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In Messico sempre più stati vogliono depenalizzare l'aborto e renderlo legale

di SOFIA FRANCIONI -
9 giugno 2022
Protest to demand women's reproductive rights in Argentina

Protest to demand women's reproductive rights in Argentina

Dopo la storica decisione della Corte Suprema del settembre 2021 che ha dichiarato incostituzionale criminalizzare l'aborto in tutto il Paese, in Messico sempre più Stati stanno consentendo l'accesso alla procedura. L'ultimo della lista è Baja California Sur, nella parte nord-occidentale, che si unisce a una al gruppo di governi federali del Paese che in questi mesi puntano a legalizzarlo o ad ammorbidire i termini per l'interruzione volontaria di gravidanza.
messico aborto legale

Le donne messicane festeggiano la decisione della Corte Suprema di decriminalizzare l'aborto

Sono già 10 stati su 32, tra cui Città del Messico dal 2007 e Oaxaca dal 2019, quello in cui l'aborto è legale e gratuito fino alla dodicesima settimana. Fino all'anno scorso, cioè prima che la Corte Suprema si esprimesse in favore dei diritti riproduttivi delle donne, in 28 Stati messicani l'aborto era un reato. Eccezion fatta per Città del Messico, Oaxaca, Veracruz e Hidalgo. "Oggi è una giornata storica per i diritti di tutte le donne messicane: uno spartiacque nella storia dei diritti di tutte le donne, specialmente delle più vulnerabili”, aveva affermato al tempo il ministro della Suprema Corte, Arturo Zaldívar Lelo de Larrea, "con questo criterio unanime della Corte costituzionale, non solo vengono invalidate le norme che erano oggetto di discussione, ma si stabilisce un criterio imperativo per tutti i giudici nel paese”. Dal 2021, dunque, tutte le donne - che prima rischiavano il carcere fino a tre anni per aver scelto l'ivg - non possono essere più perseguite per aver scelto l'aborto in nome della loro autodeterminazione. La storia dei diritti umani in Messico è una strada sempre in salita, ma i segnali che arrivano fanno ben sperare e contrastano con le restrizioni più severe introdotte appena oltreconfine, in Texas così come nel resto degli stati americani governati dai repubblicani. Al di là del cosiddetto muro della vergogna che divide Messico e Usa le donne infatti non hanno ancora il diritto di decidere sui propri corpi e sulla loro maternità.