdI), relatrice alla pdl sull'utero in affitto.
Carolina Varchi, deputata di FdI, relatrice del testo della proposta di legge sull'utero in affitto
"Se il buongiorno si vede dal mattino, c'è da prepararsi al peggio: l'inizio dell'esame degli emendamenti sulla 'Pdl maternità surrogata' segnala una nuova pagina buia per i diritti scritta da Fdi, Lega e Forza Italia" sostengon in una nota i
deputati M5S Stefania Ascari, Federico Cafiero De Raho, Valentina D'Orso e Carla Giuliano. "Vedremo cosa faranno alla ripresa dei lavori la prossima settimana, anche sugli emendamenti M5S che mirano a tutelare i diritti di bambini e bambine. Ma il segnale è già chiarissimo: il governo di Giorgia Meloni e tutto il centrodestra vogliono pervicacemente
negare ai minori il diritto ad avere due genitori e tutta la rete parentale. È un accanimento inaccettabile e vergognoso".
Il reato universale di maternità surrogata
Era stata la ministra delle Pari opportunità e della Famiglia,
Eugenia Roccella, mesi fa, ad aprire il dibattito sul tema, definendosi
profondamente contraria al ricorso alla maternità surrogata, parlando di "
mercato dell’utero in affitto". Stesso discorso ripetuto ai
sindaci 'disobbedienti' di alcune delle principali città italiane che in queste settimane, dopo la scelta del governo di vietare la trascrizione di bambini e bambine di coppie omogenitoriali nat* all'estero, hanno più volte lanciato appelli all'esecutivo perché faccia un passo indietro. "Non c’è un confronto da fare - aveva detto Roccella –. Ci sono leggi e una sentenza precisa. I
sindaci sanno quello che possono e che non possono fare" La proposta di legge avanzata dal suo partito punta a considerare il ricorso alla gestazione per altri da parte di un* cittadin* italian*, un reato penale anche se effettuato all’estero.
Nell'infografica realizzata da Centimetri la mappa mondiale degli stati dove è consentita e dove è vietata la maternità surrogata (ANSA/CENTIMETRI)
"Sul cosiddetto
reato universale di maternità surrogata, oggi in discussione in commissione Giustizia, i partiti della maggioranza hanno nuovamente dimostrato
l'analfabetismo giuridico che li caratterizza, proponendo di perseguire penalmente chi, in un Paese estero, mette in atto una pratica del tutto lecita e regolamentata ai sensi della normativa di quel Paese" sostiene
Riccardo Magi, segretario di +Europa. "Stiamo provando, per dare seguito al monito che la Corte Costituzionale ha rivolto al Parlamento nel 2021, a chiarire che i bambini, una volta nati, indipendentemente da come e dove siano venuti al mondo, debbano in ogni caso essere
riconosciuti anche in Italia come figli dei genitori che si sono assunti la responsabilità genitoriale. Si tratta di una questione che riguarda la vita e i diritti fondamentali dei minori, che è urgente e prioritaria anche rispetto a ogni discussione di merito sulla gestazione per altri", conclude Magi.