La parità di genere in Parlamento? Di questo passo si raggiungerà nel 2063, lo dice l’ONU

Il rapporto “Progressi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile: Gender Equality in Focus 2024” evidenzia che ci sono stati progressi troppo lenti nel raggiungimento dell'uguaglianza di genere

17 settembre 2024
Sex sign as a metaphor of social issue

L'obiettivo 5 dell'agenda per lo sviluppo sostenibile afferma che la parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma una condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace (ANSA FOTO)

I progressi sull'emancipazione delle donne e delle ragazze nel mondo sono troppo lenti e le disuguaglianze comportano costi sconcertanti. È quanto rileva un rapporto dell'agenzia delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'emancipazione delle donne (Un Women) e del Dipartimento degli affari economici e sociali dell'Onu.

Il rapporto “Progressi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile: Gender Equality in Focus 2024”, evidenzia che ci sono stati progressi nel raggiungimento dell'uguaglianza di genere – ad esempio oggi le donne occupano 1 seggio su 4 in parlamento, un miglioramento significativo rispetto a dieci anni fa – ma al ritmo attuale, la parità in parlamento rimane un sogno lontano, irraggiungibile almeno fino al 2063.

Dalla prima pubblicazione a oggi

Dalla pubblicazione del primo rapporto di questa serie sono state adottate in tutto il mondo fino a 56 riforme legislative volte a colmare il divario di genere, ma secondo i dati presentati, nessuno degli indicatori dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 5 (sulla parità di genere) è stato ancora raggiunto.

E se la quota di donne e ragazze che vivono in condizioni di povertà estrema è finalmente scesa al di sotto del 10%, ci vorranno altri 137 lunghi anni per far uscire tutte le donne e le ragazze dalla povertà, mentre quasi una ragazza su quattro continua a sposarsi prima di raggiungere l'età adulta.

Il rapporto evidenzia inoltre il costo sconcertante delle disuguaglianze di genere, e sottolinea come I paesi a basso e medio reddito potrebbero perdere 500 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni se non colmano il divario digitale di genere.

L’urgenza di riforme legislative

Infine è evidente l'impatto delle riforme legislative in favore delle donne: i paesi con una legislazione sulla violenza domestica hanno tassi più bassi di violenza da parte del partner (9,5%) rispetto a quelli senza leggi (16,1%). "Il rapporto rivela una verità innegabile: i progressi sono realizzabili, ma non abbastanza velocemente”, ha affermato Sima Bahous, direttore esecutivo di UN Women.

Dunque, al Future Summit – in programma presso la sede delle Nazioni Unite il 22 e 23 settembre – i leader mondiali sono invitati a trovare un nuovo consenso internazionale per colmare il divario, garantendo l'uguaglianza e promuovendo l'emancipazione e i diritti di tutte le donne. Un obiettivo lontano, ma raggiungibile. “Per costruire un futuro in cui l'uguaglianza di genere non sia solo un'aspirazione, ma una realtà”, ha concluso Bahous.