Piombino, il Comune di centrodestra patrocina il Pride. Pro Vita: “Vergognoso”, il sindaco: “E’ diritto di espressione”

Per l’associazione è “intollerabile” che un’amministrazione di centrodestra sostenga un evento come il pride, andando contro le idee della propria area politica. Ma il Comune non è dello stesso avviso: “Supportiamo la volontà di ognuno di rivendicare i propri diritti come si confà a una istituzione”

di TERESA SCARCELLA -
27 giugno 2024
Francesco Ferrari, sindaco di Piombino

Francesco Ferrari, sindaco di Piombino

Piombino, 27 giugno 2024 – Ai Pro Vita proprio non va giù che ci sia una parte di destra che non sia ottusa o cieca di fronte ai diritti. Non digerisce la trasversalità di certi temi, né tantomeno l’apertura di alcuni politici e amministrazioni. Emblematico il caso di Piombino, dove il Comune di centrodestra con a capo il sindaco Francesco Ferrari ha deciso di patrocinare e quindi sostenere economicamente il pride. Alla notizia i Pro Vita hanno storto il naso: "È intollerabile che la giunta comunale di Piombino abbia deliberato il patrocinio e un finanziamento di 2.000 euro per il Piombino Rainbow Pride Fest 2024, dal 27 al 30 giugno e organizzato dall'associazione Led Libertà e Diritti Arcigay di Livorno, che prevede tra l'altro anche un'area kids per i bambini” è il commento del presidente Antonio Brandi, che rimprovera il Comune, accusandolo di disobbedire a mamma Meloni e di dare spazio a un mondo, a loro avviso, profano.

"L'amministrazione guidata da FdI, in netta contrapposizione alle politiche nazionali del partito, finanzia così richieste gender, di carriera alias, fluidità e indifferentismo sessuale e di legalizzazione dell'utero in affitto, nonché di apertura al matrimonio egualitario e all'adozione per coppie omosessuali – continua Brandi nel comunicato –. Tutto ciò è vergognoso e ci aspettiamo che i vertici locali e nazionali di Fratelli d'Italia prendano le distanze dal sindaco Ferrari, evidentemente non più in grado di rappresentare il partito né i cittadini che l'hanno votato ben consapevoli dell'area politica a cui diceva di appartenere". 

Ferrari, dal canto suo (che tra l’altro è stato da poco rieletto) preferisce non alimentare la polemica e rispondere in modo stringato, ma chiaro, facendo leva su una politica che ormai non siamo più abituati a vedere: quella lontana dalle ideologie, ma vicina e rispettosa delle esigenze di tutta la cittadinanza. Non solo a parole.

“Il Comune sostiene il diritto di espressione di ogni cittadino e la volontà di ognuno di rivendicare i propri diritti come si confà a una istituzione – è la replica del primo cittadino –. La Regione Toscana ha fatto mancare il proprio contributo, pertanto abbiamo sopperito a livello locale per sostenere l’organizzazione di un evento che, tenendosi sul territorio, ha ricevuto il patrocinio del Comune”.