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I consigli della comica Federica Cifola: "In amore? Scansate i narcisisti patologici"

Alle donne dice: "Basta con la sindrome dell'architetto, gli uomini non cambiano". E con ironia spiega la missione dell'essere madre

di BARBARA BERTI -
8 settembre 2022
Federica Cifola, imitatrice, comica, attrice e conduttrice radiofonica

Federica Cifola, imitatrice, comica, attrice e conduttrice radiofonica

Come affrontare le difficoltà quotidiane legate all’essere madre? O come superare i problemi di cuore causati da un uomo narcisista patologico? Con una risata. È la ricetta di Federica Cifola (50 anni), imitatrice, comica, attrice e conduttrice radiofonica oltre che madre di due bambine, Ludovica di 12 anni e Sofia di 9 anni. Come tutte le donne è multitasking, una virtù estesa anche al settore professionale visto che ha iniziato dal teatro per poi ampliare gli orizzonti al cinema, alla tv e alla radio, affiancando la recitazione alla scrittura, diventando autrice di molti testi che poi porta in scena.
Federica Cifola (50 anni), imitatrice, comica, attrice e conduttrice radiofonica

Federica Cifola (50 anni), imitatrice, comica, attrice e conduttrice radiofonica

Federica, si ricorda gli esordi? “Ho debuttato in teatro a 19 anni, ero la protagonista femminile de 'Il berretto a sonagli' di Pirandello. Ho iniziato con il teatro impegnato, erano anni in cui si faceva davvero la gavetta, non come adesso… Ma come si impara sul palco non si impara da nessuna parte. Anche se, a casa, già da bambina, passavo giornate con mio padre a recitare: registravamo sulle cassette gli spettacoli, io facevo i ruoli femminili, lui quelli maschili e ci dividevamo le parti per creare anche i rumori e i suoni”. Il teatro il suo primo grande amore, dunque? “Sì, può sembrare paradossale ma quando sei sul palco non puoi fingere. Con il pubblico devi entrarci in contatto, farlo entrare nel tuo mondo, trasportarlo in un viaggio e mantenere vivo l’interesse ogni istante. L’empatia che si crea ti fa sentire in sintonia col mondo”. A proposito di amori, è la protagonista di “Amarti, che fatica!”, il nuovo spettacolo scritto e diretto da Andrea Muzzi (produzione del Teatro delle Donne) che va in scena il 9 e 10 settembre (ore 21,15) nel cortile di Villa Vogel a Firenze, nell’ambito dell’edizione 2022 di “Avamposti Teatro Festival”: che spettacolo è? “È un monologo ironico su una storia d’amore con un uomo narcisista patologico. È un saliscendi di emozioni: si attraversano gli stati d’animo dell’abbandono, della speranza, della rabbia e della paura”. Nella sua vita si è mai ritrovata in una situazione del genere? “In gioventù qualche uomo narcisista patologico l’ho incontrato. Questo tipo di incontri dipendono anche dal momento di vita che si sta attraversando e con la maturità di oggi i narcisisti li riconosco da lontano e li scanso”. E la protagonista del monologo, Simona? “Lei proprio non riesce a liberarsene. Ha una relazione travagliata con un narcisista patologico, un uomo che al di là dell’io fatica a vedere qualcos’altro. E se lo vede non è interessante quanto lui. Simona spera di cambiarlo, ci prova con tutta se stessa, spinta da un amore ‘tossico’ che la tiene legata all’uomo sbagliato. Risultato: delusione dopo delusione”.
Federica Cifola ha esordito a teatro a solo 19 anni con un testo di Pirandello

Federica Cifola ha esordito a teatro a solo 19 anni con un testo di Pirandello

Secondo lei, gli uomini cambiano? “Gli uomini non cambiano per pigrizia o perché semplicemente si piacciono così come sono, anche con i loro difetti. Anzi, soprattutto per i loro difetti. Gli uomini sono conservatori, anche quelli più rivoluzionari. Noi donne abbiamo questa indole a volerli cambiare che io chiamo la sindrome dell’architetto perché vogliamo ristrutturali. Ma il narcisista patologico resta tale. Ed è bravo a giocarsi le carte dell’affetto e della tenerezza così che all’apparenza sembra cambiare. La soluzione? Chiudere la porta, proprio come prova a fare Simona”. Esistono le donne narcisiste patologiche? “Questo spettacolo è raccontato dal punto di vista femminile, ma è una storia universale: a chi non è capitato un amore ‘sbagliato’?”. Secondo lei è faticoso amare? “Beh, sicuramente non basta dire ‘ti amo’. Serve impegno e costanza. Diciamo che amare è un ‘lavoro’ che evolve continuamente perché cambiano le persone, la coppia, il tempo e le priorità. E secondo me è un bene che si cambi, altrimenti che vita sarebbe? Piatta”.
 
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  Da come evitare i narcisisti a come affrontare il difficile ruolo di mamma: il suo monologo "Mamma...zzo" è un cult... “E’ uno spettacolo che porto in giro da sette anni e a breve tornerò a interpretarlo. D’altronde è un argomento evergreen. Essere mamme è una vera e propria missione, io ho due figlie e sono state proprio loro la mia fonte d’ispirazione. In modo ironico ed esasperato racconto la quotidianità e le difficoltà di una neomamma e di come cambia il rapporto con il partner dopo la nascita di un bambino”.
L'attrice e comica Federica Cifola

L'attrice e comica Federica Cifola

Lei che mamma è? “Una mamma super organizzata, devo avere sempre tutto sotto controllo, ci deve essere sempre un piano B, non si può improvvisare con i figli”. Prossimi impegni lavorativi? “Oltre allo spettacolo ‘Mamma...zzo’, riparto con ‘Black Out’, lo storico programma di Rai Radio2 e sempre in radio torno al fianco di Lillo e Greg in ‘610’. Tra dicembre e gennaio sarò impegnata con le riprese della seconda stagione de ‘Il professore’, la fiction Rai con Alessandro Gassman, dove interpreto la severa ma umana preside della scuola”.