“Il film è dedicato ad Alessio Rapezzi, il mio primo amore”. Una dedica speciale, dettata dal cuore e dalla voglia di ricordare una persona importante. Anche se erano ‘solo’ dei ragazzi, anche se è passato tanto tempo.
È quella con cui Chiara Francini ha chiuso il suo primo film in cui si è cimentata come produttrice, ‘Coppia aperta quasi spalancata’, prodotto con la sua società, ‘Nemesis’, in collaborazione con Ballandi e Rai Cinema. Film che vede al centro della storia una coppia alle prese con una serie di problemi relazionali e nel quale la Francini è la protagonista femminile. E che trae spunto dalla pièce di Dario Fo e Franca Rame dallo stesso titolo portata in scena a teatro proprio dalla Francini insieme ad Alessandro Federico.
Ma l’attenzione, almeno per chi è di Campi Bisenzio (Firenze) come lei, questa volta l’ha catalizzata per la bellezza della dedica. Una dedica che i familiari di Alessio non si aspettavano, come ci ha confermato il fratello del ‘Rapa’, Simone Rapezzi, presente alla prima a Campi, all’Uci Cinema, insieme alla prima moglie di Alessio, Caterina, e alla figlia Luna.
Un condensato di emozioni, quelle stesse emozioni che gioco forza si rivivono quando Alessio viene ricordato. Morto improvvisamente lo scorso febbraio a soli 49 anni per un malore mentre si trovava in vacanza in Egitto con la sua compagna, non c’è giorno in cui non compaia sui social un post dei tanti amici che lo ricordano con affetto e che vogliono mantenere viva la sua memoria. Con parole che trasmettono amore. Già, perché Alessio era una persona che si faceva ben volere da tutti. E il film di Chiara Francini, a cui Rapezzi aveva contribuito anche con la scelta di alcuni brani musicali, rappresenta il sigillo di tutto questo affetto, è la ‘ceralacca’ che, come nella realtà, quando appunto è necessario sigillare qualcosa, fonde con il calore tutti questi sentimenti. Come aveva scritto anche la stessa attrice su Facebook una volta appresa la notizia della sua morte: “Alessio, mio primo grande amore. Per sempre. Grazie, per gli anni migliori della mia vita”.
“Quando siamo stati invitati alla prima del film – racconta Simone Rapezzi – non pensavamo certo che potesse essere dedicato a mio fratello. Chiara ha avuto davvero un pensiero ‘carino’ a farlo e di questo la vogliamo ringraziare”. L’emozione, inevitabilmente, prende il sopravvento: “Chiara ha dimostrato il proprio amore verso Alessio, senza se e senza ma, soprattutto senza mai ‘apparire’...”.