Disabilità, "a settembre un tavolo per l'accessibilità ai concerti"
Dopo il caso della ragazza in carrozzina esclusa dal live di Taylor Swift, interviene la ministra Alessandra Locatelli: "Divertirsi è un diritto di tutti"
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Disabilità: il governo annuncia un tavolo ad hoc dopo il caso della disabile esclusa dal concerto di Taylor Swift. “Assistere a un concerto, vedere uno spettacolo e divertirsi sono un diritto di tutti” dice la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli. E la presidente dell'Associazione Pepitosa in carrozza, Valentina Tomirotti: “Al tavolo anche uno spaccato della società civile”.
Disabilità, la battaglia di Silvia
I fatti sono ormai noti. Silvia Stoyanova è una ragazza con disabilità, esclusa dal concerto di Taylor Swift (in programma a San Siro il 13 e 14 luglio del 2024) anche se ha pagato un biglietto Vip, fronte palco, da 300 euro. Per la precisione, prima dell’acquisto del biglietto, la ragazza aveva iniziato la trafila per richiedere il ticket nel posto riservato ai disabili, ma le disponibilità sono talmente limitate (e spesso posizionate in modo tale che la visibilità e fruibilità sono scarse) che non è riuscita ad averlo.
Silvia Stoyanova racconta di essere stata esclusa dall'evento a San Siro il 13 e 14 luglio 2024
La 35enne milanese in sedia a rotelle, ha così denunciato quella che, a tutti gli effetti, è un’ingiustizia. Ma non si è fermata alla semplice rivendicazione sui social: sta portando avanti una vera e propria battaglia di civiltà in un Paese che voglia essere all’avanguardia nell’inclusione e accessibilità. All’inizio di agosto, la milanese ha lanciato una petizione su Change.org: al momento ha raccolto quasi 36mila firme di persone che vogliono sostenere la sua causa. Un numero non indifferente che conferma quanto il problema sia sentito e necessiti una soluzione. Perché assistere a un concerto è un diritto di tutti.
Silvia Stoyanova, 35enne milanese, esclusa dal concerto di Taylor Swift del prossimo anno nonostante abbia il biglietto. Il motivo è la sua disabilità
La ministra Locatelli: “Divertirsi è un diritto di tutti”
Sul caso è intervenuta, nelle ultime ore, la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli. Su Facebook annuncia l’attivazione di un tavolo di lavoro perché “divertirsi è un diritto di tutti”. “A settembre istituirò, presso il ministero della disabilità, un tavolo di lavoro per un confronto serio e approfondito con tutti i principali soggetti coinvolti e interessati al tema” scrive la ministra. “Per migliorare l'accessibilità, e non solo, serve garantire la piena fruizione e partecipazione di tutti agli eventi musicali e ricreativi, alla vita” continua Locatelli. La ministra è convinta “che possiamo fare di più e meglio per garantire il diritto di tutti a trascorrere il proprio tempo ricreativo in libertà e autonomia e anche perché ciascuno possa vivere meglio e coltivare le proprie passioni” conclude la ministra.
La ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli (Instagram)
La storia di Stella
Un post, quello della ministra Alessandra Locatelli che ha riscosso tanti commenti positivi. E’ il caso di Stella, una fan di Taylor Swift che ringrazia di cuore la ministra e poi racconta la sua storia. Secondo la ragazza, serve una maggiore accessibilità a tutti gli eventi “per poter far passare dei bei momenti anche a chi ha difficoltà fisiche o mentali”. Quindi spiega: “Io soffro di ansia/attacchi di panico/agorafobia e sintomi vari. Non sono mai stata a un concerto vero e proprio, ma per Taylor Swift proverò a esserci, anche se non sarò nell’area disabili. È la mia cantautrice preferita, è importantissima nella mia vita”. La fan – “Italian Swiftie” come si definisce – non vuole più sentirsi dire “ma se soffri, perché ci vai? Non andare”. La giovane tuona: “Io ci voglio andare e ne ho diritto”.
Stella e la gioia di partecipare al concerto della sua cantante preferita
E poi ricorda che le richieste non sono così esose ma semplici accortezze: avere la possibilità di comprare una bottiglia d’acqua, disporre di uscite vicine, di una pedana, di un ascensore”. Quindi la giovane spera di vivere serena l’attesa della sua cantante del cuore. Ma qualche dubbio lo ha. “Come mi sentirò al secondo anello? Senso di vertigini? In quanto tempo raggiungerei un'uscita o una persona del 118? Ho paura. Credo sarà l'unico concerto della mia vita, ma non posso non provarci. Non me lo perdonerei mai” conclude Stella.
Valentina Tomirotti: "Coinvolgere anche la società civile"
Silvia Stoyanova, nella sua petizione, ricorda anche che all’Arena di Verona, grazie alla battaglia dell’attivista Valentina Tomirotti, si è arrivati all’installazione di una seconda pedana, cosa che lei chiede anche per San Siro. Al di là del singolo evento, comunque, anche Tomirotti è sempre in prima linea per sostenere i diritti delle persone più fragili e più volte ha fatto appello al governo. Adesso, quindi, accoglie con favore le parole della ministra Alessandra Locatelli, pronta ad aprire un tavolo di lavoro.
Valentina Tomirotti ha vinto la battaglia legale per un'Arena di Verona più inclusiva
“Sono felice che la ministra abbia accolto le mie parole e si sia attivata per portare una soluzione condivisa su una tematica che, ormai, a cadenza regolare genera discriminazioni. Una situazione umanamente non più tollerabile e in cui è giusto ci sia la presenza del Ministero” dichiara Tomirotti a Luce!. “Settembre ormai è alle porte, continuerò a monitorare sulla questione perché si trovi una soluzione utile a tutti” puntualizza. “La mia disponibilità a partecipare a questo tavolo è massima perché sono convinta che oltre ai soggetti tematici, serva anche una rappresentazione di uno spaccato della società. Come attivista e come presidente dell'Associazione Pepitosa in carrozza sarò sempre disponibile a lavorare per trovare soluzioni umanamente accessibili”. L’attivista, quindi, conclude: “Non ci devono essere più discriminazioni, nessuna Silvia o qualunque altra persona deve vivere una vita nelle retrovie”.