Prime volte: le sindache Sara Funaro a Firenze e Vittoria Ferdinandi a Perugia

Due capoluoghi di regione, due donne dove finora avevano amministrato sempre uomini. A loro il compito di non perdere l’occasione

di RICCARDO JANNELLO
24 giugno 2024

Vittoria Ferdinandi (sx) e Sara Funaro (dx)

C’è sempre una prima volta e in fondo potrebbe avere ragione lo scrittore canadese Raymond Quatorze quando dice che “è tutto ciò che conta nella vita. Il resto, è noia”.

Speriamo per il bene dei cittadini di Firenze e di Perugia, due importanti capoluoghi di regioni centrali nella vita italiana, che la prima volta di due sindache sia – al di là di qualsiasi valutazione ideologica – un passo avanti per tutta la comunità. Sindache espresse dalla coalizione di centrosinistra, prime cittadine – ed entrambe psicologhe, a volte le coincidenze! – che certamente dimostrano quanta capacità finora repressa vi sia nell’universo politico femminile che già con la vittoria nel 2022 alle politiche di Giorgia Meloni (e la successiva ‘investitura’ di Elly Schlein alla guida dell’opposizione) ha sdoganato il voto di genere e quelle “quote rosa” che qualcuno troppo spesso considera un ghetto e non un’apertura.

Sara Funaro è il nuovo sindaco di Firenze
Sara Funaro è il nuovo sindaco di Firenze

Sara Funaro a Firenze, nettamente, e Vittoria Ferdinandi a Perugia, lei al fotofinish con l’altra candidata Margherita Scoccia, rappresentano il nuovo che avanza, ma anche dimostrano che un progetto serio può convincere gli elettori e che questi siano più maturi nel valutare certi stereotipi che ancora riguardano l’ex sesso debole.

Funaro, che in giunta era già presente, ha pronunciato le sue prime parole indirizzate al concetto di felicità non solo di essere stata eletta primo cittadino della culla del Rinascimento, città che tutto il mondo ci invidia, ma di esserne la prima donna. “Lo dico sinceramente – ha dichiarato –: sento l’emozione grandissima di essere la prima sindaca donna di questa città, darò tutta me stessa per fare il meglio per Firenze, sarò la sindaca di tutte e tutti” (un uomo avrebbe detto un generale “tutti”, maschile, e basta...). E poi una dedica “a una persona che non c'è più, a mio nonno Piero Bargellini”, ricordando il sindaco dell’alluvione.

Vittoria Ferdinandi sindaca di Perugia
Vittoria Ferdinandi sindaca di Perugia

Ferdinandi è addirittura apparsa alla folla in piazza facendo il segno del cuore con le due mani e dichiarando subito dopo: “Perugia, sei sempre stata il mio amore”. Appunto, il primo amore non si scorda mai. La prima volta rimane impressa in modo indelebile. E anche le due parole che la neo sindaca umbra ha pronunciato per prime non sono state iperboliche o proclami per gettare fumo negli occhi, ma “onestà e trasparenza”, guarda caso due sostantivi femminili. A dare ancora più risalto alla maturità degli umbri, bisogna ricordare che tuttora presidente della Regione è Donatella Tesei, lei del centrodestra, e anche in quel caso si trattò di una prima volta.

Sara e Vittoria, come Giorgia ed Elly (ci perdoneranno se usiamo solo il loro nome per una volta, come si fa per i colleghi maschi dopotutto) , saranno propedeutiche a quella parità reale a cui tutte le persone di buona volontà, e di ragione, anelano? Anni fa, una donna straordinaria come Nilde Iotti ebbe a dire: “La presenza delle donne in Parlamento ha elevato i loro problemi come parte integrante della vita politica italiana. In passato questi venivano tenuti a margine”. Per Funaro e Ferdinandi, dunque, la prima volta dovrà combaciare con una visione ancora più rosa per Firenze e Perugia. A loro sta dimostrare eccellenze e bravure senza farsi soggiogare da chi le guarderà di traverso. Anche perché, come diceva Oscar Wilde, “non c’è mai una seconda occasione per fare una buona impressione la prima volta”.