In occasione delle elezioni europee che si terranno sabato 8 e domenica 9 giugno, palazzo Marino ha diramato un comunicato rivolto ai membri dei seggi che verranno istituiti sul territorio comunale. Il processo di voto, infatti, disciplinato per legge e spesso affiancato da procedure consolidatesi nel tempo, può risultare particolarmente discriminatorio e lesivo nei confronti delle persone transgender o non binarie.
Fulcro di questa direttiva è la suddivisione in file composte da maschi e femmine, che spesso gli scrutatori sono chiamati ad attuare per snellire la procedura di voto. Una tecnica che, in funzione dei registri di voto distinti in base alla dicotomia maschio/femmina, lascia ben poco spazio all’inclusività e all’identità di genere dei votanti. Di conseguenza, visto l’immobilismo a livello nazionale, l’amministrazione comunale meneghina ha scelto di muoversi autonomamente, chiedendo ai funzionari di “consentire a ciascuna persona, indipendentemente da età, genere, orientamento sessuale, disabilità, religione o provenienza, di esercitare questo diritto in tutta serenità”, come è possibile leggere nella nota diramata dai pubblici uffici.
L’anno scorso la prima volta
Una decisione presa già nel 2023 in occasione delle elezioni valevoli per la regione Lombardia e, di conseguenza, reiterata nel 2024 in occasione delle elezioni europee. Accogliere in modo inclusivo evita di mettere in imbarazzo le persone che decidono di recarsi a votare, costringendole ad eventuali coming out forzati una volta giunte davanti al bivio posto dall’identificazione in uno dei due registri. Una condizione che, oltre a costituire motivo di imbarazzo e di diffamazione, favorisce l’assenteismo, costituendo un ostacolo alla partecipazione democratica al voto.
Nella nota, inoltre, è possibile leggere quali sono le procedure consigliate per i presidenti, nonché per gli scrutatori e per le scrutatrici: “Per la prima volta, a partire dalle elezioni regionali 2023, l’amministrazione comunale intende sensibilizzare chi presiede il seggio elettorale affinché, consapevole dell'impatto della divisione in uomini e donne, non distribuisca gli elettori in due file, tenga i registri vicini e proceda all'identificazione delle persone solo quando arriva il proprio turno, optando per una modalità non discriminante e maggiormente rispettosa dell'identità di genere di ciascuno”.
La campagna di sensibilizzazione
Inoltre, palazzo Marino ha realizzato due video di sensibilizzazione. Il primo, in collaborazione con ArciGay Milano, ribadisce l’importanza di un processo di voto inclusivo. Il secondo, in collaborazione con Giuseppe Arconzo, delegato per le Politiche sull'accessibilità del Comune di Milano, vuole invece ribadire le norme volte a favorire l’accessibilità per le persone che non riescono a recarsi all’interno della cabina elettorale in autonomia, le quali hanno il diritto di essere accompagnate da un’altra persona.
Linee guida che, si spera, possano trovare la più ampia diffusione possibile, auspicabilmente anche al di fuori del territorio comunale milanese. Ciò contribuirebbe a rendere più inclusivo uno dei momenti cardine della vita della Repubblica.