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Turismo etico con gli animali: come interagire in modo coscienzioso evitando gli abusi

Una passeggiata con un elefante, una foto col delfino, una giornata trascorsa con scimmie o foche. Dietro il business spesso si nascondono abusi e maltrattamenti degli esemplari

di ELISA SERAFINI -
16 agosto 2022
elephant

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Una foto con un delfino, una cavalcata con un elefante, una giornata con scimmie e leoni. Le attività di turismo con gli animali sono sempre più richieste e ogni anno milioni di persone visitano zoo e parchi con l’obiettivo di avere un incontro ravvicinato con un esemplare di qualche specie. Ma quando questo comportamento può ritenersi etico, e quando invece, diventiamo responsabili del loro sfruttamento? Dietro ad una apparente innocente camminata con un elefante nel Sud-Est asiatico, dietro una foto con un delfino o un pomeriggio con le foche ammaestrate, possono nascondersi veri e propri abusi, subìti da animali sottratti al loro ambiente naturale con l’obiettivo di soddisfare l’ego di ignari turisti, e le casse di acquari, zoo e centri specializzati.

La passeggiata con l'elefante: tanto guadagno quanto sfruttamento

Un elefante indiano è l'attrazione in una piscina di uno zoo polacco

In Thailandia le attività turistiche legate agli elefanti valgono oltre 500 milioni di dollari all’anno, ma dietro le quinte dei trekking si verificano abusi, maltrattamenti e addestramenti innaturali, testimoniati da numerose inchieste e attività di whistleblowing. Per addestrare gli elefanti, vengono utilizzati metodi cruenti e violenti. Negli acquari gli elefanti vengono costretti a nuotare sott’acqua, nei circhi, a calciare palloni, promuovendo movimenti dannosi per le articolazioni e per i tessuti. Gli elefanti asiatici, in natura, camminano circa 20 km al giorno ma nei centri per turisti vengono reclusi in gabbie e recinti. Situazioni simili si verificano in Africa, in strutture dedicate all’interazione tra turisti e scimmie o altri animali, in Sud America e persino in Europa e America, con i delfinari che offrono show di delfini ammaestrati o "photo opportunities".

Turismo etico: gli esempi

Per promuovere un turismo etico e coscienzioso, rispettoso degli animali, sono nate diverse associazioni che si occupano di divulgare informazioni e consigli rispetto a questo delicato tema. Tra loro, Dolphin Project, un progetto che punta a vietare la cattura di delfini negli oceani, per acquari di tutto il mondo, fondato da Ric O’Berry, ex addestratore di delfini “pentito” che ha dedicato la sua vita alla divulgazione degli abusi subiti dai delfini negli acquari. Nel campo dei grandi animali, negli ultimi anni sono nati centri di riabilitazione che hanno l’obiettivo di "riscattare" elefanti e altri animali dai loro proprietari - imprenditori, per destinarli ad uno stato di pensione. Queste realtà hanno forma giuridica senza scopo di lucro, vivono di donazioni e promuovono attività a contatto con gli animali di tipo etico. L’interazione con l’animale è innanzitutto basata sulla volontà dell’animale stesso. L’esemplare viene accompagnato dai turisti a camminare o mangiare, seguendo i suoi ritmi naturali. Questo tipo di modello permette di sostenere i costi di mantenimento dell’elefante, grazie ad un’attività di turismo etico. Tra gli esempi più virtuosi, l'Elephant Nature Park di Chiang Mai, nel nord della Thailandia, che ha riscattato e salvato oltre 200 elefanti dal 1996 ad oggi.

Il cucciolo di lamantino con la mamma. Il piccolo è il primo nato in cattività all'Acquario di Genova nel 2015

Nel Nord della Florida, gli amanti dei lamantini potranno trovare esperienze di interazione etica all’interno del parco naturale di Crystal River, dove è possibile vedere i mammiferi nel loro ambiente naturale e nuotare accanto a loro, a patto di non toccarli (a meno che non lo vogliano loro). Tante altre esperienze simili sono possibili in tutto il mondo: i costi, per questo tipo di attività, sono generalmente più alti rispetto alle interazioni “non etiche”, e vanno dai 30 fino ai 50 euro all’ora. Il prezzo permette di promuovere il sostentamento degli animali e i prezzi molto elevati di alimentazione, cura e spazi. Un'esperienza a basso costo per il turista, potrebbe presentare un alto prezzo per l'animale, e viceversa. Il trend di nascita e sviluppo di centri dedicati al turismo etico con gli animali è in crescita e nuovi modelli stanno affermandosi in tutto il mondo. La differenza vera la faranno i turisti con le loro scelte. Dipenderà, davvero, tutto da noi.