Spagna, la Ley Trans di Madrid è incostituzionale?

La ministra per l’Uguaglianza ha annunciato il ricorso dell’esecutivo centrale contro le leggi –regressive – regionali che limitano i diritti della comunità Lgbt e delle persone trans*. Il 28 giugno istituito il Pride Day

25 giugno 2024
WorldPride 2017 a Madrid

WorldPride 2017 a Madrid

Il governo spagnolo ha deciso di presentare un ricorso di incostituzionalità contro le norme approvate dalla Comunità di Madrid lo scorso anno, riguardo ai diritti delle persone trans e Lgbtq. In particolare contro le leggi 17/2023 e 18/2023, che modificano – in senso regressivo – due precedenti normative regionali sui diritti dei membri della comunità, la cui attuazione sarà sospesa cautelarmente in attesa della pronuncia della Corte costituzionale nel merito.

Lo hanno annunciato oggi la portavoce Pilar Alegria e la ministra per l’Uguaglianza, Ana Redondo, al termine dell'odierno Consiglio dei ministri, affermando che la legislazione della Regione elimina e abroga la tutela dei diritti e stabilisce nuovi requisiti o condizioni per il loro esercizio. La ministra ha precisato inoltre che non vengono impugnate tutte le disposizioni della normativa, ma piuttosto quegli aspetti che sono considerati incostituzionali perché contrari ai diritti fondamentali o perché invadono le competenze dello Stato.

Ley Trans: perché secondo il governo è incostituzionale? 

La così detta ‘Ley Trans’ approvata dalla Comunità di Madrid, governata da Isabel Diaz Ayuso, era già stata impugnata davanti alla Corte costituzionale.

In particolare, il Governo spagnolo contesta l’eccezione al divieto assoluto delle terapie di conversione, consentendo la consulenza psicologica o la valutazione psichiatrica, che rappresentano spesso forme occulte di questa pseudo-medicina. In secondo luogo, vi è anche la patologizzazione dei minori trans, obbligati a sottoporsi a un processo di consulenza psicologica o psichiatrica e a ottenere un referto medico favorevole come condizione indispensabile per iniziare il percorso di affermazione di genere.

In terzo luogo, il ricorso si appella contro la contrapposizione discriminatoria che la legge regionale fa tra le persone trans e le donne (o le ragazze) nell’utilizzo degli spazi pubblici: in questo senso Redondo ha osservato che garantire i diritti delle persone transgender non mette a rischio o non toglie quelli delle altre persone cisgender.

Infine, il Governo ritiene che il regolamento della Comunità di Madrid invada le competenze esclusive dello Stato, escludendo le organizzazioni Lgbti dallo status di parti interessate nei processi sanzionatori penali e amministrativi, anche quando rappresentano una vittima o una parte lesa con il loro esplicito consenso.

Istituito il Pride Day 

Il Consiglio dei Ministri spagnolo ha inoltre approvato, su proposta di vari esponenti di governo, di istituire in occasione del 28 giugno la Giornata nazionale dell'orgoglio Lgbt.

Nella dichiarazione, il Governo spagnolo rinnova il suo impegno per il riconoscimento istituzionale e la partecipazione agli eventi che celebrano la lotta per una reale ed effettiva uguaglianza delle persone Lgbt+, così come il suo impegno per l'eliminazione di qualsiasi tipo di discriminazione basata sull'orientamento e sull'identità di genere, sull'espressione di genere o sulle caratteristiche sessuali.

La dichiarazione approvata sottolinea inoltre che i diritti conquistati hanno reso la Spagna un punto di riferimento per i Paesi vicini e insiste sull'impegno a sviluppare strumenti normativi e politiche per eliminare la violenza, la discriminazione e le molestie che le persone della comunità rainbow continuano a subire. La dichiarazione si conclude anche con un invito a tutti i cittadini a partecipare agli eventi che saranno organizzati per il Pride, "una celebrazione della libertà e della diversità che valorizza la nostra società e non esclude nessuno".