Il tempio Adriano cambia nome nel segno del
Gender Equality. Non sarà più intitolato solo al grande imperatore romano, ma adotterà anche il nome della consorte
Vibia Sabina per "
restituire alle donne il loro ruolo nella storia" come recita l'iniziativa battezzata a
Roma e corredata dagli interventi di
Dacia Maraini e dal regista e scrittore
Gabriele Lavia. Per celebrare questa grande rivoluzione la statua dell'
imperatrice romana, conservata nel
parco archeologico di Villa Adriana, sarà esposta per un mese nel
Tempio di piazza di Pietra, sede locale della Camera di Commercio. "Intendiamo restituire simbolicamente a tutte le donne il ruolo che hanno rivestito nella Storia, influenzando i destini della Roma classica come del mondo moderno e contemporaneo", dichiara il presidente della Camera di Commercio di Roma,
Lorenzo Tagliavanti. Un ruolo non pienamente riconosciuto, neanche dalle istituzioni, visto che, osserva ancora
Tagliavanti: "Oggi soltanto il
4% delle piazze e delle strade di
Roma è intitolato a
personaggi femminili".
La statua di Vibia Sabina che darà il nuovo nome al Tempio di Adriano
La storia della statua di Vibia Sabina: dagli Stati Uniti a Roma
"Diamo a
Vibia quel che è di Vibia". Con questo slogan la
statua dell'imperatrice romana ha fatto un secondo ritorno a casa, riunendosi con il consorte. La storia è singolare.
Trafugata negli
anni '70 entrando nel circuito del
mercato internazionale dell'arte in modo
illecito, ha poi viaggiato per chilometri, sbarcando oltreoceano al
Museo di Fine Arts di Boston. Nel
2007 è stata restituita all'
Italia, insieme ad altri
13 reperti archeologici, tramite un'operazione dal grande valore culturale e storico che è stata possibile grazie alle accurate indagini svolte dal
Comando carabinieri Tutela patrimonio culturale. Ora l'ultimo viaggio per Vibia Sabina. La
statua, infatti, sarà esposta per un mese nel rinominato
tempio di Vibia Sabina e Adriano, tornando sotto lo stesso tetto del consorte, una grande opportunità per cittadini e turisti che potranno ammirarla da vicino.
Il Tempio di Adriano avrà un nuovo nome dedicato all'imperatrice Vibia Sabina
"Arriviamo con 2.000 anni di ritardo"
Non era solo la "consorte di", ma l'imperatrice.
Vibia Sabina,
first lady del mondo antico, restò al fianco di
Adriano per quasi
40 anni, lo accompagnò durante quasi tutto l'arco del regno,
dal 117 al 136 d.C., seguendolo anche nei viaggi ufficiali, ricevendo gli onori e i riconoscimenti dovuti alla sua posizione. A spiegare il valore di questa intitolazione è il presidente
Tagliavanti: "Arriviamo con quasi
2000 anni di ritardo, ma arriviamo a riconoscere il ruolo storico, economico e sociale di una donna che ha condizionato la vita di allora. Perché lo facciamo? Sicuramente per una
restituzione storica ma anche per una lezione dell'oggi: la
potenza delle donne, la loro
capacità di essere nella società e di
avere tutti gli strumenti per risolvere le
sfide della società. Questo è il messaggio nuovo che ci viene da una cosa che sembra molto antica". Al coro si aggiungono altre voci: "Ribattezzare il Tempio aggiungendo il suo nome è importante come aver recuperato la sua statua, che era stata trafugata - evidenzia il comandante dei carabinieri Tutela patrimonio culturale,
Roberto Riccardi -. Anche il
ruolo delle donne nella Storia è stato
oscurato per secoli, derubato, e auspico che altre istituzioni culturali assumano iniziative analoghe".