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Emma e le sue fragilità: "Dopo la morte di mio padre è come se fossi nata di nuovo"

La cantante pugliese in un dialogo a cuore aperto davanti ai fan sul palco di 'Dream Time', intervistata dalla direttrice Agnese Pini in occasione del Festival per i due anni di Luce

di LUDOVICA CRISCITIELLO -
27 novembre 2022
Emma commossa

Emma commossa

Non c’è solo Emma Marrone cantante famosa e amata dal pubblico. C’è anche Emma con tutte le sue fragilità e il suo essere una ragazza semplice di sani principi. “Non ho mai nascosto quello che ho dentro – racconta l’artista pugliese ospite d’onore della Festa di Luce!, intervistata dalla direttrice di Qn La Nazione-Il Resto del Carlino-Il Giorno Agnese Pini -. A 38 anni non mi interessa il fatto di non essere capita o essere me stessa. Ci saranno sempre persone che non coglieranno il senso di quello che comunico ma io quanto impegno metto in quello che faccio”.
Emma con i fan (Fotocronache Germogli)

Emma con i fan (Fotocronache Germogli)

Una Emma diversa e profonda ma anche giocherellona: “Datemi una schiacciata dell’ ‘Antico Vinaio’ e sono tutta vostra”. La cantante svela il suo lato più umano e vero sul palco del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a Firenze. Quel lato che, a volte, a causa della forte esposizione pubblica resta nascosto, protetto. E poi quando esce fuori sorprende. “Ricordo che ero a fare la spesa e sento due signore che cercavano di capire se ero io o meno. Una diceva all’altra che non potevo essere io: ‘Figurati se Emma fa la spesa’. C’è questa convinzione che chi ha successo non fa nulla a casa. Io invece lavo e stiro”.
Emma Marrone alla festa per i due anni di Luce! (foto NewPressPhoto)

Emma Marrone (38 anni) alla festa per i due anni di Luce! (foto NewPressPhoto)

Ma c’è anche quella battagliera che durante l’intervista tocca temi cari al nostro canale digitale che quest’anno ha festeggiato il suo secondo compleanno. “Ho aderito alla campagna di Laura Boldrini insieme a un gruppo di donne pubblicando nomi e cognomi dei nostri hater. Ho voluto dare l’esempio perché quando si tratta di cyberbullismo non si scherza. Ed è giusto far capire alle persone che ci sono strumenti per poterlo combattere. E per imparare a usare i social in modo corretto. Non solo per mostrare al mondo che per diventare ricchi, famosi e belli basta poco. Ma per insegnare, al contrario, che ci vuole sacrificio per arrivare all’obiettivo”. Non mancano le battute, ispirate alla sua esperienza, sugli stereotipi da abbattere che affliggono le donne. “Pochi giorni fa- le chiede Pini - hai aderito alla campagna di Laura Boldrini insieme a un gruppo di donne avete deciso di pubblicare i nomi e cognomi dei vostri hater. È stato importante farlo?”. Risponde Emma: “E' giusto dare un volto a questi personaggi e che tutte le altre persone vedendo nomi e cognomi, veri o falsi che siano, si possano difendere con delle “armi” a disposizione”.
Emma con la direttrice Agnese Pini (foto New Press Photo)

Emma con la direttrice Agnese Pini (foto New Press Photo)

Poi l’intervista si sposta sul tema del cyberbullismo. “Con la semplicità ho imparato a gestire l’emotività sui social e cerco di aiutare chi si ritrova vittima del cyberbullismo”. L’essere belli, ricchi e famosi facendo poco sta distruggendo l’autostima dei ragazzi e ciò che un tempo significava lavorare e fare sacrifici.  “Se una quando è al mare fa fatica ad andare in bagno e ha la pancia gonfia, allora per la gente sicuro è incinta”. Infine il ricordo del padre, morto a settembre di leucemia, e la commozione di un’artista che non riesce a non essere vera. “Lo chiamavo Peter Pan perché non voleva mai crescere. Di lui ho sempre apprezzato la generosità. La mia famiglia non si è mai girata dall’altra parte e ha sempre aiutato chi aveva bisogno. Faceva l’infermiere e quando qualcuno non riusciva ad andare in ospedale si recava di persona a casa a fare le medicazioni”. Esperienze che ti sconvolgono e ti cambiano dentro. “Ricordo di aver letto – le dice Agnese Pini – che quando eri a scuola c’era un tuo compagno che non portava la merenda. Quando tua madre lo ha saputo ha iniziando a preparare due merende”.
Emma (38 anni) ospite d’onore della Festa di Luce!, intervistata dalla direttrice di Qn La Nazione-Il Resto del Carlino-Il Giorno Agnese Pini

Emma (38 anni) ospite d’onore della Festa di Luce!, intervistata dalla direttrice di Qn La Nazione-Il Resto del Carlino-Il Giorno Agnese Pini

“Siamo persone che non si sono mai girate dall’altra parte. Ho visto i miei aiutare tante persone. Oggi vorrei essere più presente per i miei familiari, mi sono persa tante cose ma se mi fermo io si ferma tutta una macchina e ho delle responsabilità verso chi lavora per me”. La cantante conclude con una sorta di autoconfessione: “Dopo la morte di mio padre è come se fossi nata di nuovo nel senso che quando ti succedono cose tragiche è come se uno ricominciasse tutto daccapo. Prima c’era lui e sapevo chi ero. Oggi lo devo riscoprire”. “È come se fossi nata di nuovo nel senso che quando ti succedono cose tragiche è come se uno ricominciasse tutto daccapo. Prima c’era lui e sapevo chi ero. Oggi lo devo riscoprire”.

Qui la diretta del suo intervento sul palco di Dream Time

 
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