Biancaneve senza i 7 nani. E manca pure il principe

Biancaneve in versione ‘politically correct’: i sette nani diventano creature magiche e manca il principe. L’adattamento live action Disney, dal titolo "Snow White", si allontanerà non poco dal classico d’animazione del 1939, già a sua volta parecchio diverso dalla fiaba dei fratelli Grimm. Il live action di “Snow White” vede l’attrice di origini colombiane e polacche Rachel Zegler come protagonista e Gal Gadot nei panni della matrigna strega. Ma la bufera scoppiata sul web non riguarda il cast (anche se non è passata inosservata la scelta di un'interprete latina, quando la principessa dei Grimm era tedesca). A scatenare utenti e fan è ‘l’overdose’ di politicamente corretto legata alle prime immagini del film diffuse dal “Daily Mail”. La pellicola, attesa nelle sale nel marzo 2024, è ancora in fase di produzione e gli scatti ‘rubati’ arrivano dal Bedfordshire, contea dell'Inghilterra orientale, dove sono in corso le riprese.

I sette nani

La prima novità riguarda i nani, che non sono in realtà nani ma “creature magiche”. Nel cast soltanto un attore è affetto da nanismo. Tutti, comunque, sono rappresentati come personaggi fantastici, a metà strada tra gli hobbit di Tolkien e i troll di Frozen, non più stereotipati e infantilizzati. Gli attori che interpretano i sette nani, poi, sono stati scelti con un casting decisamente inclusivo: rappresentano, infatti, ben sette etnie differenti. Nessuna minoranza esclusa. E tra i ‘nani’ c’è pure una donna.

La protesta dell’attore Dinklage

Le immagini, diffuse su Twitter dal “Daily Mail” stanno facendo discutere. Ma, per la verità le polemiche erano iniziate diversi mesi fa, con Peter Dinklage, star di “Game of Thrones”, che per primo aveva invocato un restyling di quei personaggi in modo da evitare gli stereotipi abilisti. “Ci sono rimasto un po’ di stucco quando la Disney ha annunciato con orgoglio di aver scelto un’attrice latina per Biancaneve ma continuavano a raccontare la storia dei Sette Nani” aveva commentato al podcast WTF di Mark Maron. “Non ha alcun senso, per me. Sei progressista da un lato ma continui a raccontare quella caz*o di storia retrograda dei sette nani che vivono insieme in una grotta” aveva detto l’attore e produttore con acondroplasia (è alto 1,35 cm), una forma comune di nanismo. Dopo quell'attacco, la Disney ha deciso di correre ai ripari, puntando su questo mix di generi, etnie e altezze proprio per “evitare di rafforzare gli stereotipi”.

Biancaneve senza principe

Altre polemiche sono legate alla figura di Biancaneve. Alcune critiche riguardano la scelta di un’attrice di origini latine (e polacche, tra le altre) per il ruolo della protagonista. Nel film Biancaneve è interpretata dalla 22enne Rachel Zegler, nota per il ruolo di Maria nell’acclamato remake di “West Side Story” di Steven Spielberg. A queste critica, la stessa attrice aveva risposto così: “Solitamente non pensi a una latina nei panni di Biancaneve. E poi questo personaggio è un’icona per i Paesi latini, sia che si parli del cartone Disney che della storia dei fratelli Grimm. Però di solito non si vedono persone come me in questi ruoli”. Altra (e più accesa) polemica riguarda il fatto che in questo film Biancaneve non avrà il Principe Azzurro. Secondo le prime indiscrezioni, infatti, la protagonista si salverà da sola: svestirà i panni di damigella in pericolo per trasformarsi in una vera eroina capace di determinare da sola il proprio destino. La rilettura in chiave moderna di questa Biancaneve è scritta da Greta Gerwig, la regista del film “Barbie”. Le prime indiscrezioni fanno ben capire che il canovaccio sarà completamente diverso, incentrato su una Biancaneve “più forte”, che sogna di diventare una leader. Insomma, una versione della fiaba che si adegua alla sensibilità dei tempi.