
Ginevra, pseudonimo di Ginevra Lubrano, è nata a Torino nel 1993
“Siamo partiti dalla stesura dei pezzi, quindi prima ho scritto tutto il materiale e poi l'abbiamo arrangiato un po' alla vecchia maniera rispetto a come ho lavorato io fino ad oggi. Prima spesso succedeva che arrivava una proposta anche già di produzione, poi magari scrivevo su un mood, invece in questo disco mi sono proprio messa in gioco un po' su tutti i punti di vista, dalla scrittura alla produzione. Sicuramente rispetto anche al mio lavoro precedente “Diamanti”, che era più elettronico, c'è stata una maggiore cura del suono, con una timbrica organica e con gli strumenti che sono stati protagonisti”.
È uscito “Femina”, il nuovo album di inediti di Ginevra per Asian Fake/Sony Music Italy. La produzione del disco è stata interamente eseguita da due collaboratori storici di Ginevra, come Francesco Fugazza e Marco Fugazza e da Domenico Finizio. Ginevra ha seguito la direzione artistica di tutto il disco e impegnandosi per la prima volta in un lungo lavoro di registrazione e di editing vocale di diversi brani dell’album. Ginevra è il progetto della cantautrice torinese Ginevra Lubrano, che da un po’ di anni vive a Milano dove si è diplomata in canto al CPM Music Institute e laureata in Comunicazione e Società, Facoltà di Scienze Politiche Economiche e Sociali all’Università Statale. Suona la chitarra e la tastiera, che usa anche per accompagnarsi, per scrivere, per produrre, ma il suo strumento principale è comunque la voce.
Ma, torniamo a questo disco centrato sul tema della femminilità, in cui i testi sono spesso declinati volutamente al femminile e che la cantautrice dedica a sé stessa, alle donne più importanti della sua storia, alle donne vittime di violenza – tema su cui per la prima volta si esprime duramente nella title track – e alle donne che non conosce di persona ma che, come lei, lottano ogni giorno per una società più equa. Il risultato è un racconto in cui trovano spazio riflessioni della cantautrice sulla complessità dei 30 anni, l’amore per la bellezza della natura incontaminata e l’accettazione della propria identità.
Ginevra, come è nato questo lavoro al femminile?
“Sicuramente da un'esigenza che avevo dentro e che stavo sviluppando, ricercando. Negli ultimi anni mi sono ascoltata tanto, ho letto libri, visto film, ho fatto un viaggio da sola, ho fatto tanta ricerca un po' a 360 gradi, cercando anche qui di rispettare un po' la mia essenza, i miei valori, la mia visione della femminilità. Quindi spinta anche poi dal desiderio di dare voce anche alle donne vittime di violenza ho dedicato il disco a un tema importante, quello della donna, della femminilità”.

Secondo lei ha ancora senso oggi chiamare un album Femina?
“Sicuramente posso dire che ha senso per me, nel senso che è una mia visione, una mia necessità, dargli voce, dargli questo nome, dargli importanza. Secondo me c'è ancora bisogno di parlare di femminilità, c'è ancora bisogno di parlare degli spazi che hanno le donne nella società e della voce delle donne. Spero che abbia senso anche per chi mi ascolta, per chi scopre il disco”.
Come sono nate queste nuove canzoni?
“Riflettendo sul perché ancora oggi la voce della donna purtroppo non sia sempre valorizzata, mi sono interrogata tanto anche su qual è il mio spazio, la mia espressività nelle canzoni. Sono contenta di aver toccato anche temi delicati come i diritti e le violenze di genere, che purtroppo sono all'ordine del giorno. Le notizie brutte, che purtroppo leggiamo tutti i giorni, mi hanno poi spinta a raccontare il mio punto di vista. A 30 anni compiuti sono ricca di contraddizioni e di sfaccettature, come questo disco che è pieno di sfumature e, come me dà spazio alla bambina ribelle e alle esperienze della donna e quindi è un mix delle due cose”.
Quali sono i libri che ti hanno più influenzata per fare questo disco?
Sono una grande lettrice, quindi ho sempre dei testi nuovi in lettura, tipo adesso sto leggendo “La Vegetariana” che ha vinto il Nobel un paio d'anni fa. Sono sempre curiosa e i libri mi danno molta ispirazione. Sicuramente i testi più importanti peri questo disco sono stati Femina, che è omonimo al mio disco, che è un libro di Janina Ramirez, i testi di Sylvia Plath, come La Campana di Vetro, piuttosto che le poesie di Chandra Candiani e poi Donne che corrono con i lup di di Clarissa Pinkola Estés . Ho fatto una ricerca ampia, che ha coinvolto anche libri più leggeri, per esempio Circe di Madeline Miller, che riscrive in chiave moderna e contemporanea il mito della maga Circe”.
Femina è il suo primo album da guerriera?
“In modo così esplicito sì. Probabilmente avevo bisogno di aspettare questi 30 anni, di sentirmi pronte e consapevole per dire anche determinate cose. Ho comunque sempre cercato di dire la mia e di fare musica soprattutto a modo mio, senza rispettare troppo i canoni e senza fare troppi compromessi. Questo è un lavoro tosto, ma forse non è proprio il mio primissimo lavoro da guerriera”.
Che posizione ha verso la comunità LGBTQ+?
“Nel mio album precedente ho scritto un brano che si chiama Anarchici, che rivendica l’ascoltarsi, l’importanza di essere se stessi, anche nell'amore. Ho un atteggiamento molto aperto e sono parte attiva e supporter della comunità LGBTQ+ e anche di altri temi importanti, anche politici, come sottolineo in questo disco intimista e collettivo, centrato sul tema della femminilità”.
Come mai in copertina del disco ci sono due donne che si baciano?
“No, non si baciano, tra l'altro siamo io e una mia grande amica che è Erika Vitulano, che è stata una delle donne amiche protagoniste dello shooting del disco, insieme ad altre amiche. Diciamo che è più un abbraccio di sorellanza, un abbraccio paterno, un momento molto intimo, non è proprio un bacio, è un abbraccio, un simbolo di sorellanza e di unione”.
Ad aprile presenta Femina con una serie di eventi?
“Abbiamo deciso di organizzare una serie di incontri con i fan, che si chiamano Piccoli Appuntamenti con Amplificatori perché comunque suoneremo e daremo spazio anche agli strumenti che sono i protagonisti del disco. Il tour vero e proprio lo faremo sicuramente in estate. Ancora non abbiamo annunciato nulla, però non vedo l'ora di tornare sui palchi. Per organizzarlo al meglio ho iniziato a ragionare, a fare le prove su quella che sarà la promo live. Ho sempre bisogno dei miei tempi per fare le cose e per fare la musica”.
Queste le date degli showcase di presentazione del vinile Femina:
Mercoledì 9 aprile – Torino – Cubo di Off Topic Venerdì 11 aprile – Napoli – Auditorium 900 Mercoledì 16 aprile – Milano – Labrutepoque Giovedì 17 aprile – Genova – Giardini Luzzati Mercoledì 23 aprile – Roma – La Redazione